Ricordi felici

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Minho pov

Dopo un po' si fermò davanti ad un'altra porta e, dopo avermi rivolto un sorrisetto, l'aprì.

Appena il pezzo di ferro si spostò, vidi una piccola stanza con delle catene attaccate al muro, posizionate sopra un materasso.
Jackson: "ecco la tua nuova casa" mi disse posizionandosi nel mezzo della stanza;
Io: "e se dovessi fare i miei bisogni?" gli chiesi appoggiandomi allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto, per poi guardarlo con aria di sfida;
Jackson: "hai 4 muri a tua disposizione" mi rispose indicando tutta la stanza;
Io: "beh, allora se ci tieni ad entrare e soffocare per la puzza di merda, affari tuoi" dissi alzando le spalle, per poi entrare.

Nel frattempo, arrivò anche Kyong e si posizionò accanto a Jackson.
Kyong: "vedo che ti stai già adattando" disse guardandomi fredda;
Io: "sei più bipolare di me madre e ce ne vuole" risposi guardandola allo stesso modo {letteralmente io};
Jackson: "muoviti" mi ordinò spingendomi verso le catene, poste sul muro davanti;
Io: "non mi dici tu cosa fare" protestai, ma mi diressi comunque verso esse.

Appena arrivai al muro, Jackson mi si avvicinò e mi fece voltare verso di lui, per poi legarmi i polsi e le caviglie con le catene di ferro.
Jackson: "ora voglio vedere se fai ancora tanto il ragazzone" mi sussurrò in modo seducente all'orecchio.

Io non risposi, invece accumulai un bel po' di saliva in bocca e appena si spostò davanti a me, gli sputai dritto in un occhio, facendolo sussultare e portare una mano su esso.
Jackson: "pezzo di merda" sussurrò a denti stretti guardandomi con sguardo omicida o meglio, metà sguardo omicida;
Io: "non avvicinarti mai più a me oppure ho molta altra saliva pronta per la tua faccia di merda" sussurrai guardandolo con sguardo di fuoco;
Jackson: "non ti imbavaglio solo perché voglio sentire le tue grida e i tuoi gemiti quando ti scoperò" disse guardandomi con un ghigno;
Kyong: "Jackson ne abbiamo già parlato" intervenne seria facendolo girare;
Jackson: "eddai, voglio divertirmi un po',
sai che ho un debole per tuo figlio" protestò guardandola male;
Io: "chi non ha un debole per me?" chiesi con le sopracciglia alzate;
Kyong: "Minho non è il momento di scherzare" mi riproverò guardandomi ancora più seria di prima;
Io: "che palle che siete" mi lamentai sbuffando;
Jackson: "ti farò divertire non preoccuparti" mi sussurrò alzando e abbassando le sopracciglia;
Io: "io invece non vedo l'ora di staccarti quella carotina che ti ritrovi" ringhiai guardandolo infastidito.

Jackson fece finta di niente e si diresse verso la porta.
Jackson: "ci vediamo tesoro" mi salutò prima di scomparire dietro la porta con Kyong e chiudersela alle spalle.

Io sbuffai e mi guardai in torno: era pieno di ragnatele e c'era una puzza assurda di fogna.

Mi sdraiai sul materasso e, dopo aver trovato una posizione decente, mi addormentai.

Dopo qualche ora, sentì una voce chiamarmi.
X: "Minho" mi chiamò scuotendomi la spalla, portandomi ad aprire gli occhi;
Io: "mmm, che vuoi" mi lamentai tirandomi su lentamente e mettendomi a gambe incrociate;
Kyong: "ti ho portato da mangiare" mi rispose indicando un piatto di riso tra le sue mani.

Io lo presi e iniziai a mangiare, mentre lei si allontanava verso la porta.
Io: "madre" la chiamai mandando giù un po' di riso;
Kyong: "dimmi" mi rispose girandosi;
Io: "perché lo stai facendo?" gli chiesi guardandola serio;
Kyong: "cosa?" chiese confusa;
Io: "perché ti sei unita a lui" riformulai portandomi le braccia incrociate al petto.

Kyong mi guardò stranita dalla domanda per un po', ma alla fine parlò.
Kyong: "per proteggerti Minho, io non potevo più sopportare di vederti infelice" rispose avvicinandosi a me;
Io: "sarei riuscito ad uscirne prima o poi, ma invece tu hai scelto di ritornare ad essere un assassina, in più per l'uomo che ha ucciso tuo marito" protestai guardandola freddo;
Kyong: "io l'ho fatto per te Minho... da quando Dae-Ho se n'è andato io... mi sento così sola" sussurrò guardandomi con gli occhi lucidi;
Io: "e tu pensi che sarebbe felice di sapere che sei ritornata una mafiosa e che imprigioni suo figlio?" gli chiesi poggiando la schiena al muro;
Kyong: "lo so, ma non ho altra scelta, ormai è troppo tardi e se ti libero, veniamo uccisi entrambi e non posso lasciare che accada" rispose guardandomi triste;
Io: "allora promettimi che lascerete stare i miei amici" gli dissi guardandola serio;
Kyong: "perché ti interessa di loro quando sei tu quello imprigionato?" chiese guardandomi confusa;
Io: "e me lo chiedi anche? Perché sono la mia famiglia e farei di tutto per proteggerli" risposi semplicemente;
Kyong: "sono io la tua famiglia Minho, non loro" disse guardandomi con occhi spenti;
Io: "no, tu mi hai solo dato al mondo, ma in passato hai fatto una scelta e da quel momento per me tu sei un nemico" controbattei guardandola con sguardo glaciale {...deprimente}.

Kyong mi guardò perplessa per un po', ma poi si girò e si diresse verso la porta.
Kyong: "mi dispiace Minho, per tutto, ma se per te sono un nemico, allora mi comporterò come tale" concluse non girandosi nemmeno, per poi sbattere la porta alle sue spalle.

Sospirai pesantemente, mentre ricordi del passato mi tornavano in mente.

Flashback 20 anni prima*

Dae-Ho: "hey figliolo, guarda che ti ho comprato" mi chiamò mentre uscivo in giardino;
Io: "co-" stavo per chiedere guardando una coperta posta accanto a lui;
Dae-Ho: "ta-daaaa" mi interruppe togliendo il telo, per rivelare una piccola bici;
Io: "oddiooo papà, ma è bellissima" esultai euforico saltandogli addosso "grazieee, sei il papà migliore del mondooo e ti voglio taaaanto bene" gli dissi con la faccia spiaccicata sulla sua pancia muscolosa;
Dae-Ho: "tutto per il mio bambino preferito" rispose accarezzandomi i capelli, portandomi ad alzare lo sguardo e sorridergli ampiamente "ora però andiamo a provarla? Così dopo giriamo per Gimpo tutti insieme e obblighiamo anche la mamma" chiese sorridendomi;
Io: "siiiiii" urlai staccandomi da lui e montando sulla bici;
Dae-Ho: "hey, piano ragazzo" disse ridendo, correndomi dietro mentre già stavo pedalando;
Io: "non mi prendiiii" gli urlai continuando a pedalare "ciao mammaaaaa, vieni con noi????" gli chiesi fermandomi, vedendola mentre ci guardava dal terrazzo;
Molan: "sistemo delle cose e poi arrivo tesoro" urlò di rimando sorridendomi;
Dae-Ho: "presooo" urlò prendendomi per i fianchi e sollevandomi come un sacco di patate, per poi poggiarmi sul prato e iniziare a farmi il solletico, facendomi ridere.

Fine flashback*

Io: "vorrei che fossi ancora qui con me padre, ho bisogno di te" sussurrai a me stesso, mentre delle lacrime amare rigavano le mie pallide guance.

~
Vi ricordo che Molan è il nome falso di Kyong che ha assunto quando è nato Minho e si è trasferita a Seoul per nascondersi dal suo passato<3
Vorrei dire che io NON sono una persona così sentimentale, anzi sono esattamente l'opposto e mi sa che è wattpad che mi addolcisce... non so se prenderla come una cosa positiva o negativa:)

Immaginatevi questo baby Minho che ride e va in bici >>>>> io:🫠🫠🫠🥹🥹🥹

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