Il Viaggio Continua...

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Dopo essere scesa dalla macchina mi dirigo verso l'autogrill, accompagnata da mia sorella e mio fratello, per comprare una Monster.
Appena entrati mio fratello si dirige subito a prendere i cornetti per tutti, mentre mia sorella mi accompagna a prendere la Monster nel frigo e prende anche del tè per lei.
Poi inizia a parlare dicendo:"Non le hai detto nulla ad Ele?"
Ed io non capendo le chiedo:"A cosa ti riferisci scusa?"
Vale:"Alla tua cotta per lei scema!"
*Già, mi piacciono le ragazze, soprattutto Eleonora...ho provato una scossa lungo tutto il corpo quando mi presentai per la prima volta a lei*
Isa:"No assolutamente! Che senso avrebbe avuto? Ormai stavo per andarmene e lo sai che le relazioni a distanza non fanno per me".
Valery alza gli occhi al cielo e continua:"Che c'entra? Si vede lontano chilometri che anche lei prova qualcosa per te e avreste potuto vivere dei bei momenti!"
Isa:"Ormai non si può fare più nulla" dico facendo spallucce facendo finire il discorso.
Andiamo verso la cassa dove c'è mio fratello che sta pagando e poi ci dirigiamo tutti insieme verso la mamma che sta facendo una telefonata a non so chi.
Apro la Monster, ne bevo un sorso e poi mi appoggio alla macchina chiudendo gli occhi e godendomi il vento fresco sul viso.
Apro gli occhi subito dopo e mi godo la bellissima alba che si presenta davanti a me.
I miei fratelli stanno facendo colazione mentre mia madre sta ancora parlando al telefono facendo avanti e indietro ridendo.
Da quando papà se n'è andato l'ho vista ridere poche volte ma negli ultimi mesi ride molto e questa cosa mi insospettisce ma allo stesso tempo mi rende felice.
Lascio stare e mi giro un drum, lo accendo e aspiro lasciandomi travolgere dal primo tiro di nicotina.
Monster e sigaretta, la colazione dei campioni!
*Non è salutare lo sai vero?*
Sì, lo so!
Mia sorella mi guarda e poi guarda Francesco dicendogli:"Secondo te riuscirà a fare una colazione decente prima o poi?"
Francesco mi guarda e poi le risponde:"Nah! Impossibile".
Ridono entrambi guardandomi ed io in risposta li guardo male e poi faccio un altro tiro di sigarette che gli fumo in faccia, dando loro fastidio.
Mia sorella mi fa la linguaccia e io a mia volta la faccio a lei.
"Siete proprio due bambine!" dice Francesco ridendo stringendoci a lui e poi sussurra:"Le mie sorelline" con un tono dolce e quasi malinconico.
Ormai lui fa l'uomo di casa prendendosi cura di noi e di nostra madre in modo affettuoso.
Il rapporto con la mia famiglia è stupendo, farei di tutto per loro, come loro fanno per me.
Certo, le liti ci sono, ma riusciamo sempre a risolvere in poco tempo.
Finita la chiamata nostra madre ci raggiunge e ci comunica che è il momento di ripartire, finisco la sigaretta e saliamo tutti in macchina.
Mia madre diventa arrabbiata improvvisamente e con un tono cupo dice:"Questa volta però avete esagerato!"
Io e Francesco ci guardiamo confusi e Valery chiede:"In che senso mamma?"
Lei ancora più arrabbiata le risponde:"Davvero non capite?" Fa una pausa e poi:"Ancora non avete messo nemmeno una canzone e io così mi annoio!"
Conclude ridendo.
Valery ed io iniziamo a ridere e Francesco dice:"Cioè tu mi hai fatto preoccupare per nulla! Ho capito."
Prende il suo telefono e si connette al Bluetooth della macchina facendo partire la musica e così iniziamo tutti a cantare e a muoverci in modi alquanto osceni ridendo e passando così due ore in modo da alleggerire il viaggio.
Sbadiglio per la stanchezza, ormai mancano solo 2 ore e 30 all'arrivo e la Monster non ha fatto nessun effetto.
Francesco mi guarda e poi mi chiede:"Vuoi stenderti?"
Io annuisco e poi mi metto con la testa sulle sue gambe e subito mi addormento.

Sento una mano che mi accarezza il viso dolcemente e mi sussurra qualcosa, mi rendo conto che è Francesco che mi dice che siamo arrivati.
Mi stropiccio gli occhi e mi metto seduta.
Davanti a me appare una strada piena di alberi verdi e prati fioriti, siamo arrivati nel nostro consorzio.
Mia madre fortunatamente ha un lavoro che le frutta molto e possiamo ritenerci più che benestanti, anche se ci ha sempre insegnato il valore dei soldi e quindi fortunatamente non siamo viziati.
Arriviamo davanti a questa villa a tre piani, scendiamo dalla macchina e vediamo che ad accoglierci ci sono già i nostri zii con nostro cugino.
Loro vivono qui a Milano da anni ormai ma prima stavamo sempre insieme perché mia zia, la sorella di mamma, sono legatissime e nostro cugino ha l'età di mio fratello quindi li hanno cresiuti insieme.
Mia zia si chiama Alexandra, che è anche il mio secondo nome, mio zio si chiama Simone e mio cugino si chiama Angelo, che è tutto tranne che un angelo.
Scendiamo dalla macchina ed ammiro per l'ennesima volta la maestosità della villa; è nera ed imponente, ha molte finestre che la fanno sembrare meno cupa, due scalinate laterali che portano alla porta d'ingresso e sopra la porta d'ingresso c'è un tettino sostenuto da due colonne bianche come i contorni delle finestre. Tra le due scalinate c'è un'aiuola piena di fiori con ai lati due piantine di Girasole
*i miei fiori preferiti tra l'altro*.
Andiamo a salutare gli zii e nostro cugino.
Nostra zia ci stringe tutti come se non ci vedesse da secoli e poi saluta mia madre con le lacrime agli occhi.
Mia madre apre la porta ed entriamo tutti.

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Erano secoli che avevo abbandonato wattpad ma ora voglio continuare a scrivere questa storia, tanto per divertirmi.
Bye

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