capitolo 3

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Vengo investita dalla luce solare.
Mente guardo il cielo sorrido come una bambina.

Noto che Levi mi fissa e non avcenna a distugliere lo sguardo finche non lo incontra con il mio.

si schiarisce la gola.

"è ora di pranzo, ti porto in mensa cosí fai qualche conoscienza."

annuisco e lo seguo verso un colonnato alla nostra destra.

entriamo da un portone di legno in una sala piena di tavoli e tutte persone vestite con lo stesso giacchetto con su disegnate le stesse ali del mio mantello.

Levi si guarda intorno poi mi fa cenno di seguirlo verso uno dei tavoli. Ci sediamo e Levi mi presenta.

"come alcuni di voi già sanno lei è t/n,
per il momento non dite cosa essa è la gente potrebbe spaventarsi."

annuiscono.

"io starei aspettando delle scuse è."

Petra mi guarda con aria incazzata pretendendo delle scuse.

"ringrazia che ti abbiano salvato o a quest' ora eri spiaccicata come una sottiletta, e cmq se tu meriti delle scuse come dici, io delle condoglianze visto che hai ucciso il mio amico."

rispondere a tono è una delle mie specialità.

" amico? un gigante amico? ma per favore sono solo dei mostri ammazza persone."

Sto perdendo la calma, la mie ali tremano e stanno per aprirsi me lo sento.

Levi mi tocca le piume attraverso il mantello come per incitarmi di stare calma.

Ci fissiamo un attimo negli occhi poi tiro un sospiro e controllo le ali.

Levi si alza.

"Vieni T/n ti faccio conoscere gli altri mocciosi."

mi alzo lanciando un ultima occhiata fugace a Petra mentre dice al tipo accanto a lei che secondo lei li ucciderò tutti.

be no  ho mai negato che non ne sarei capace.

Ci dirigiamo verso il tavolo dove ci sono la corvina di oggi e il tipo con gli occhi verdi.

"ragazzi lei è T/n è nuova fatela ambientare."

chi sa cosa sono rimane in silenzio mentre gli altri mi salutano calorosamente.

mi siedo e levi si abbassa per parlarmi all'orecchio.

" io mi allontano, mi raccomando sta tranquilla e non fare cazzate."

annuisco e lui se ne va.

"Piacere Annie"

dice la bionda accanto a me.

"piacere io sono T/n"

"io sono Sasha!"

dice una ragazza con una pagnotta in bocca.

" io Rainer"

dice in tipo biondo.

"io berthold"

dice il tipo al suo fianco.

" io Eren."

il ragazzo dagli occhi verdi si presenta, non me lo aspettavo sono sincera, pensavo mi  odiasse.

"io mikasa sua sorella."

cerco somiglianze tra i due ma non ne trovo mezza.

"è un piacere conoscervi."

" io sono Ymir, dicci un po' da che mura vieni?"

E mo che rispondo?

Vedo eren mimare una roba strana.

Ual tina

Wal pina

wall sina, si credo sia cosí.

"Wall sina"

Annuisce poco convinta.

mangio giusto una pagnotta di pane poi mi alzo e mentre esco sento Ymir chiedere.

"ma pk lei ha il mantello cosí lungo?"

non mi giro e continuo a camminare.

appena varco la porta d'uscita e giro l'angolo e vango fermata per un polso da Levi.

"dove vai?"

"uscivo da lì dentro, devo battere un po le ali o mi si indolenziscono."

Mi guarda un attimo.

"va bene seguimi."

Lo seguo e mi porta su un campo poco distante dall'entrata del castello.

"Puoi battere le ali, se vuoi alzati in volo ma di poco, ricorda che ho il movimento tredimenzionale e delle spade in vita."

Annuisco e getto il mantello sull'erba apro le ali e le guardo qualche secondo spolverandole con le mani.

le batto un paio di volte facendo svolazzare i capelli di Levi che si è seduto su una roccia poco distante. Mi alzo leggermente dal suolo e percorro pochi metri.

noto un piccolo ruscello in lontananza.

"Capitano possiamo andare lí? Vorrei lavare le ali."

mi guarda qualche secondo.

"va bene però a piedi quindi rimetti i pedi a terra."

cosí camminiamo fino alla fonte d'acqua.

mi siedo a riva e arroccio i pantaloni poi intingo i piedi.

inizio a gettale dell'acqua sulle ali nel tentativo di ripulirle come si deve.

"Vuoi una mano?"

chiede levi.

"be se mi aiuti con l'ala di destra  mi fai in favore."

arroccia anche lui i pantaloni ed entra in acqua.

Inizia a sciaquare alcune macchie sfregando alcune piume fra loro.

Una volta finito mi siedo a riva dando le spalle a Levi,  inclino la testsa verso il basso e apro completamente le ali iniziando a batterle dolcemente per asciugarle.

𝐋𝐄𝐕𝐈 𝐏𝐎𝐕

Sembra un angelo.

il sole si riflette sulle goccioline d'acqua che ricoprono le piume.

devo ammetterlo, è uno spettacolo unico.

guardo in alto e la posizione del sole mi dice che manca meno di un ora all'incontro con il giudice.

finisce di asciugarsi e si ricompone.

noto che i suoi capelli sono arruffati e decisamente troppo lunghi.

"ti conviene sistemanrti i capelli prima dell'udienza"

dico lanciandole un elastico che tengo sempre al polso.

"Non so legare i capelli."

ammette.

quindi mi avvicino a lei e mi siedo alle sue spalle prendendole ciocca per ciocca e creando una treccia ordinata.

la prende e la porta davanti ad una spalla osservandola.

sorride appena.

"grazie Capitano."

"chiamami Levi."

I nostri sguardo si incontrano, dal primo istante in cui li ho visti ho pensato di potermici perdere dentro.
Sono c/o con delle sfumature bianche al centro, come quelli di un vero angelo.

ci fissiamo qualche secondo.

poi mi rendo conto di quello che sto facendo cosí mi alzo e te tendo una mano per aiutarla.

"Dobbiamo rientrare, muoviamoci o faremo tardi visto che siamo a piedi."

mi guarda e accenna un piccolo sorriso.

"Levi hai mai volato?"







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