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Il mattino seguente, come previsto, mi sveglio alle 6:30. Subito disattivo la sveglia, così da non svegliare nessuno e senza fare troppo rumore vado a sciacquarmi il viso, così da svegliarmi del tutto. Indosso le calze color carne, un body nero a maniche lunghe e le mezze. Successivamente decido di mettere anche degli scaldamuscoli neri e poi copro tutto con dei semplici pantaloni della tuta e con gli stivaletti da riscaldamento della Bloch. 

Cercando di fare meno rumore possibile mi dirigo in cucina e mentre cerco un bicchiere sento dei passi alle mie spalle.

<Buongiorno! Carica per la tua prima lezione?>chiede Carola, pimpante anche di prima mattina, mi chiedo come faccia a risultare così energica anche mentre sbadiglia e ha lo sguardo assonnato.

<Buongiorno. Riguardo alla lezione sono piuttosto neutrale>dico facendo spallucce, non essendo particolarmente emozionata o elettrizzata, come invece ci si potrebbe aspettare.

<Mi passeresti una tazza visto che sei alta? Almeno per una mattina evito di tirare giù ogni cosa>ridacchia riferendosi alla nostra differenza di altezza, essendo io alta più di un metro e settantacinque. In silenzio gliela passo.

<Vuoi un caffè?>scuoto debolmente la testa.

<Ti serve qualcosa dal frigo?>le domando poi e anche lei fa segno di no con la testa, mentre fa scricchiolare le anche facendo dei pliè. Quando rimetto fuori la testa dal frigo ci sono tutti i ballerini in piedi, intenti a prendere tazze e biscotti.

<Colazione salata?>chiede Serena sbirciando tra le mie mani, dove stringo due uova nel tentativo di velocizzare il processo di riscaldamento.

<Qualcosa del genere>rispondo misteriosa.

Una volta che si sono seduti tutti per mangiare decido che è passato abbastanza tempo, così rompo i gusci e rovescio il contenuto nel bicchiere. Mi volto verso gli altri e chiudendo gli occhi prendo un grosso e profondo respiro.

<Non vorrai mica berlo?!>esclama sconcertato l'allievo della Peparini.

Faccio un ghigno di sfida e porto il bicchiere nella sua direzione, come per brindare e poi ingerisco il contenuto del bicchiere come se fosse uno shottino. Sotto lo sguardo sconcertato dei miei compagni sciacquo e pulisco il bicchiere.

<RI-ricordati le mezze e le punte>balbetta Carola mentre vado verso la mia stanza a finire di preparare il borsone.

Dopo aver preparato tutto, vado in bagno a sciacquare i denti, a legare i capelli in uno chignon quanto meno decente e a passare un velo di trucco, costituito da gel per sopracciglia, mascara e blush. Una volta fatto esco sul retro per fumare e vi trovo Serena e Dario intenti a chiacchierare.

<...ma come ha fatto?! Secondo me è un robot>riesco a sentire parte della frase di Dario e devo riconoscere che stavo per ridere.

<Oddio scusa, non volevo offenderti>dice appena mi nota.

<Tranquillo, nessun problema. Riconosco che è un paragone...interessante.>dico tranquilla.

<È un'allieva della Celentano, mi auguro per lei che ci voglia più di questo a scalfirla>gli fa notare Serena con espressione seria. Ne deduco che lei e la maestra hanno dei trascorsi poco piacevoli

<Non sarà nè la prima nè l'ultima a criticarmi, non le permetterò di crearmi insicurezze e paranoie inutili>dico scrollando le spalle.

<Noi andiamo a cambiarci, aspettaci all'ingresso, andiamo insieme almeno>dice poi Dario alzandosi insieme alla bionda, avendo ormai finito di fumare.

<Devo arrivare 15 minuti prima per vedere la maestra>li informo incerta.

<Tranquilla, partiamo sempre prima per scaldarci>mi spiega Serena sorridendomi mentre mi siedo per fumare.

Cauta&lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora