Padre! - Parte II

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Riassunto:
Il figlio di Merlino é andato a Camelot, perché sua madre e i druidi sono stati catturati dai banditi.
Merlino e Artù alla riscossa!
(Questa è la seconda parte di "Padre!")
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Era l'alba.
Merlino si svegliò. Tra le sue braccia aveva finalmente suo figlio, che stringeva la tunica del padre.
Ma... no... non era normale.
Freya!
Avevano preso Freya.
Si alzò lentamente, cercando di non disturbare William, e ci riuscì.
Il piccolo dormiva come un angelo.
Il mago scese le scale e vide Gaius già in piedi.
"Ecco, il tuo piatto preferito. Hai bisogno di energie" disse il medico, porgendogli la colazione.
Merlino sorrise.
"Grazie Gaius... Potete... prendervi cura di lui mentre sono via?".
"Certo Merlino, dopo tutto... è mio nipote".
Il sorriso di Merlino si allargò.
"Ora devo andare" disse all'uomo, che annuì e lo abbracciò.

Giunto nelle stanze di Artù, Merlino lo trovò già in piedi e vestito.
Il re si voltò: "Sei pronto?"
Il servitore annuì.

Nella cittadella si ritrovarono con i cavalieri e partirono.
Merlino aveva detto loro dove si trovava l'accampamento dei druidi, così si recarono lì.
Una sola parola per quello che avevano visto: distruzione.
Il cuore di Merlino si strinse alla vista della casa della sua famiglia.
Tutto era bruciato, fatto a pezzi.
Mentre i cavalieri cercavano indizi, lui andò alla sua tenda, o meglio, a ciò che ne rimaneva.
Cercò tra le ceneri e finalmente trovò quello che cercava: il fazzoletto con cui lui e Freya si erano sposati e con cui avevano avvolto Will quando era nato.
Fortunatamente era intatto, grazie a un incantesimo fatto su di esso.
"Trovato qualcosa?" La voce di Artù risuonò alle sue spalle.
"Niente di utile" rispose Merlino, ma il re guardò con aria interrogativa ciò che aveva tra le mani.
"È importante per... la mia famiglia".
Artù annuì.
"Sire!" Gridò Elyan.
"Queste impronte" gli mostrò.
"Dobbiamo seguirle" ordinò Artù.

Dopo aver seguito per qualche ora le impronte dei piedi e del cavallo, arrivarono alle rovine di un castello.
Lo osservarono per qualche tempo e capirono come si muovevano le guardie, così entrarono in azione: si avvicinarono di più al castello e in due rapidi movimenti le guardie erano svenute ai loro piedi.
Il gruppo entrò nel castello. 
"Non mi piace. È troppo silenzioso" disse Artù. I cavalieri e Merlino annuirono ed ecco che i banditi spuntarono da ogni dove, come onde durante una tempesta.
Il re urlò ordini ai suoi compagni: "Occupatevi di loro mentre io e Merlino cerchiamo le segrete!".                         
Così i due, combattendo nel frattempo contro alcuni uomini, (con una spada e, ovviamente, un po' di magia) trovarono una porta ed entrarono è la bloccarono con una barra di ferro.
C'erano delle scale che portavano da qualche parte sotto il castello, così ci andarono. 

Era buio, ma c'erano delle torce accese. Il duo procedette con cautela attraverso un'altra porta. C'erano delle sbarre.
"I sotterranei" pensarono.
Le celle erano piene di persone. Alcuni dei loro volti si illuminarono quando entrarono nel corridoio.
I due proseguirono fino alla fine, rassicurando le persone che le avrebbero liberate dopo aver trovato le chiavi.
Girarono a sinistra e incontrarono cinque guardie. Probabilmente i loro compagni li avevano avvertiti.
"Merlino!" gridò un uomo da una cella.
Il mago gli sorrise, ma poi lui e Artù dovettero iniziare a combattere.
Ma erano cinque.
Ed erano forti.
"Merlino, cerca di prendere le chiavi!".
Ordinò Artù mentre bloccava alcuni colpi.
Il corvino annuì e colse l'occasione per far cadere a terra due guardie con una scintilla dorata.
Raggiunse l'uomo che aveva le chiavi.
L'omone brandì la spada, ma Merlino la bloccò.
"Merlino, sono qui! So che puoi farcela!" esclamò una voce femminile da una cella.
Era quella di Freya.
Questo fece arrabbiare Merlino. Quest'uomo e gli altri avevano preso sua moglie e i druidi.
Fece in modo che la spada dell'uomo diventasse rovente. Egli gridò e Merlino colse l'occasione per ucciderlo.
Artù stava combattendo con l'ultimo uomo.
Merlino prese le chiavi e aprì la cella.
Aprì tutte le catene con la magia e fu subito accolto dai suoi amici druidi.
Il rumore del tintinnio delle spade cessò.
Artù aveva sconfitto l'ultimo uomo ed entrò anche lui nella cella.
"Merlino!" esclamò una donna.
"Freya!"
La moglie di Merlino (!?!?!?!) lo abbracciò e gli diede un bacio che sembrava senza fine.
Il mago ruppe il bacio e chiese preoccupato: "Stai bene? Ti prego, dimmi che stai bene, perché se ti hanno fatto qualcosa io li-"
Freya lo baciò.
"Sto bene"
Un sospiro di sollievo sfuggì dalle labbra di Merlino.

One Shots Merlino-ItalianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora