La maestra di danza ci ha iscritti a un concorso. Si terrà a novembre a M. Sarà dopo la gita, quindi dovrò partecipare. Mia madre ha iniziato a informare i miei parenti, anche quelli che conosco a malapena. Dice che faranno il tifo per me. Io non voglio che mi vedano. Inizierebbero a fare domande o battute sui miei capelli, mi metterebbero in imbarazzo davanti all'insegnante e alle mie compagne di corso.
Durante le lezioni proviamo e riproviamo la coreografia. Ho ancora qualche difficoltà ad abituarmi ai movimenti e a ricordarmi i termini. Mi sento d'intralcio. Le mie compagne sono precise, eleganti, e ne sono ben consapevoli.
Al termine della lezione di oggi, l'insegnante ci ha presi da parte e lei e le altre hanno iniziato a riflettere su quali costumi indossare e come pettinarci. Dobbiamo vestire tutti uguali. Io non mi sono intromesso nella discussione, mi sono limitato a osservare le diverse proposte e annuire. Sul costume non ci sono stati troppi problemi, per l'acconciatura è stata un'altra storia. Le altre porteranno uno chignon, io non posso, per via dei capelli corti. Sono certo che tutti gli sguardi saranno puntati su di me. Sento già i pensieri degli spettatori, i genitori delle mie compagne chiedersi chi è quel maschiaccio con i capelli rasati, chi diavolo le ha permesso di iscriversi al corso, ma è un maschio o una femmina?, come può fare una cosa del genere davanti ai bambini?
Per ora non voglio pensarci.
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Manuale per giovani suicidi
Narrativa generaleMattia è un ragazzo trans. Ha deciso che il giorno del suo diciottesimo compleanno si toglierà la vita. Questo libro è una raccolta dei suoi pensieri e degli avvenimenti che lo accompagneranno dall'inizio dell'ultimo anno di liceo fino al 23 dicembr...