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Bokuto si guardava attorno, entrando ci si trova subito nel soggiorno e nella cucina continuando c'erano due sbocchi. Il primo a sinistra portava nella camera da letto, si presuppone dei genitori, in quella a destra c'era il corridoi dove c'è il bagno a destra e nella parte opposta, poco più distante un'altra camera. Da questa si poteva sentire un profumo di lavanda e rosa con un pizzico di piccante; la sua parte da alpha lo spinse verso quell'odore ma quando arrivò lì si fermo, con la mano sulla maniglia ad ascoltare ciò che si poteva udire in quella camera. Di fatto si udiva una voce che gemeva, ripetutamente, un singolo nome che indicava una persona anche se di questa non era il suo vero nome

Akaashi: <<I-Itadori~ ahhh~>>

La sua parte da alpha era in un misto di fastidio per sentire l'omega che reclamava pronunciare il nome di un'altro ma allo stesso tempo di orgoglio poiché sapeva che si riferiva a lui e per questo la sensazione di entrare e soddisfazione il suo bisogno era forte; fortunatamente o sfortunatamente la sua parte razionale prese il sopravvento e decise che non voleva che fosse così la sua prima volta con Akaashi. Certo lo desiderava con o senza queste sensazioni ed emozioni ma voleva che egli fosse consapevole di ciò e non che il mattino dopo gli avrebbe chiesto spiegazioni, cacciato di casa e gridato ai quattro venti che non lo voleva più vedere. 

Non se lo sarebbe mai perdonato.

Così ripercorse la via alla porta e tornò al tavolo con Rose e la compagnia, non si erano accorti che se ne fosse andato o forse non le lo vollero far notare; rimase lì un'altro po' e poi se ne andò.
Nel tragitto però sentì un gruppo di persone, o meglio qualcuno che parlava ad un gruppo di persone, offese ed insulti rivolti a qualcuno; non si sentiva dell'umore di andare lì e farli smettere.

Voleva solo Akaashi.

Ma non poté fare a meno di fermarsi di colpo quando sentì a CHI fossero rivolti quegl'insulti

Gilbert:<<insomma é solo uno sciocco e stupido omega che sperava di aver trovato qualcuno, HAHAHAHAHAHHA, quanto è stato scemo l'ho proprio illuso per bene HAHAHAHAHA>>

Le risate del suo gruppo che concordavano e sghignazzavano su quello che ha detto non lo fece più vedere dalla rabbia.
L'alpha in lui non lo sopportava ma LUI stesso non lo tollerava; così entrò nel vicolo e cominciò a prenderlo a pugni, in questo era bravo fin da piccolo praticava lotta libera e autodifesa. Picchio Gilbert e allontanò i suoi scagnozzi che cercavano di scostarlo da lui; forse se ne sarebbe pentito non era il tipo da picchiare persone senza ragione.

Ma aveva illuso ed offeso Akaashi.
Non le la volle far passare liscia.

Non lo picchiò tanto tranquilli, il giusto per spaventarlo con infine un'avvertimento

Bokuto:<< se osi ancora avvicinarti a lui o a fagli qualcosa sappi che non esiterò un secondo a rifarti ciò, e di più, un'altra volta>>

Dopo questo se ne andò, tornò al castello e si diresse nella sua stanza. Si cambiò, disinfettò le ferite e le fasciò per poi coricarsi nel letto ed a prepararsi ad una notte insonne.

~soulmate~ BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora