Continuava a fissarmi, quasi mettendomi in soggezione.
Mi sedetti accanto a lei, aveva il gomito sul bracciolo del divano ed era appoggiata con il viso tra l'indice, medio ed il pollice.
Sembrava infastidita.
Poco dopo il mio arrivo, tornò anche Riccardo e Kariska lo guardò dal basso verso l'alto.
Riccardo mi guardò e sorrise in modo strano, io lo ignorai.
Ero un pochino scossa da ciò che era successo prima quindi girai un drum e continuai a guardare il film.
Con la coda dell'occhio vedevo Kariska lanciarmi uno sguardo ogni tanto.
Valery mi mandò un messaggio dove mi chiedeva se andasse tutto bene.
Era come se potesse sentire ciò provavo.
Io le risposi di sì e continuai a guardare il film.Iniziai a sentire la nausea e mi venne sempre di più da vomitare.
Spalancai gli occhi, misi una mano davanti alla bocca e corsi nel bagno più vicino.
In quel water c'era anche la mia anima probabilmente.
Non so bene perché il mio corpo abbia reagito così ma in questo momento non mi interessava, volevo solo alzarmi dal pavimento e sciacquarmi.
Valery venne da me insieme a Kariska.
"Come ti senti?" Mi chiese Valery.
Io la guardai ed in risposta vomitai ancora.
"Mi dici cosa è successo là fuori o no?" Continuò lei aiutandomi ad alzarmi e sciacquarmi il viso e le labbra.
Non ebbi il tempo di rispondere perché una voce alle mie spalle disse:"Non pensavo di averti fatto così schifo!" E Riccardo concluse la sua frase con una grande risata che venne interrotta da Angelo che con un tono molto incazzato disse:"Che cosa cazzo hai fatto? Ti avevo detto di lasciare fuori le mie cazzo di cugine! Sei un cazzo di puttaniere.
Ti avevo dato una seconda possibilità e te hai tradito di nuovo la mia fiducia.
Tutti mi avevano detto di non farlo ma io l'ho fatto, ho sbagliato e avevano tutti ragione!" Subito gli sferrò un pugno sulla mandibola che lo fece girare dall'altra parte.
Angelo imprecò dal dolore scuotendo la mano che in un batter d'occhio si stava gonfiando.
Kariska si tolse gli anelli, sposto Angelo e poi colpì Riccardo sul mento facendolo indietreggiare e dicendo:"Questo è perché hai tradito di nuovo Angelo!".
Poi Kariska gli diede un calcio sui fianchi per farlo cadere a terra esclamando allo stesso tempo:"E questo è per Isabelle!"
E mentre stava cercando di mettersi sopra di lui era già pronta con un altro pugno ma Francesco e Daniel la presero e la spostarono.
"Sei solo uno stronzo e non meriti di stare qui, ti sei approfittato di lei solo perché era ubriaca e volevi solo scopartela come fai con tutte! Va via e non farti più vedere!" Gli urlò lei.
In quel momento vidi i suoi occhi pieni di rabbia e risentimento, vidi lei con le mani insanguinate e i capelli scompigliati.
Poi spostai il mio sguardo verso di lui, colui che voleva solo usarmi, certo non c'era un contratto dove lui doveva per forza corteggiarmi, amarmi e tutto il resto, però... magari non solo quello ecco, poi prendendosi anche la mia verginità.
Stava sanguinando dalla bocca ma non mi importava.
Io non ero delusa o altro, d'altronde nemmeno lo conoscevo, ero solo preoccupata per Angelo e Kariska.
Angelo si stava facendo controllare da Leonardo e Francesco aveva mollato Kariska per trascinare fuori di casa Riccardo.
Andai da Kariska e le presi le mani guardandola negli occhi; sì mi piacciono i suoi occhi ed il suo sguardo, li osserverei per ore.
"Stai bene?" Le chiesi preoccupata.
"Sì principessa, non preoccuparti. Il sangue è il suo, non il mio. Te stai bene piuttosto?" Mi chiese prendendomi sotto il mento in modo delicato.
Io annui semplicemente, ero completamente paralizzata.
Il suo tocco, così delicato e dolce.
Era come se avesse paura di rompermi.
Il suo tocco mi bruciava la pelle.
"Va bene l'importante è questo principessa!" Disse facendomi una carezza.
Era incredibile il cambio tra la cattiveria che aveva usato con Riccardo e la dolcezza che aveva appena usato con me.
Il viso mi bruciava, era come se mi avesse versato della benzina sulla mia pelle e poi avesse lanciato un fiammifero, probabilmente lo aveva fatto con il mio cuore, che pompava fuoco in tutto il mio corpo quando mi era vicina.
Leonardo e Francesco dissero che Angelo doveva farsi vedere in ospedale perché probabilmente aveva la mano rotta, quindi loro tre insieme a Lorenzo andarono in ospedale mentre io dissi a Kariska:"Dovresti pulirti dal sangue e vedere se sei ferita, se vuoi controllo io" mostrandomi preoccupata.
"Io vado sul divano che è meglio!" Affermò Valery.
"Io penso che ti seguo!" Disse Daniel seguondola in salotto.
E restammo da sole...
Io e Kariska da sole...
Io e la Dea che mi aveva appena 'difesa'.
"Vieni con me" le dissi dirigendomi in bagno.
Chiusi la porta dietro di noi dopo che lei si sedette sul bordo della vasca.
Presi dei fazzoletti, li bagnai e pulì il sangue che le era rimasto sulle nocche in modo delicato.
Sentivo il suo sguardo addosso mentre le passavo il fazzoletto sulle mani.
Le presi le mani per pulire meglio il tutto e quel contatto mi diede una scossa lungo tutto il corpo, come se mi avesse elettrizzato.
Alzai per pochi secondi il viso ed incontrai i suoi occhi.
Aveva uno sguardo serio e strano, non saprei come descriverlo.
Era come se fosse un mix di dolcezza, timore, serietà e rabbia.
"Perché mi fissi?" Domandai io subito prima di riabbassare lo sguardo su ciò che stavo facendo.
"Mi piacciono i tuoi tocchi gentili" affermò lei lasciandomi perplessa per poi avere da me un'altra domanda:"Gentili?"
"Sì, hai i tocchi" fece una pausa e poi disse:"Gentili" come se così avessi compreso meglio l'aggettivo che aveva associato ai miei tocchi.
Era bello, era un complimento no?
Mi faceva sentire bene anche quel solo complimento.
Diressi il mio sguardo verso di lei e stava ridendo leggermente, era così bella.
Risi anche io scuotendo la testa.
Notai due piccoli schizzi sul viso e quindi presi un altro fazzoletto e le domandai:"Posso?" avvicinandomi al suo viso con esso.
Lei acconsenti ed io le tolsi quei due schizzi rossi come le rose rosse sulla sua pelle così chiara, quasi come se fosse il riflesso della luna sul mare.
Tornai a guardare le mani e mi accorsi che aveva un leggero graffio su una nocca, probabilmente dato dal fatto che aveva le mani leggermente secche e dalla botta.
Lo disinfettai mentre la zittivo dato che continuava a dire che non serviva.
"Ok mi arrendo!" Affermò lei sbuffando nascondendo un sorriso roteando leggermente la testa.
Presi un cerotto e dopo averglielo messo gli diedi un leggero bacio sopra per poi dire:"Così passa subito subito!" In modo dolce, quasi materno, proprio come faceva la propria mamma da piccola.
"Non sono una bambina piccola eh!" Contestò lei.
La zittii e poi aprii la porta del bagno andando in cucina per prendere dell'acqua.
Lei mi prese per mano e mi tirò a sé.
Il mio cuore stava esplodendo per quel contatto.
Così stronza e misteriosa ma allo stesso tempo dolce.
Mi abbracciò e poi guardandomi mi disse:"Sei stata così premurosa, grazie." Poi prendendomi di nuovo il viso e facendomi implodere sia di calore che in generale per le scosse che stavo provando in tutto il corpo mi chiese:"Ti sei spaventata tanto?"
Io scossi la testa e le dissi che non c'era bisogno di ringraziarmi.
Sentivo che stavo diventando tutta rossa e se ne accorse anche lei che infatti mi disse:"Qualcuno qui si sta emozionando; lo so, faccio un certo effetto."
"Ma smettila!" Controbattei io per poi spingerla lievemente con una mano, liberandosi dal suo abbraccio.
Da una parte non mi sarei voluta staccare perché si stava così bene e non so perché, ma dall'altra volevo andare lontana da lei per non permetterle di vedere il rossore sul mio viso aumentare.
Mi diressi in cucina e presi dell'acqua e poi dissi agli altri che sarei andata a cambiarmi.
"Potresti dare una maglietta anche a me?" Mi chiese Kariska.
Io annui e mi diressi al piano di sopra e sentivo i suoi occhi studiarmi da dietro e li sentivo bruciare la pelle come se da lì uscissero dei fulmini.
Presi una maglietta per lei e gliela porsi e poi ne presi una per me.
Neanche il tempo di alzare la testa, che vidi lei cambiarsi proprio davanti a me.
Mi morsi leggermente il labbro inferiore e mi girai a cambiarmi anche io.
Speravo da una parte che mi guardasse e provasse ciò che stavo provando io ora per causa sua.
Mi sentivo strana a stare in reggiseno davanti ad una che nemmeno conoscevo, dato che odio anche stare in costume al mare, però sentivo questa voglia irrefrenabile di farle avere 'voglia di me'.
Mi girai di nuovo e guardandola in faccia vidi che il suo sguardo ora aveva un luccichio in più.
Probabilmente ero riuscita nel mio intento.
"Te!" Disse indicandomi e scuotendo la testa ridendo in modo un pochino isterico, quasi a disagio.
Inizio ad avvicinarsi dicendo:"Ho capito cosa stai facendo." Fece una pausa e io feci un passo indietro mentre lei continuavo ad avvicinarsi per poi dire:"Te sei veramente assurda!" Guardandomi in modo serio e quasi eccitato.
Sentii il respiro bloccarsi e lei si avvicinò al mio viso con il suo.
Riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Avevo le classiche farfalle nello stomaco.
Ero fottuta, anzi, mi stava fottendo lei con un semplice sguardo.
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La Mia Nuova Vita
Teen FictionIsabelle si è da poco trasferita a Milano. Non è la ragazza dal corpo perfetto ma nelle sue imperfezioni e nei suoi difetti è unica. Si trasferisce in quella nuova grande città con sua mamma Elizabeth, sua sorella gemella Valery e suo fratello maggi...