3 - Mi offro di fare lezioni serali ad un copione

222 30 3
                                    

Osservai i ragazzi fare gli esercizi alla sbarra cercando di non pensare al fatto che avevamo tutti circa la stessa età in quella stanza. Quando Sun Yang mi aveva proposto di fare da insegnante mi ero chiesto: "cos'ho da insegnare io a ragazzi talentosi e bravi?". Ora guardandoli mi rendevo conto, mio malgrado, che avevo molto da insegnare loro.

Ogni volta che facevo una correzione a Mu Qing e Feng Xin sbuffavano, si prendevano in giro a vicenda e facevano un gran casino facendomi venire un forte mal di testa. Xi Shi e le altre ragazze, invece, ascoltavano attente e cercavano di mettere in pratica quello che dicevo. Il novellino, il ragazzo arrivato in ritardo, si comportava come se pendesse dalle mie labbra.

Mi ascoltava quasi incantato, lo ammirai molto per la sua attenzione quando gli rivolgevo la parola, ma... Evidentemente non riuscivo a spiegarmi bene perché faceva tutto il contrario di quello che dicevo, incespicava nei suoi piedi, urtava per sbaglio i compagni beccandosi occhiate cattive e insulti. Cosa stavo sbagliando?

Battei le mani per richiamare la loro attenzione.
- Ottimo lavoro. Passiamo ad altro: avete voglia di farmi vedere le coreografie per il concorso?

Se fossi stato ancora sano come prima, quel concorso probabilmente lo avrei vinto io, lo dico oggettivamente, ma visto che ero uscito di scena ognuno di questi ragazzi aveva enormi possibilità.

- Certo.
Rispose Ma Yanli. Mi appoggiai contro il muro, alla parete senza specchi e incrocia le braccia.

- Ottimo, allora sistemate pure la musica e provate cinque minuti per conto vostro. Io ho bisogno di fare una chiacchierata con te.
Indicai il novellino, lo vidi arrossire appena alle mie parole. Subito mi pentii di averlo detto in modo così diretto, evidentemente lo avevo messo in imbarazzo davanti agli altri.

- Sì.

Si fece avanti, mi raggiunse e mi guardò dall'alto. Deglutii a disagio, quel ragazzo era poco meno di una testa più alto di me e per parlargli dovevo alzare la testa verso l'alto.

- Come ti chiami?
Chiesi scivolando seduto contro il muro invitandolo a fare lo stesso, sperando che da seduti non sembrasse così alto. Il ragazzo si sedette.

- Hua Cheng.

- Bene, Hua Cheng. Voglio essere sincero con te: sei un disastro.

Alle mie parole si grattò la nuca imbarazzato, lasciandosi scappare un "eheh" carico di tensione.

- Ma sei un disastro solo quando segui quello che ti dico, quindi dimentica tutto e fai di testa tua.

- Ma Gege...

Gege? Di già tutta quella confidenza? Non che fosse un problema ma... Forse mi aveva chiamato così perché non si ricordava il mio nome. Molto probabile, in effetti.

- Sei tu l'insegnante.

- È il mio primo giorno come insegnante, non prendere tutto quello che dico come oro colato. Dammi qualche lezione in più e vedrai che saprò darti qualche consiglio più utile.

- Quindi tornerai?
Chiese curioso.

- Penso proprio che ogni tanto passerò. Ora vai a riscaldarti con gli altri e balla come balleresti di solito, dimentica tutti i miei consigli.

- Va bene, Gege.

- Ottimo.

Si alzò e si stiracchiò, poi raggiunse gli altri. Era poco professionale per me starmene seduto mentre guardavo i miei allievi temporanei ballare, ma a stare in piedi un secondo di più non ce l'avrei fatta, le ginocchia mi facevano un male assurdo.

- Vai Ma Yanli, comincia tu.

Passai l'ora successiva a osservare uno ad uno la coreografia di quei ragazzi. Cercai di dedicare a tutti venti minuti, nè di più né di meno. Ma Yanli fece un buon lavoro, dopo di lei provò Xi Shi, non male ma non era troppo a tempo; Mu Qing era quasi perfetto, l'unico suo difetto è che sembrava avere l'emotività di un sasso anche mentre danzava; Feng Xin eseguiva alla perfezione la coreografia a parte il jeté in prima posizione; Yuan Li doveva ancora imparare bene a memoria gli ultimi passi.

Memorie d'autunno || HualianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora