Scese di sotto trovai tutti ad aspettarci, ci dirigemmo alle macchine e andammo a casa.
Io ero seduta vicino a Kariska e quando Valery e Francesco scesero e si avviarono verso la porta di casa, la Dea mi prese per la maglietta e mi baciò a stampo dolcemente.
Io paralizzata scesi dalla macchina e mi affrettai ad andare verso la porta di casa.
Andai a dormire con il sorriso sulle labbra.Mi svegliai con mia sorella che urlava verso Francesco per avergli mangiato l'ultimo muffin che aveva fatto Mirella.
Notai l'ora, erano le 9...perché sono tutti così mattinieri?
Decisi di scendere e proporre di andare a fare colazione al bar e subito Valery accetto dicendo a Francesco che lui aveva mangiato e quindi non poteva venire.
Mi andai a fare una veloce doccia fredda per svegliarmi un po', presi una tuta, una maglietta, un felpone e degli occhiali da sole per non far vedere le mie occhiaie e misi le mie amate Vans.
Scesi di sotto e usci con mia sorella.
Ci fecero consigliare da Angelo un posticino carino dove fare colazione, non troppo distante da casa.
Arrivammo in questo bar e appena arrivammo al bancone notai che la barista era Sonia e quindi la salutai.
Lei ricambio il saluto e poi prese le nostre ordinazioni.
Mi girai per guardare meglio il bar, era semplice ma carino, c'erano tanti dolcetti esposti ma io presi un milkshake al cioccolato con pancake alle fragole quindi non mi ci soffermai troppo.
Mentre davo un'occhiata vidi Kariska mentre baciava una ragazza...mi si spezzò il cuore.
Mi senti scendere una lacrima che Valery notò emi chiese perché piangessi. Io risposi che era l'allergia.
Mentre andavamo al tavolo Valery vide Kariska e mi disse di andare a salutare ma io risposi un no secco.
Lei mi guardò con aria interrogativa.
"Andiamo al tavolo e ti spiego." Disse fredda.
Le raccontai tutto quello che era successo il giorno prima e scoppiai a piangere.
"Lei ti piace vero?"
"Sì..." amisi io.
Veniamo interrotte proprio da lei che venne al tavolo tenendo sotto braccio quella piccola busta di fave della ragazza che stava limonando fino a poco prima.
"Buongiorno Valery, buongiorno principessa" Disse con un sorriso smagliante, come se la sera prima non fosse successo nulla.
Nello stesso momento arrivò Sonia che oltre alle mie ordinazioni mi diede anche un bigliettino con scritto il suo numero e una faccina.
Io le sorrisi e lo dissi a Valery ad alta voce in modo tale che sentisse anche Lei, ma notai che già l'aveva fatto dato che le era sparito il sorriso del volto.
Lì, sorrisi io.
L'avevo in pugno allora.
Benissimo. Sapevo quali carte usare, sarei uscita con Sonia.
Glielo chiesi subito, le dissi se le andava di uscire quella stessa sera e lei accettò dicendomi che mi sarebbe passata a prendere per le 22.
Io accettai e tornai al tavolo dove c'era solo Valery e quell'altra ragazza vhe stavano parlando di qualcosa per quanto riguarda i trucchi.
Non mi intromisi ed andai a cercare Lei con lo sguardo.
La vidi fuori, mentre fumava.
Mi incamminai automaticamente verso di lei, senza nemmeno rendermene conto.
Me ne resi conto solo dopo che lei mi chiese con tono scazzato "Che vuoi?"
"Sto cazzo!" Dissi io con lo stesso tono roteando gli occhi.
Lei mi guardò ancora più incazzata.
"Scherzavo dai! Perché sei così scazzata? Quella dovrei essere io no?" Chiesi io sfidandola con lo sguardo.
"Tu? Sei te che stai uscendo con una dopo esserti attaccata alla mie labbra."
Io feci una faccia sconvolta. Ora era anche arrabbiata?
"Seriamente? Ma dai ti sei limonata una davanti a me proprio poco fa, e chissà quante ne avrai limonate dopo di me e prima di lei! Ma vaffanculo va." Risposi alzando la mano mandandola a quel paese e rientrando nel bar.
Dissi a Valery che me ne sarei andata a casa ma lei nemmeno mi calcolò perché stava ancora parlando con quella ragazza.
Salutai Sonia e uscì dal bar ma fui fermata da Kariska che mi aveva preso la mano e tirata verso di lei.
I nostri corpi si scontrarono e per un attimo trattenni il fiato a mezz'aria ma poi la rabbia prese il sopravvento e la rimandai a quel paese allontanandola.
Misi le cuffie e mi incamminai verso casa.Uscita dalla doccia andai a scegliere cosa mettere.
Volevo essere attraente ma stare comoda.
Decisi di mettere un top in pelle che evidenziava il seno, dei jeans neri strappati e dei tacchi neri.
Feci un trucco abbastanza pesante sui toni del nero e dell'argento, conpletai il look con dei puntini sulla fronte e il rossetto rosso.
Mi sentivo bella stranamente ma ero ancora dannatamente arrabbiata con quella str...ok forse è meglio fare qualche respiro profondo.Alle 22 in punto mi passo a prendere Sonia.
Aveva una bella moto, una Kawasaki.
Ci salutammo e poi sfrecciammo per le strade della città con la sua moto.
Arrivammo in un pub molto carino, ci sedemmo al tavolo e ordinammo da bere.
"Allora, come mai mi hai chiesto di uscire direttamente oggi?" Mi chiese Sonia spostandosi i capelli dal lato opposto.
Mi fermai qualche secondo ad osservarla, era una ragazza carina, era una tomboy, aveva i capelli bianchi, occhi verdi e di statura media.
Nulla in confronto alla mia Dea.
Non è tua...
Sì sì, è uguale.
"Perché non avrei dovuto?" Risposi io.
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!" Esclamò lei ridendo.La serata trascorse piacevolmente, parlammo dei nostri interessi e delle nostre vite in generale.
"Ti va di venire con me in un posto?" Mi domandò Sonia uscendo dal pub.
"Dipende da che posto si tratta" Risposi.
"Una gara di moto, gareggio contro 'Ades', dicono che sia una tosta ma sono certa di poterla battere."
"Chi sarebbe 'Ades'?" Chiesi io.
"Nessuno lo sa, fino ad ora è imbattuta ma sono sicura che questa cosa cambierà oggi" Rispose lei altezzosa.
"Va bene, allora andiamo!" Dissi io ridendo.Arrivammo in questo piazzale pieno di gente con moto e macchine bellissime e tutte modificate.
Mentre facevamo un giro tra i veicoli, arrivò con un rombo potentissimo una Yamaha MT-07 rossa, azzurra e carbonio con a bordo una persona vestita tutta in pelle, sul giacchetto la scritta 'Ades' azzurra e rossa e casco nero.
L'organizzatore della gara chiamò Sonia sulla linea di inizio, dove già era posizionato Ades, per poi scambiare due parole con entrambi, posizionare una telecamera su entrambe le moto e poi far entrare una ragazza con una bandiera in mano.
Allo sparo la ragazza abbassò la bandiera e tutte e due le moto partirono a tutta velocità.
Il giro era semplice, girare intorno alla città e arrivare alla linea di partenza.
Sul telefono si poteva vedere la gara in diretta da entrambi le visuali.
Le urla non si sprecarono, incitamenti venivamo da tutte le parti per Ades.
Mancava poco alla fine e Sonia era in vantaggio, ma appena stavano per raggiungere il traguardo, Ades diede gas e arrivò dritto sulla linea di arrivo come se nulla fosse.
Le urla aumentarono quando Ades driftò e fece una frenata brusca proprio sul traguardo.
Ades, ancora una volta, era imbattuto.
Sfrecciò via come era arrivato e svanì in una folla che lo acclamava.
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La Mia Nuova Vita
Teen FictionIsabelle si è da poco trasferita a Milano. Non è la ragazza dal corpo perfetto ma nelle sue imperfezioni e nei suoi difetti è unica. Si trasferisce in quella nuova grande città con sua mamma Elizabeth, sua sorella gemella Valery e suo fratello maggi...