15.

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ACCETTARE.
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Fu il primo a svegliarsi, San, poche ore dopo. A giudicare dalla luce che entrava dalle fessure delle finestre doveva essere mattina piena, forse le undici o mezzogiorno e nella penombra della stanza, poté vedere il ragazzo al suo fianco rannicchiato sotto la coperta che dormiva beato. Lo ammirò per un istante che gli sembrò interminabile, Wooyoung sembrava così docile e indifeso sebbene sapesse che quelle due parole non erano giuste per descriverlo. Wooyoung sapeva difendersi eccome, sapeva tenere testa a chiunque e questo era molto onorevole, non tutti sapevano farlo. San per primo.

"Mmmh.." un mugolio, poi un lieve movimento e infine, gli occhi scuri di Wooyoung che avevano iniziato a scrutarlo, poi, con le gote tutte rosse si portò la coperta fin sopra il capo e si rannicchiò ancora di più.

San sorrise intenerito, a quel punto. "Wooyoung, non dirmi che ti stai imbarazzando." disse.

Wooyoung, ancora rosso sulle gote  "San, siamo completamente nudi." si giustificò.

San scoppiò in una sonora risata, prendendo la coperta e togliendogliela dal viso in modo da poterlo vedere. Era tenero in quel momento "Hai l'imbarazzo a scoppio ritardato per caso? Come se stanotte non lo fossimo stati." commentò.

Wooyoung arrossì ancora di più nascondendosi sotto la coperta come se quello strato di tessuto potesse proteggerlo "Stanotte era diverso, non pensavamo al fatto di essere nudi." si difese stavolta.

San rise di nuovo e andò sotto la coperta con lui, posò le mani sui suoi fianchi e prese ad accarezzare il suo corpo con dolcezza. "Beh, se la metti sotto questo punto di vista.. potremmo tornare a stanotte così l'imbarazzo se ne va." disse per poi portarselo sopra a cavalcioni e fare in modo che la coperta cadesse dietro la schiena di Wooyoung che posò le mani sul suo petto e lo guardò dall'alto. San teneva ancora salde le mani sui suoi fianchi e ammirava con bramosia quel corpo così perfetto che per tutta la notte gli era appartenuto.

"Pervertito." scherzò e si avvicinò al suo viso lasciando un piccolo bacio sulle sue labbra poi tornò su. "Stavolta passo grazie, ho un po' di dolore, sentiti in colpa." e scivolò di lato, poggiando il capo sul suo petto e iniziando a tracciare il contorno dell'areola sinistra di San che si lasciò sfuggire una risata.

"Bacino sulla bua?" chiese con un tono di voce come se parlasse a un bambino.

Wooyoung alzò il capo con un sopracciglio alzato "Ti sembro un bambino?" chiese.

San annuì "Un bambino con la bua."

Wooyoung si lasciò sfuggire una risata "Idiota." disse.

Era strano ma quella stranezza li faceva stare bene. San sembrava non pentirsi di ciò che stava succedendo, voleva lasciarsi andare per una volta e seguire ciò che gli diceva l'istinto ma soprattutto ciò che gli diceva il cuore. Wooyoung era contento di questo e sperava che durasse, sperava davvero che ciò che li legava potesse uscire fuori una volta per tutte.

San sorrise e lo baciò ancora e ancora, portandoselo sotto e sovrastandolo col proprio corpo, si sentiva per la prima volta così bene e leggero che alla fine non gli importava più nulla di nessuno se non di Wooyoung. Baciò le sue guance, la gola piena di segni violacei poi si appoggiò su di lui, affondando il viso nell'incavo del suo collo e inspirando il dolce profumo della sua pelle.

"Sei bellissimo." mormorò.

Wooyoung gli accarezzò dolcemente i capelli, stringendolo tra le proprie braccia.

"Vorrei che questo giorno non termini mai." mormorò ancora San, accoccolandosi contro di lui.

A detta di Wooyoung, sembrava un bambino. Tirò la coperta sopra di loro, girandosi verso di lui e guardandolo, poi gli accarezzò una guancia e lo baciò. "Abbiamo sfrattato Seonghwa dalla sua camera." disse.

Rivals {Woosan}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora