Non aprire quell'armadio

Capitolo dieci

sento sollevare il mio corpo e tutto ad un tratto vado a sbattere con la testa contro il vetro, riducendolo in mille pezzi.
Poco dopo mi riprendo e mi alzo da terra. Mi accorgo che è tutto normale, la testa non sanguina e il vetro della finestra che poco fa ho rotto, è impatto. Corro fuori di casa terrorizzata da tutto quello che mi sta succedendo e scappo a più non posso ma poi vado a finire dentro una fossa, cerco di salire al suolo ma non c'è via di uscita allora mi metto ad urlare a squarciagola chiedendo aiuto e dopo pochi istanti qualcuno si affaccia chiedendomi se ho bisogno. Mi aiuta e ringrazio, non ero convinta ma decido di tornare a casa dove trovo una roba orribile. I miei genitori sono entrambi morti impiccati. Grido dalla disperazione e chiamo subito i carabinieri che arrivano dopo cinque minuti

X: signorina non faccia così
Valentina: la mia mamma, il mio papà.. ma com'è successo!
X: pare che sia stato qualcuno di molto cattivo perché non si tratta di suicidio
Valentina: suicidio? Ma come può venirle in mente! Io e i miei genitori eravamo una bellissima famiglia e ora sono rimasta sola, che cosa farò senza loro!!

il carabiniere inizia ad indagare sull'omicidio dei miei genitori e insieme alla pattuglia capiscono subito di cosa si tratta quindi uno di loro si avvicina a me

X: signorina devo dirle una cosa
Valentina: mi dica
X: mi hanno detto cosa è successo ai suoi genitori
Valentina: e cosa?
X: ha mai sentito di parlare della maledizione del XVII secolo nella villa fantasy dove lei ora abita?

continua nel prossimo capitolo