FINE FLASHBACK
Seoul. 23 Dicembre. 20**
"E quindi cosa farai per Natale?" Jin catturò l'attenzione del ragazzo di fronte a se. "Mio padre vorrebbe che io e Kook tornassimo a Busan per andare a trovare i nostri vecchi amici dopo questi 7 anni...ma io non voglio." Rispose Jimin rabbuiandosi improvvisamente. Ormai aveva 22 anni, si era integrato perfettamente nella capitale, carattere affettuoso e solare come da bambino, aveva due nuovi migliori amici e una massa di capelli biondi. Era cambiato quasi in tutto.
"Perché non vuoi tornare? Per Colui che Non Deve Essere Nominato?" Jin ridacchiò per la sua stessa battuta e attese una risposta. "Ehy, così lo fai sembrare Voldemort! Va be, comunque si... mi ha fatto male." Aggiunse il biondino mettendosi a giocherellare con i lacci delle sue scarpe. Il discorso lo imbarazzava alquanto. Lo chiamavano 'L' argomento Busan' e ogni volta che qualcuno lo tirava fuori Jimin tentava sempre al massimo delle sue forze di cambiare discorso.
"Aish...se lo incontro gli faccio rimpiangere di essere nato! Seriamente, chi fa del male anche non fisico al mio Jiminie non potrebbe mai venire risparmiato!" esclamò il maggiore stringendo i pugni. Al suo solito. Ma Jimin sapeva che al massimo gli avrebbe fatto una (molto pesante) ramanzina. Jin era fatto così. Ora che ci pensava sarebbe stato perfetto per Jisoo.
Jisoo.
"Comunque so da un amico di Kook che ha chiuso tutti fuori dalla sua vita, ma proprio tutti, anche i suoi familiari. Forse un po' di colpa ce l'ho anche io." Mormorò Jimin. Quello era il suo problema, si faceva sopraffare dai sensi di colpa ogni volta che erano in argomento.
Era sempre convinto di essere lui il problema.
"Jimin guardami." Jin tirò fuori la sua voce autoritaria che faceva pensare il minore a quella di Jisoo. Il biondo obbedì. "Non ti sentire in colpa, è successo quello che è successo. Gli hai scritto tutte quelle lettere di scuse e lui non si è dato neanche la pena di risponderti." Jimin stava per ribattere quando una voce lo interruppe.
Jungkook si fiondò nella camera ruzzolando. "J-Jimin...tieni." Mormorò co il fiatone porgendo al fratello un foglio di carta stropicciato. "APRILO JIMIN!!!" sclerò poi vedendo che il fratello non si decideva a leggere.
Jimin obbedì e dopo qualche secondo si ritrovò senza fiato.
"Jimin-ssi, cosa c'è scritto?" chiese Jin curioso tentando di leggere sul foglietto alla rovescia. Ma prima che potesse farlo, l'amico andò ad abbracciare il fratellino.
"Ehy...mi sento escluso!!!" esclamò Jin sbattendo un piede a terra attirando l'attenzione dei due fratellini.
Jimin guardò negli occhi il minore e con voce tremante raccontò tutto all' amico. "Ho passato il provino per una scuola di canto e danza a Busan." Jin lo stava già abbracciando, così forte che avrebbe potuto stritolarlo. "Bravo il mio Jimin-ssi!!!" esclamava stringendo l'amico nel suo abbraccio 'da mamma'.
"Ehy, hyung, ridammi mio fratello tutto intero." Si intromise Jungkook ridacchiando.
Jin mise il broncio e sciolse l'abbraccio con l'amico. "Ok..."
Jimin tremava di felicità, non ci credeva, eppure non era un sogno.
Era tutto reale.
"Jiminie...credo che con questo sarai OBBLIGATO a tornare a Busan"
Ma in quel momento i suoi piedi tornarono per terra...
Busan.
Lui.
Taehyung.
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La vita senza di te
FanfictionDopo che Taehyung ha chiuso fuori tutti dalla sua vita la metà di questi è andata avanti, pensando che fosse meglio dimenticare. Bè, non la metà, proprio tutti, a parte lui, il suo ormai ex migliore amico Jimin, che nonostante tutto non lo ha mai di...