Letter

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Jisung pov

Mentre i BTS andavano alla centrale di polizia per imprigionare Jackson, noi SKZ ritornammo con il nostro furgone alla centrale.

Mentre andavamo, chiesi ai 4 ragazzi dove vivevano, in modo tale da portarli alle loro case.
Lisa: "noi abitiamo qui vicino in realtà" rispose indicando lei e sua sorella Moon-young;
Gang-tae: "anch'io" si aggiunse sorridendo;
Woojin: "io invece vivo a Bucheon, ma potete lasciarmi anche in stazione che vado in pullman tranquillamente" disse poggiandosi alla portiera del furgone;
Io: "sicuro?" insistei, non sapendo quanto tempo era stato rinchiuso;
Woojin: "sì tranquillo, ero dentro da pochi giorni e non mi hanno fatto niente fortunatamente" mi tranquillizzò sorridendo.

Io annuì e lasciammo tutti i ragazzi alle loro rispettive case, spiegando ai loro genitori tutto l'accaduto.

Ora eravamo appena arrivati a destinazione e ci stavamo dirigendo sui divani.
Jeongin: "allora hai intenzione di seppellire tua madre al cimitero qui vicino?" chiese a Minho sedendosi accanto al suo ragazzo;
Minho: "in realtà pensavo di seppellirla a Gimpo, dove sono nato" rispose intrecciando le sue dita con le mie;
Changbin: "aspetta, ma tu non sei nato qui a Seoul?" gli chiese con un sopracciglio alzato;
Minho: "in realtà no" negò grattandosi la nuca, imbarazzato "mia madre prima che nascessi si è trasferita, ma non qui a Seoul come ha fatto credere a tutti, ma a Gimpo, anche se solo per pochi anni" spiegò guardandoci serio;
Seungmin: "e perché l'ha tenuto nascosto?" domandò guardandolo confuso.

Lui non rispose, invece tirò fuori una lettera dalla tasca.
Io: "cos'è?" chiesi indicando la lettera;
Minho: "l'ho trovata nella giacca che indossava mia madre" spiegò per poi girarla "e c'è scritto 'per Minho', perciò ora la leggo" concluse strappando la busta e tirando fuori il foglio scritto.

Quando aprì il pezzo di carta, vidi che era scritta tutta la pagina. Alzò lo sguardo sugli altri, che annuirono, sorridendogli e stessa cosa feci io, incoraggiandolo, così lui iniziò a leggere.
Minho: "Ciao Minho, se stai leggendo questa lettera vuol dire che... beh, sono morta. Spero di aver fatto la scelta giusta e che non sia stata la solita cogliona stronza. Ti starai chiedendo il motivo di questa lettera, ma in realtà ce n'è più di uno. Direi di partire con delle scuse, qualunque sia stata la mia scelta, ti prego, perdonami, sono stata sia una moglie che una madre terribile, per tuo padre e per te e non ci sarà giorno in cui non me ne pentirò. Mi pento di essermi unita a Jackson, all'uomo che odiavo e odio ancora adesso con tutta me stessa... ma d'altronde volevo vederti libero, così ho agito d'istinto non pensando alle conseguenze, perciò scusa, scusa, scusa e scusa ancora figlio mio e scusa anche ai tuoi amici e al tuo ragazzo. Mi sento strana a scriverti tutto questo, anche se tu già l'avrai capito dato che mi conosci e sai che non sono tipa di smancerie o roba simile, ma era l'unico modo per andarmene in pace. Comunque, il vero motivo per cui ti ho scritto questa lettera è questo: tu non sei nato qui a Seoul Minho, come ti ho sempre fatto credere, ma sei nato a Gimpo, in una graziosa casa in mezzo al bosco e ben nascosta, in modo tale da essere più protetti possibili. Sai in realtà quella casa era dei tuoi nonni, i genitori di tuo padre, che ci hanno sempre aiutato e ospitato, anche se purtroppo sono morti da ormai tanti anni... mi dispiace che non li hai mai conosciuti. Il motivo di tutto questo? Beh, in realtà non c'era allora e non c'è neanche adesso, volevo solo farti nascere lì perché mi piaceva veramente moltissimo, ma soprattutto perché era il sogno di tuo padre. Farti nascere in mezzo ai monti, in tranquillità e senza nessuna paura di essere scoperti. Tuttavia quando eri ancora piccolo, avrai avuto 5 anni neanche, siamo dovuti andare a Seoul per trovare un lavoro adatto e poi sai cos'è successo con Jackson. E non è tutto. In quella casa ho lasciato tutti i nostri ricordi: foto, videoregistratori e anche la tua prima bici. Te la ricordi? Io sì e non dimenticherò mai quando mi chiamasti con quel sorriso sornione chiedendomi di andare in bici con te... sono stati gli anni più belli della mia vita, sai? E anche quelli di tuo padre. In più, vorrei chiederti un favore: potresti seppellire il mio corpo al cimitero di Gimpo? E se lo farai ti aspetterà anche una sorpresa che spero ti soddisferà;), ma la scelta sta a te e te soltanto, magari non hai nemmeno più il mio corpo, perciò. Per concludere, ti auguro tutta la felicità del mondo, sia a te che alla tua famiglia, perché sì, grazie a te ho capito il vero significato di questa parola e te ne sono grata, di tutto amore mio. Spero, anzi ne sono sicura, che Jisung ti darà tutta la felicità che ti meriti e tu la darai a lui... okay non riesco a trattenermi-" mi bloccai di scatto leggendo le parole di seguito e alzai lo sguardo sugli altri, che mi stavano guardando confusi;
Changbin: "perché non continui?" gli chiese con un sopracciglio alzato;
Minho: "mi rifiuto" borbottò guardando male il foglio;
Io: "eddai, cosa ci sarà scritto di tanto male" piagnucolai, strappandogli l'oggetto dalle mani e leggendolo.

Rimasi perplesso da quello che lessi in seguito e diventai tutto rosso, facendo incuriosire ancora di più gli altri.
Hyunjin: "daiii, voglio sapere cosa diceeee!!" si lamentò mettendo il broncio, e stessa cosa fecero gli altri;
Minho: "e va bene la leggo, ma non osate prendermi in giro o giuro che sarà l'ultima cosa che farete in vita vostra" li minacciò puntandogli un dito contro.

Gli altri annuirono, spaventati e io gli ridai la lettera, così che continuasse a leggere.
Minho: "okay non riesco a trattenermi, usate le protezioni quando scoperete come conigli in calore, anche se l'avrete già fatto e mi raccomando usa il vibratore che troverai nella mia camera a Gimpo;))) (non l'ho mai utilizzato, quindi stai tranquillo). Okay, ho finito la mia sclerata da madre e fai quello che ti ho detto mi raccomando, oppure torno sulla terra per strangolarti 🤠. A parte gli scherzi, ti voglio tanto bene Minho, più di qualsiasi altra cosa e sei l'unica cosa giusta che ho fatto nella mia vita, perciò grazie davvero figliolo.
Da tua madre Molan, con tutto il mio affetto<33" concluse la lettera, con le lacrime agli occhi, ma con un piccolo sorriso sulle labbra.

Ripiegò il foglio, rimettendoselo in tasca e si alzò dal divano.
Io: "dove vai MinMin?" gli chiesi alzandomi insieme a lui;
Minho: "vado a casa" rispose semplicemente, iniziando a camminare verso l'uscita;
Io: "vengo anch'io" dissi subito seguendolo e prendergli la mano.

Salutai gli altri e ci dirigemmo alla nostra casa.
Jeongin: "aspettate e Lucky?" ci chiamò, così mi fermai e guardai Minho;
Minho: "Lucky vieni qui" lo chiamò girandosi.

Il felino, che inizialmente era sdraiato accanto ai divani, si alzò di scatto e ci corse incontro.

Finalmente uscimmo veramente dalla centrale e salimmo in macchina con Lucky che occupava tutti i sedili posteriori.

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Madre super mitica😈😈 comunque scusate questo capitolo noiosetto, ma non volevo lasciare andare la madre così semplicemente anche se gli ha parlato nel capitolo prima, però volevo approfondire ancora un po' dato che comunque è un personaggio importante nella storia<33

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