~soulmate~ Bokuaka

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Il giorno dopo...

Casa di Akaashi

Akaashi: COSA AVRESTE FATTO?!
Suga: tecnicamente non abbiamo fatto nulla
Akaashi: MA COMUNQUE PERCHÉ NON MI AVETE DETTO NULLA PRIMA DI... DI ORA
Daichi: effetto sorpresa...?
Akaashi: AAAAAAAA

Akaashi se ne andò dal soggiorno chiudendosi in camera sua per prepararsi al meglio, sbatté la porta della camera e da lì nella sua stanza scoppio il delirio

Daichi: bhe... poteva andare peggio
Suga: ma anche meglio...

Palazzo Reale

Bokuto: PREGO!?
Kuroo: no allora la situazione è meno compli-
Bokuto: TRA QUANTO ARRIVANO?
Kuroo: 2 ore circ-
Bokuto: CI VEDIAMO QUANDO ARRIVANO, MI DEVO PREPARARE

e gli sbatte la porta in faccia, Kenma arrivò da dietro e parlò

Kenma: ma anche avvisarlo prima...
Kuroo: ma scusa io-
Kenma: lasciamo perdere
Kuroo: MA PERCHÉ NESSUNO MI FA FINIRE DI-
Kenma: perché sappiamo già quello che vuoi dire...
Kuroo: AAAAAAAAA

Entrambi gli innamorati si stavano preparando per il loro incontro, non ci volevano credere
non vi credevano ancora
non pensavano si sarebbero più rivisti.

Pensavano quasi che fosse...
Un sogno.

Per fortuna non lo era ed infatti tutta la tristezza che gli accompagnava da giorni era sparita nell'esatto momento in cui gli dissero che si sarebbero rivisti. Nel loro cuore c'era solo la voglia di rivedersi
di riabbracciarsi
di rincrociare i loro sguardi
di riprovare le farfalle nello stomaco
ed infine

Di riuscire ad avere una vita per loro.

Era arrivato il momento di incamminarsi per andare a palazzo, Akaashi si stava guardando ormai da quasi 30 minuti davanti allo specchio. Perché? bhe il motivo era ovvio si immaginava tutte le possibili reazione di Itadori, a no Bokuto... il principe Bokuto.
Gli faceva ancora uno strano effetto usare il suo vero, ma era più bello; rendeva tutto più reale...

Nel mentre in camera del principe la situazione non era molto diversa, continuava a fare avanti ed indietro per la stanza nel disperato tentativo di calmarsi allor'ormai imminente incontro. Aveva un po' di paura a dire il vero
paura che Akaashi sarebbe scappato
paura che non lo volesse più vedere per il suo segreto
paura che non volesse più nulla da lui

Paura che avrebbe perso la sua persona.

Toc toc

Bokuto: si?
Albert: principe gli ospiti sono arrivati
Bokuto: ci sono!

Ora non poteva più avere paura
doveva andare giù e "affrontarlo"
doveva riuscire a riaverlo
ormai lo aveva deciso.

Nella sala del trono

Guardia K: IN ARRIVO GLI OSPITI

altre 2 guardie aprirono le imponenti porte della sala; appena si entra si notano subito i troni della famiglia e un grande quadro alle loro spalle, un ritratto di famiglia. Akaashi ed i suoi genitori fecero il loro ingresso, si sentivano a disagio di fronte a tutta questa imponenza ma il disagio di quest'ultimo scomparve non appena incrociò il suo sguardo.
Si guardarono per secondi o minuti?, non lo sapevano ma non volevano spezzare quell'incantesimo ma sfortunatamente Akaashi lo fece per salutare le altezze reali

Akaashi: buon pomeriggio
Suga e Daichi: buon pomeriggio
Mamma Bokuto: È un vero piacere conoscervi finalmente

si alzarono e gli raggiunsero per salutarsi per bene; tra genitori era già nata una certa sintonia ora bastava solo vedere cosa sarebbe successo per i due innamorati

Akaashi: Buon pomeriggio principe...
Bokuto: Buon pomeriggio... ehm riposato bene?
Akaashi: abbastanza... lei?
Bokuto: anche io...

Papà Bokuto: Che ne dite se andassimo in sala da pranzo e mangiassimo qualche boccone!
Daichi: volentieri maestà-
Papà Bokuto: potete pure non usare i titoli quando siamo soli fate come se foste a casa vostra
Suga: la ringra- anzi grazie...

Tutti si incamminarono per raggiungere la sala ma quando Akasshi provò a seguirli una mano lo blocco e lo trascinò al di fuori del castello; nel giardino reale per la precisione.

Akaashi: principe Bokuto cosa-
Bokuto: solo Bokuto, solo Bokuto...
Akaashi: ok Bokuto...

Si lasciarono le mani e si fissarono negli occhi per minuti infiniti fin quando Akaashi non parlarò

Akaashi: forse dovremmo parlare...
Bokuto: si hai ragione sediamoci qui e fammi tutte le domande che vuoi.
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Pensavate che un continuasse eh, eheheheheh fregati.