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Il mattino successivo quando mi sveglio posso constatare che Christian se ne è effettivamente andato e non me lo sono semplicemente immaginata, tuttavia l'odore del suo dopobarba è rimasto impresso nel mio cuscino, nel quale mi ritrovo a sprofondare il volto.
Ma che sto facendo? Mi ritrovo a pensare sconvolta dal mio gesto spontaneo. Indosso le culotte e un reggiseno e copro il tutto con un felpone viola. Dopo di che mi dirigo in cucina e mentre le uova si scaldano mi decido a prepararmi un caffè per affrontare la lunga giornata che mi aspetta.

<Buongiorno piccola>dice Christian con voce ovattata dai miei capelli, mentre mi avvolge la vita con le braccia, non facendomi però sentire subito più calma come di solito accade. La reazione che ho avuto al risveglio mi ha alquanto scossa, facendomi riflettere.

<Ne prepari uno anche a me?>chiede indicando la moka che sto preparando.

<Agli ordini capo>dico ridacchiando, nella speranza di distrarmi dai mille pensieri che rimbombano nella mia mente, insieme ai svariati campanelli di allarme.

<Dormito bene?>chiede senza lasciare la presa su di me.

<Si per fortuna>dico sorridendo, stranamente, ho forse la febbre?! Così non va bene.

<Hai una giornata impegnativa?>annuisco energicamente.

<Ma se ti serve una mano trovo un buco nella mia agenda>dico mettendo la moka sul fornello.

<Addirittura?!>esclama divertito.

<Ok, ritiro quello che ho detto>lo guardo annoiata, facendolo ridere.

<Credo di farcela comunque, sono più tranquillo oggi>dice scoccandomi un bacio in fronte per poi prendere i biscotti e prendere posto a tavola. Dopo alcuni minuti gli porgo il suo caffè e poi preparo le mie uova. Nel mentre arrivano anche gli altri, tutti ancora confusi dal recente risveglio.

<Sbaglio o quello che stai bevendo è un caffè?>chiede Carola sorpresa.

<Ha pur sempre tre coreografie più la sfida da preparare>le fa notare Serena.

<Le dovremo cambiare batteria a fine settimana o rischia di andare in cortocircuito>scherza Dario, lasciando confusi tutti eccetto me e Serena.

<Era un sorriso quello?!>dice sempre lui alquanto scioccato, così mi porto una mano alla bocca per coprire il misfatto e gli faccio un occhiolino, per poi fargli il gesto di stare zitto. Bevo le uova e poi vado a preparare il borsone. Mi avvio da sola perchè inizia ad essere davvero tardi e mi devo vedere con Umberto e Francesca per la coreo sui tacchi.

Lavoriamo principalmente sui passi e sulla memorizzazione di essi e in fine dei conti non è un pezzo troppo difficile, fatta a eccezione del plexiglass necessario per tenere separati me e Umberto.

<Dai, i passi sembri averli capiti, dobbiamo lavorare sull'interpretazione, ma ti vedo più sicura questa volta>sorrido a Francesca e vado in sala relax per cambiarmi e incontrare Elena per la coreografia di contemporaneo.

<So che sei molto brava per quanto riguarda la parte di acrobatica, sicuramente più di me, quindi ho lasciato degli spazi modificabili nella coreografia, così che il mio non essere in grado di replicarli, non ti ostacoli>mi spiega dopo avermela mostrata in video. Proviamo fino all'ora di pranzo e malgrado io sia seriamente soddisfatta del mio lavoro e lusingata dai tanti complimenti di Elena, sono seriamente distrutta. Quando passo in sala relax non c'è nessuno e così tiro dritta fino in casetta e stranamente non c'è nessuno fuori a fumare.

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