Fiducia

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Simone lo bacia con calma, senza alcuna fretta anche se la pioggia che scende fitta li ha raggiunti anche sotto il loro riparo improvvisato. Le sigarette accese poco prima vengono abbandonate al suolo, dimenticate nella pozza d'acqua ai loro piedi, mentre Manuel e Simone continuano a baciarsi incuranti del temporale.

Sono due universi che collidono.

Secondo il dizionario, la collisione non è altro che uno scontro fortuito di corpi in movimento, con conseguenze più o meno gravi.

Non c'è modo più giusto per spiegare quel bacio.

È uno scontro di labbra, avvenuto in maniera totalmente casuale e imprevedibile, che sicuramente avrà delle conseguenze.

Manuel però non ha intenzione di pensarci ora. Non è il momento di pensare alle conseguenze.

Ora pensa solo alle labbra di Simone sulle sue.

Quel bacio è diverso da ogni altro bacio dato fino a quel momento, ma non sono le labbra screpolate e il lieve accenno di barba a renderlo diverso.

È Simone a renderlo tale.

È più intenso, ma allo stesso tempo più naturale. È come se Manuel non avesse fatto altro che baciare Simone per tutta la sua vita, come se le loro labbra fossero fatte per incontrarsi.

"Forse era destino anche questo" mormora Simone, scostandosi leggermente e rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra.

"In realtà non credo molto nel destino" ammette Manuel.

"Nemmeno io, ma questa volta voglio crederci."

E a dire il vero vuole crederci anche Manuel.


***


La mattina seguente, quando Manuel apre gli occhi, sul suo cellulare c'è un messaggio da un numero che non ha in memoria. Ovviamente si tratta di Simone e Manuel se ne rende conto subito, non tanto dal fatto che si sia firmato ma dal fatto che alla fine del messaggio abbia aggiunto un trifoglio.

Non gli ha scritto niente di particolare - solo un banale messaggio per informarlo che quello è il suo numero - eppure Manuel non riesce a non sorridere mentre lo legge.

Digita velocemente una risposta - in cui dice di aver salvato il suo numero - e poi si alza dal letto, per una volta con la voglia di iniziare una nuova giornata.

Non riesce a ricordare un giorno, in tutta la sua vita, in cui si sia svegliato così di buon umore. Di solito ci impiega almeno un'ora - e un paio di caffè - ad essere di umore, se non buono, almeno non completamente cattivo. È più forte di lui: senza caffè e appena sveglio, il suo cervello non funziona e le sue capacità di rapportarsi con il mondo esterno ancora meno.

Ma quella mattina, anche appena sveglio e senza caffè, si sente sereno. Ed è solo merito di Simone.

Non c'è stato nulla più di un bacio sotto la pioggia. Non ci sono state frasi smielate, promesse di amore eterno - o anche solo promesse che quel bacio avrebbe portato a qualcosa di più - o mani che si intrecciano sulla via di casa.

C'è stato un solo bacio, calmo all'inizio e poi un po' impetuoso come la pioggia che li stava bagnando in quel momento. E basta.

Eppure a Manuel sembra che sia successo molto di più. Forse perché per lui è effettivamente molto di più.

È stato il primo momento in cui si è lasciato andare con qualcuno dopo Alice, quando fino a poche settimane prima gli sembrava impossibile anche solo pensarlo. La prima volta in cui ha pensato che forse avrebbe potuto andare avanti con qualcun altro, costruire qualcosa di nuovo.

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