Fake photo

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Minho pov

Ero nella stessa posizione da ore ormai e continuavo a fissare la porta, abbandonandomi ai momenti felici del passato con mio padre.
Io: "no Minho, smettila di piangerti addosso, lui è morto, non c'è più e te ne devi fare una ragione" pensai asciugandomi aggressivamente le guance bagnate dalle lacrime "... ma posso ancora vendicarmi" aggiunsi formando un ghigno assassino sulle mie labbra rosee.

Presa la mia decisione, mi concentrai sui rumori esterni, ma dato che era tutto completamente silenzioso, mi alzai dal duro materasso e con le dita presi il mio bracciale e staccai la lama dalla gomma, facendolo ritornare un vero e proprio coltellino.

Svitai lentamente i chiodi della catena sul polso destro e dopo un po' ci riuscì, così passai alla catena sulla sinistra, liberando tutte e due le braccia. Dopodiché, toccò alle gambe e liberai velocemente anche quelle.

Liberato da tutte le catene, mi sgranchì tutto il corpo, ma dopo poco, mi riappoggiai contro il muro, risistemai il mio coltellino e rimisi le catene sui polsi e sulle caviglie, in modo tale da sembrare ancora legato.

Infine aspettai pazientemente l'arrivo di una delle tante guardie che venivano a controllarmi quotidianamente.

Non dovetti aspettare molto, che sentì dei passi farsi sempre più vicini e la porta aprirsi.
X: "non capisco perché dobbiamo venirti sempre a controllare, insomma è impossibile che scappi" protestò l'uomo appena mise piede nella stanza;
Io: "me lo chiedo anch'io, ma è il tuo lavoro, no? Quindi fallo e non lamentarti" risposi sbuffando subito dopo.

Lui alzò gli occhi al cielo e quando si avvicinò per controllare le catene, le tolsi con una mossa fulminea, circondando con una la sua bocca, così da non farlo urlare e con l'altra il collo.

Successivamente riuscì a togliere le pistole nelle sue fondine con la mano libera e le buttai sul materasso, in modo tale da non fare troppo rumore.

Dopo essermi assicurato che non avesse più armi, spinsi le catene con forza e lo bloccai al muro, spingendo con il ginocchio sulla sua schiena, in modo tale da tenerlo fermo.

Dato che continuava a imporre resistenza, continuai a tirare sempre più forte e dopo un po' riuscì a metterlo fuori gioco una volta per tutte.

Sospirai e lasciai le catene, per poi girare l'uomo con la faccia rivolta verso di me e spogliarlo dei suoi vestiti neri.

Tolsi i miei indumenti, per poi mettere quelli dell'uomo, insieme alla sua mascherina e al suo cappello a visiera sempre nero, che fortunatamente mi coprivano la maggior parte del viso.

Finito di sistemarmi, presi l'uomo per le braccia e lo trascinai contro il muro accanto alla porta, per poi uscire dalla lurida stanza.

Chiusi la porta alle mie spalle, sistemai per bene la mascherina e il cappello e mi incamminai nel corridoio.

Dopo pochi minuti di camminata, sentì altri passi e la porta a pochi centimetri da me chiudersi con un tonfo.
X: "hey tu" mi chiamò la voce di un uomo.

Io mi voltai verso la voce e vidi un uomo vestito esattamente come me.
Io: "che c'è?" chiesi cercando di rendere la mia voce più dura come quella dell'uomo che avevo ucciso prima, in modo tale da non farmi riconoscere;
X: "sei andato a controllare il prigioniero speciale del capo?" chiese avvicinandosi a me;
Io: "certo, è tutto apposto, come al solito" risposi alzando le spalle;
X: "bene, io ho appena controllato la ragazzina invece, ma non durerà ancora molto" disse ridacchiando, facendomi incuriosire;
Io: "potrei vederla? Lo sai che mi piace vedere i nostri prigionieri soffrire" risposi facendo un ghigno per sembrare credibile;
X: "oh, lo so" ghignò di rimando, porgendomi le chiavi della stanza "non stare dentro molto, mi trovi al solito bar di là" concluse facendomi l'occhiolino, per poi dirigersi verso la porta alla fine del corridoio.

Aspettai un po' e quando fu abbastanza lontano, inserì le chiavi nella serratura e aprì lentamente la porta.

Varcai la soglia della stanza, chiudendo la porta alle mie spalle e mi avvicinai al corpo in catene dall'altro lato della stanza.

In pochi passi arrivai e vidi una ragazza attaccata con delle catene sui polsi e sulle caviglie al muro, ma non era una ragazza qualunque...
Io: "Chaeyoung?" chiesi esitante, riconoscendo il volto della ragazza;
Chaeyoung: "s-sono io, c-cosa vuoi?" mi chiese tremando;
Io: "oh, scusa" risposi, ricordando che con la mascherina e il cappellino non mi si riconosceva.

Mi tolsi i due indumenti di troppo e riprovai.
Io: "ora mi riconosci?" gli chiesi abbassandomi al suo livello;
Chaeyoung: "Minho?" provò esitante, guardandomi con un sopracciglio inarcato;
Io: "esatto, ora ti libero" riposi sorridendole, per poi sollevarmi, tirare fuori il mio coltellino e svitare le viti delle catene.

Mentre le toglievo le catene, mi balenò in mente l'immagine del suo viso senza vita che mi aveva mandato Jackson.
Io: "è strano" sussurrai tra me e me, ma Chaeyoung sentì comunque;
Chaeyoung: "cosa?" chiese sgranchendosi le mani che gli avevo appena liberato;
Io: "Jackson pochi giorni fa mi aveva mandato una foto in cui c'era il tuo viso che sembrava privo di vita, con tagli e diversi lividi" spiegai, liberandogli la caviglia sinistra;
Chaeyoung: "oh si, mi aveva obbligato a fare la foto, ma non mi aveva spiegato il motivo" rispose alzando le spalle;
Io: "beh, le ha mandate a me insieme a tutte quelle degli altri morti per convincermi a consegnarmi... e ci è riuscito" spiegai sospirando, liberandole anche l'altra caviglia;
Chaeyoung: "quindi non ci sono gli altri?" chiese stiracchiandosi per bene tutto il corpo;
Io: "no, ma ho lasciato un indizio su un foglio, perciò spero l'abbiano capito" risposi speranzoso.

Chaeyoung annuì e insieme ci dirigemmo nel corridoio, che fortunatamente era vuoto.
Chaeyoung: "come facciamo ad uscire?" chiese, fermandosi accanto a me;
Io: "prima devo fare una cosa, seguimi" ordinai iniziando a camminare a passo svelto verso una porta al lato destro del corridoio.

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Buon pomeriggio bellissim*, chissà cosa farà Minho😉😉 ma credo che alcuni di voi l'avranno già capito<33 comunque spero vi sia piaciuta la ricomparsa di Chaeyoung e vi volevo anche avvisare che il mercoledì capiterà spesso che aggiornerò a quest'ora perché prima probabilmente non riuscirò, scusate ragazz*<33

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