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COBRA? HERON?
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Wooyoung, da quel pomeriggio fino al mattino dopo non aveva più visto né incrociato San. Non si era neanche presentato alle lezioni quindi il giorno dopo, si diresse a passo svelto verso il dormitorio dei Cobras deciso a trovarlo. Non gli capitava spesso di andare lì, anzi, più evitava quel posto e meglio era ma aveva bisogno di trovare San e parlare con lui. Andava bene odiarsi e tutto ma il progetto non doveva essere toccato dai loro problemi, non poteva rischiare di prendere un'insufficienza a causa sua. Come si diceva spesso I problemi li lasci sulla porta di casa e li riprendi quando torni.

"Choi San, dobbiamo parlare." spalancò la porta della stanza di San e Seonghwa ma si sorprese nel non trovare nessuno, lì. Si prese qualche momento per guardarsi intorno. La stanza era illuminata dalla luce naturale che proveniva dalla finestra aperta. I letti si trovavano, esattamente come nella stanza che condivideva con Hongjoong, ai lati opposti della camera, nel centro sotto la finestra una scrivania e di fianco alla porta una libreria e l'armadio. Sul comodino affiancato al letto di San, trovò una foto incorniciata, una di quelle cornici dorate e rettangolari, dai tratti un po' vintage. La prese in mano e la guardò. Raffigurava San da bambino con un pallone da basket tra le braccia, forse aveva quattro o cinque anni, assieme a un uomo, che probabilmente era suo padre, che indossava una giacca dei Cobras. In braccio l'uomo teneva Jongho. Avevano tutti e tre un sorriso sgargiante, di quelli luminosi che scaldavano il cuore.

"Chissà che cosa ha spento il tuo sorriso, Choi San.." mormorò, passando un polpastrello sull'immagine del piccolo San che sorrideva felice. Wooyoung non aveva mai visto un sorriso del genere in San. A dire il vero, non aveva mai visto San sorridere veramente.

"Che cosa ci fai tu qui?" una voce, dietro di sé. Ma non era San. Si girò verso la fonte e trovò Jongho. Era più alto ora che lo vedeva da vicino e il suo viso sembrava quello di un bambino nonostante tra di loro corresse solo un anno. Wooyoung aveva sempre pensato che quel ragazzino fosse il completo opposto del fratello maggiore, sembrava così dolce ma sapeva che quella non poteva essere altro che apparenza. Un Cobra probabilmente non sapeva neanche cosa volesse dire la parola dolcezza. Non aveva l'uniforme, portava un paio di jeans e un maglioncino di lana verde scuro.

Wooyoung posò la foto sul comodino e si avvicinò a Jongho. Non aveva voglia di discutere quindi andò dritto al sodo. "Cercavo tuo fratello, sai dov'è?" disse.

Jongho alzò un sopracciglio "No. Perché lo cerchi? Cosa vuoi da lui?" chiese.

"Ti interessa?" chiese.

Jongho fece spallucce, poi gli indicò la porta "Se ti trova qui, ti spenna, letteralmente. Come vedi non c'è, va a cercarlo altrove." disse semplicemente prima di spingerlo fuori con delicatezza e chiudere la porta.

Avrebbe voluto soffermarsi di più con Jongho, parlare di più con lui, ma aveva decisamente altro a cui pensare.

"Non hai proprio idea di dove potrebbe essere?" chiese Wooyoung, fermando Jongho che stava uscendo.

"Non saprei, forse in palestra o in giardino. È successo qualcosa?" chiese.

"No, nulla. Dobbiamo lavorare al progetto e sta scappando pur di non farlo con me." trovò una scusa abbastanza verosimile, poi sorrise nervosamente.

Jongho alzò un sopracciglio. "Salterà fuori. È vero che non ama passare del tempo con te ma non fino al punto di saltare un compito. Vado, Yeosang mi sta aspettando." disse poi fece un inchino e se ne andò.

Wooyoung a quel punto se ne andò. Non poteva essere semplice come con Yeosang e Jongho? O Hongjoong e Seonghwa? Sembravano andare tutti d'amore e d'accordo.

Rivals {Woosan}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora