<<Mercoledì dopo scuola>>
Le ultime chat con Seungmin sono state queste:
(app: Texing Story ;)e la cosa mi fa male. Non poco. Siamo amici da tanto, o meglio eravamo amici da tanto. Mi dispiace ma ormai mi ha rotto i coglioni. Anche con Jackson era così. Quando c'era lui io non esisteva. Mi dissolvevo nel nulla. Diventavo un cazzo di fantasma! perché? perché devo avere così poca importanza per tutti?
Con Hyunjin alla fine le cose stanno andando alla grande! E ne sono davvero molto felice. Scherziamo spesso e siamo un duo di fratelli perfetto.Ora sto piangendo sul letto. Lui è in camera sua e non ho intenzione di disturbarlo per le mie frigne. Non vedo recargli problemi. Di nessun tipo. Ora che mi ha detto tutta la verità deve stare sereno e tranquillo.
Ma i miei singhiozzi aumentano. Non riesco più a controllarli ormai. La faccia di mio fratello sbuca dalla porta in legno scuro e mi guarda preoccupato.Minho, che succede?
mi chiede sedendosi accanto a me e stringendomi a sé. Mi piace quando fa così. Mi sento davvero protetto.
N-non c-...onto per ness-uno Hyung.Che intendi dire? Spiegami.
Da quando Seungmin ha incontrato questo ragazzo io per lui non esisto più.
Dico poi continuando a piangere. Perché mi succede sempre così?
Non è colpa tua. È sua. Tu dovresti essere più importante di uno stupido ragazzo, ma se non lo capisce allora è un idiota.
Dice abbracciandomi ancora più stretto poi si stacca e mi guarda dritto negli occhi.Facciamo così. Ora ti vai a fare una doccia, ti vesti carino e stasera ti faccio conoscere i miei amici. Andiamo a bere qualcosa insieme, ti va?
Annuisco e vado in bagno per farmi una bella doccia. Questo Hyunjin mi piace. Mi piace tanto.
Esco dalla doccia e mi vado a vestire:dai non è niente male...
Mi dò due spruzzate di profumo, una sistemata ai capelli e sono pronto. Raggiungo Hyunjin che mi aspetta al piano di sotto.
Come sto?
chiedo felice.
Che carinooo
commenta strizzandomi una guancia. Prendiamo la sua Mercedes nera e partiamo per andare verso il locale. Ha detto che non è una discoteca. È un semplice bar.
Appena arriviamo davanti al posto gli faccio una domanda che mi tenevo dentro da un po'
C'è anche Jisung?
chiedo. Lui in risposta annuisce e io cerco di nascondere, con scarsi risultati, un dolce sorriso.