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Il mattino seguente mi sveglio molto presto, non ho dormito granchè, ciò nonostante sono di buon umore e così ne approfitto per preparare un dolce, molto semplice, per colazione. La pasticceria è un'altra mia grande passione, ereditata dalla mia nonna materna. Negli anni mi sono fronteggiata con dolci complessi e ho persino trovato una ricetta personale per il famoso cheesecake, che ho sperimentato in diverse versioni e gusti. Tuttavia per una volta ho scelto di tenermi sul semplice, non avendo molti ingredienti a disposizione e così dopo circa mezz'ora inforno il mio dolce allo yougurt. Sapendo poi che Luigi ha il diabete e avendo tempo a disposizione ho deciso di preparargli due piccoli muffin che può mangiare senza problemi.

<Buongiorno piccola, cosa prepari?>chiede curioso Christian, sbucando in cucina, puntuale come sempre.

<Ehi bellissimo>gli sorrido raggiante. <Ho fatto un semplice dolce allo yougurt, per colazione>gli spiego poi dopo avergli dato un bacio sulla guancia.

<Come va la schiena?>chiedo poi al suo silenzio.

<Meglio infermiera>risponde ghignando leggermente, ma risulta un po' spento.

<Cosa c'è che non va Chri?>gli domando afferrandogli una mano e cercando il suo sguardo sfuggente.

<No, nulla. Sono solo perso tra i miei pensieri>risponde vago.

<Non tenerti tutto dentro Chri, ti fa solo male. Se vuoi parlarne ci sono e sono sicura che come me anche Matti, se non mi ritieni la persona più adatta>dico accarezzandogli la mano che continuo a stringere e vedo le sue spalle rilassarsi di poco, non so bene dire se per il gesto o per il fatto che non lo stia obbligando a parlare. D'impulso lo abbraccio, stringendolo forte, come a rimarcare la mia presenza.

<Grazie>sussurra nell'incavo del mio collo. L'aria calda del suo respiro sulla mia pelle mi riempie di brividi.

<Quando vuoi Chri>dico concludendo l'abbraccio e lasciandogli un bacio sulla guancia, molto delicato.

<Buongiorno...cos'è quest'odorino?>chiede Carola mentre cerca la sua tazza, per poi essere aiutata da Christian.

<Ho preparato un dolce, tra due minuti lo sforno>alle mie parole la vedo sorridere genuinamente.

<Sono certa che sarà buono conoscendoti>dice stringendomi il braccio, come è solita fare con tutti, per poi prepararsi il caffè.

<Pronta per stasera?>le chiedo mentre preparo la moka per me ed il moro.

<Siii, non vedo l'ora! Con Sere ci siamo messe d'accordo che ci prepariamo insieme in stanza rossa, purtroppo sei andata via quando lo dicevamo>mi spiega.

<Oh, va benissimo. Eh, quello scemo lì aveva bisogno di una mano>dico indicando Christian, seduto a guardare il vuoto. Inizio a preoccuparmi.

<Lo immaginavo. Ma... sta bene?>mi chiede sussurrando la seconda parte.

<Non lo so Caro, lo ho notato anche io e ho provato a parlargli, ma sai com'è fatto, si tiene tutto dentro. Confido in Matti>dico tirando un sorriso e lei mi accarezza il braccio, come se quella da consolare fossi io. 

Quando sforno il dolce arrivano anche gli altri ballerini, ad eccezione del dormiglione biondo, così lo vado a svegliare.

<Matti, è tardi...>dico stringendogli la spalla.

<Mm...5 minuti>mugola contrariato.

<Ho preparato un dolce per colazione, se non ti sbrighi lo finiscono>lo punzecchio e a quel punto scatta a sedere e corre verso la porta.

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