Non aprire quell'armadio

Capitolo cinque

La testa mi gira, vedo l'armadio girare intorno a me ma poi svengo e al mio risveglio mi ritrovo al fianco di quel bellissimo ragazzo dagli occhi castano/nocciola

Valentina: c ciao
Gianluca: ciao bella
Valentina: ma tu che ci fai qui?

appena glielo chiedo cambia espressione

Gianluca: non ti importa

mi alzo da terra e lo guardo. Penso a quant'è bello, ho una voglia matta di baciarmelo tutto ma allo stesso tempo ho un po paura del suo atteggiamento

Gianluca: hai la paralisi?
Valentina: chè?
Gianluca: mi stai fissando
Valentina: non posso guardarti?
Gianluca: si che puoi, mi piace essere guardato, sopratutto da te

divento rossa

Valentina: d d d d d da me?
Gianluca: si e poi..

mi annusa il collo

Gianluca: e poi hai un odore così invitante
Valentina: sei un vampiro?
Gianluca: sei sulla strada sbagliata
Valentina: tu mi nascondi qualcosa
Gianluca: si, ti nascondo che mi piaci da sempre
Valentina: ma se ci conosciamo appena!
Gianluca: era un modo di dire bambolina
Valentina: b bambolina?
Gianluca: si, bambolina...

si avvicina a me e mi guarda intensamente

Valentina: c cosa fai?
Gianluca: lo so che muori dalla voglia di baciarmi
Valentina: c chi io?
Gianluca: si si tu

si avvicina alla mia bocca cercando di toccare le mie labbra ma alla fine sono io a baciarlo con molta foga. È tutto così bello stare con lui e mi sento protetta da tutto. Dopo aver limonato per circa venti minuti, o almeno credo.. ci stacchiamo

Valentina: no tu non mi piaci
Gianluca: merda!
Valentina: merda cosa?
Gianluca: non dovevo farlo, no!
Valentina: e perché?
Gianluca: perché faccio sempre questo effetto alle ragazze
Valentina: ma io ti desidero tanto

mi avvicino per baciarlo ancora ma lui si sposta subito

Gianluca: no ma sei pazza?
Valentina: perchè mi rifiuti adesso?
Gianluca: io non sono il ragazzo che fa per te
Valentina: e perchè no? eravamo così perfetti e affiatati prima
Gianluca: prima era prima ma ora lasciami andare sennó...
Valentina: sennó?

se ne va via correndo senza rispondermi. Ritorno a casa in lacrime, mi sono solamente illusa, mi butto sul letto e incomincio a piangere a dirotto peró poi sento un cigolio fastidioso, mi volto di scatto pensando che è qualcuno alla porta però poi sento una voce... è la stessa voce da robot che avevo sentito qualche ora fa

X: sei depressa?

mi guardo intorno ma non vedo nessuno

Valentina: chi sei? dove sei? che vuoi da me?
X: ahahah chi sono?
Valentina: si! voglio saperlo
X: apri l'armadio

lentamente mi avvicino all'armadio ma mentre sto per aprirlo mi sento picchiettare un dito sulla spalla, mi giro e vedo..

continua nel prossimo capitolo