32 - Una toppa sul passato

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Uscii fuori dalla QingTing prendendo un respiro profondo, l'aria fresca che sapeva di autunno mi riempì i polmoni, una brezza leggera mi scompigliò i capelli. Mi sciolsi lentamente la mezza coda che mi teneva il viso libero dai ciuffi. Era una bella giornata, il sole filtrava tra le foglie dei pochi alberi attorno al parcheggio dell'accademia e i raggi di luce si proiettavano frammentati sull'asfalto bagnato dalla precedente notte di pioggia.

Presi un respiro profondo. Sun Yang mi aveva appena convocato e proposto di cominciare a lavorare più seriamente alla QingTing come insegnante. Dei, come mi sarebbe piaciuto. Gli avevo risposto che ci avrei provato.

Hua Cheng quel giorno non era con me, era impegnato alla città dei fiori, non potevo contare su di lui per tornare a casa. Ad essere sinceri non avevo voglia di tornare a casa, quel giorno stavo abbastanza bene, un'inebriante senso di pace e libertà mi aveva messo il buon umore, volevo godermi un po' quella libertà. Stavo per allontanarmi, verso la fermata del bus più vicina quando qualcuno mi richiamò.

- Xie Lian!
Mi fermai e tornai sui miei passi, davanti all'ingresso, appoggiato al muro con il borsone in spalla. C'era Mu Qing.

- Ehi.
Mi avvicinai sorridente. Mi squadrò freddamente un istante prima di parlare.

- Come stai?

- Oh.
La sua domanda mi aveva lasciato senza parole. Mu Qing poteva sembrare un sasso apatico che non si preoccupava delle persone attorno a lui, ma dopo quindici anni di amicizia, avevo imparato che quella sua apparente freddezza nascondeva un cuore fragile e pieno di emozioni. Non mi aspettavo però, dopo tutto quello che era successo, di avere ancora un posto nel cuore di Mu Qing.

- Bene.
Risposi sotto lo sguardo insistente di Mu Qing, alle mie parole il ragazzo sospirò, poi roteò gli occhi.
- Tsk. Non serve che menti. Ho sentito mentre parlavi con Sun Yang.

- Oh... Ehm... Oggi sto abbastanza bene per i miei standard.
Mu Qing alzò di nuovo gli occhi al cielo. E io mi sentii una causa persa. Dopo un attimo di silenzio pieno di tensione continuai:

- In generale non va tanto bene... È una situazione complessa.

- Capisco. Devi parlarne con tuo padre.

Interpretai quella risposta come delle scuse. Le cose tra me lui e Feng Xin erano state un po'... movimentate, prima che abbandonassi la QingTing. Quando avevo cominciato a stare male e avevo annunciato il mio ritiro dalla danza, avevo avuto una violenta discussione con Mu Qing e Feng Xin. Loro erano dispiaciuti per me, non volevano che buttassi via la mia vita senza lottare, alla fine erano i miei migliori amici. Eravamo riusciti a risolvere, avevano accettato il mio ritiro e la nostra relazione era tornata pressoché normale.

- Ci provo, ma non ascolta.

Qualche tempo dopo la nostra litigata, però, avevo notato che Mu Qing e Feng Xin si comportavano come se la mia malattia non esistesse, non parevano curarsi e rispettare i limiti del mio corpo e continuavano a insistere affinché non abbandonassi la danza, continuavano a dire che non volevano vedermi mandare all'aria i sogni di una vita per una cosa così di poco conto. Ne avevo sofferto.

Avevo provato a parlare con loro, volevo che la nostra amicizia tornasse ad essere com'era un tempo. Avevamo litigato di nuovo, più furiosamente della volta precedente. Mi avevano detto cose orribili, mi avevano detto che pensavano che io fossi un bugiardo, che io mi ero inventato tutto per creare scalpore e attirare l'attenzione. Aveva fatto male.

In seguito, avevo scoperto che tutto ciò era accaduto a causa di mio padre. Era stato lui che aveva detto loro che mi stavo inventando tutto e, come capo dell'accademia, aveva dato loro l'incarico di convincermi a smettere di frignare e tornare a ballare. Nonostante non fosse stata del tutto colpa loro, non eravamo riusciti a tornare amici. Dopo la litigata non ebbi mai avuto occasione e voglia di renderli partecipi della mia vera situazione. Probabilmente Sun Yang aveva parlato con loro e aveva spiegato. Forse ora sapevano la verità.

- Capisco. Non ha accettato il tuo allontanamento dalla danza.

- Lo so. Dispiace anche a me, ma non posso fare altro.

Mu Qing mi diede una leggera pacca sulla spalla, quel semplice contatto per lui valeva come un abbraccio. Ricambiai con un sorriso, lui distolse lo sguardo. In quel momento c'eravamo scambiati appena qualche frase, eppure sentivo che le cose tra noi si erano un po' sistemate.

In quel momento la porta dell'accademia si aprì e uscì Feng Xin. Quando ci vide, uno accanto all'altro, si avvicinò confuso.

- Xie Lian, come stai?

Anche lui? Il mio cuore si sciolse per la tenerezza, forse desideravano davvero sistemare le cose.

- Oggi bene, in generale non tanto.
Risposi con un'alzata di spalle.

Feng Xin e Mu Qing si scambiarono un'occhiata.
- Un giorno... - Mormorò Feng Xin. - Potresti aiutarci con la coreografia per il ballo d'inverno.

Rimasi letteralmente senza parole, avrei voluto abbracciare i due ragazzi davanti a me. Volevano davvero provare a sistemare le cose.

- Va bene. - Mormorai con lo voce carica di commozione, sorrisi con gli occhi appena lucidi: - Sarebbe meraviglioso.

Feng Xin socchiuse le labbra stupito, Mu Qing sbuffò, ma stava sorridendo. Dopo un attimo di silenzio carico di attesa dove ognuno di noi stava cercando la cosa giusta da dire, raddrizzai le spalle e mi allontanai di corsa.

- Scusate, ciao, addio. Perdo il bus se no, ahahahah.
Mentre me ne andavo in tutta fretta, non potei non ignorare le loro espressioni scioccate e divertite. Il mio cuore stava scoppiando per la felicità. Arrivai alla fermata appena in tempo, saltai sul bus mentre le porte si stavano chiudendo. Mi sedetti in angolo, la mia fermata era l'ultima.

___

Il bus rallentò e le sue porte posteriori si aprirono con un "ding" stonato. Non appena scesi, mi ritrovai in un parcheggio sterrato circondato da alberi fitti. Il sole filtrava tra le foglie rosse degli aceri illuminando tutta la zona di un tepore surreale.

Mi ero innamorato di quel posto.

Di notte era meraviglioso, di giorno era altrettanto fantastico. Mi incamminai lungo il sentiero verso la piccola baita. Non entrai, mi sedetti fuori, ad uno dei tavolini sparsi sul prato. Alla mia sinistra, oltre le cime degli alberi potevo vedere tutta la città. Quel giorno mi sentivo felice, davvero. Eppure era una felicità dolce amara, non riuscivo a dimenticare la serata con Jun Wu, non riuscivo a dimenticare il terrore che mi aveva stretto lo stomaco quando mi aveva definito una delusione.

Sospirai. La cameriera mi si avvicinò e io ordinai del té caldo e un dolce. Il mio telefono vibrò: Hua Cheng mi aveva appena inviato un messaggio chiedendomi come stavo. Non potei non sorridere.

Non sono mai stato un bambino romantico, né un adolescente desideroso di un fidanzato o una fidanzata, né un uomo alla ricerca di una persona da amare e prima di incontrare Hua Cheng non avevo mai riflettuto molto sull'amore.
Ma ora... Ero innamorato e non potevo non sentirmi orribile per questo, San Lang amava un'altra persona.

Risposi distrattamente al messaggio di Hua Cheng dicendogli dov'ero, poi arrivò il mio tè, la mia merenda e mi persi ad osservare l'autunno che abbracciava tutto il paesaggio attorno a me. Dopo una mezz'ora abbondante, in mezzo agli alberi, sul sentiero da dove ero venuto, intravidi un uomo dall'andatura famigliare vestito di rosso e di nero.

Hua Cheng non appena mi vide sorrise e raggiunse il mio tavolo, mi si sedette accanto.

- 'Sera, gege. Spero di non disturbare.

- Assolutamente no, ti stavo pensando.
Mi resi conto dopo averla detta, che la mia frase poteva risultare equivoca. Arrossii e San Lang rise:

- Anche io ti stavo pensando, gege. Com'è andata la giornata?

- Bene. A te San Lang?

- Non mi lamento, tutto procede bene alla "Città di fiori". Potremmo andarci insieme nei prossimi giorni.

Annuii e il mio sguardo si spostò dall'elegante viso di Hua Cheng al bosco tinto di rosso e arancione, il sole stava tramontando.

- È bellissimo.
Mormorai. San Lang rubò un sorso del mio tè ormai freddo e mi sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

- Sì, davvero bellissimo.

A. A.
Pensavo che questo capitolo fosse brutto, ma rileggendolo non è così male. Spero vi sia piaciuto, a prestoo (:

Memorie d'autunno || HualianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora