Inizio Estate 1987
"Allora... finora te li sei ricordati tutti. Finalmente. Ultima domanda: questo cucchiaino qui a che serve?" chiese Steve Harrington, scuotendo l'oggetto davanti alla faccia di Eddie. L'altro ragazzo lo spinse via, fingendosi infastidito. "Per scavare nella terra dei vasi e piantare i semini del basilico."
"Dai!"
"Per spaccare l'uovo alla coque."
Nancy quasi sputò l'acqua che stava bevendo, scatenando un coro di risa.
Steve scosse il capo. "Sei tremendo, amico, te lo giuro." Poi si voltò verso Nancy. "E tu faresti meglio a non sghignazzare, che a breve tocca a te."
"Sarà il tuo turno per civilizzarmi, Wheeler. Sei onorata?" recitò Eddie, e sollevò le sopracciglia.
"Oh, non vedo proprio l'ora, guarda!"
"Allora, a che serve questo cucchiaino?" Steve rivolse la sua attenzione verso Robin. "Rob? Conosci la risposta?"
Dal suo canto, la ragazza si piantò le mani sui fianchi, quasi cadendo a causa della terribile postura che aveva adottato sul bracciolo della poltrona di casa Harrington. "Hm... non mi rico- Oh, ci sono! Serve a lanciarlo in piena faccia alla sua futura suocera."
Ripartì l'ilarità generale, ed Eddie trovò finalmente la forza di ridere di quella situazione fino alle lacrime.
"S-serve... serve per il dolce, comunque." disse Steve a fatica, cercando di smettere di ridere. "Nance, tuo turno. Non ce la faccio più con questo qui che mi parla di basilico mentre io spiego cose serie."
"Oh, secondo me non alludeva proprio al basilico ma ad altre piantagioni." disse Robin, e una pallina di carta volò in sua direzione.
Nancy si sedette. "Allora. Sappi che... Io non ti parlerò di posate, ma di formule."
"Tipo?"
"Frasi comuni, hai presente? Vediamo. Hmm... vi sedete a tavola e state per mangiare. Dici qualcosa?"
"La so, la so! Non si dice «buon appetito». Questa la sapevo! Non so il perché, ma la sapevo."
"Ottimo!" esclamò la ragazza, soddisfatta. "Altro esempio, se io fossi la signora Cunningham e starnutissi... tu cosa diresti?"
Eddie aggrottò la fronte. "Mi prendi in giro? Perfino io so che si dice «Salute»."
Lei emise dei rumorini di disapprovazione. "Eh no."
"Ora si dice «Malattia»?"
"Non si dice niente neanche in questo caso. Niente di niente."
"Oddio, e perché!?"
"Puoi dirlo a una persona che conosci molto bene. A un tuo amico o familiare. Ma non a un estraneo, perché lo metti in imbarazzo, evidenziando ancora di più il fatto che ha starnutito."
"Gesù Cristo, che cazzate che si inventano." Eddie fece un sorrisetto, e si posò una mano sulla fronte. "Okay, grazie, Nancy, lo terrò a mente. Che altro?"
Robin li guardò, esterrefatta. "Questa me la segno. Ho appena scoperto di aver fatto centomila figuracce, finora." Prese un taccuino e si mise a scriverci sopra.
Steve notò quel gesto. "Ma che stai..."
"Il corso di galateo è anche per me. Ti ricordo che sono povera e avrò mangiato in un ristorante al massimo dieci volte in tutta la mia vita. E urlo «Salute» alla gente quando starnutisce."
"Pure la tua cotta è alto borghese o che?" Eddie prese un sorso di birra, e tirò fuori una sigaretta, chiedendo a Steve il permesso di accenderla con un gesto. Steve annuì e aprì la finestra.
"Non ne ho idea, sinceramente. Non conosco a sufficienza la famiglia di Vicky. Ma, borghesi o no, se ti può consolare... potrebbero reagire più o meno come i genitori di Chrissy, se mi vedessero."
Eddie fece un tiro e buttò il fumo verso la finestra. "Perché, hai genitori in carcere?"
Robin ridacchiò. "Perché sono una donna, geniaccio."
"Cazzo, è vero..."
"Buongiorno Eddie. Sono già le undici e mezzo del mattino." scherzò Nancy. "Vuoi un caffè?"
"Oooh, che vuoi, Wheeler? Sono talmente indifferente davanti al genere che mi scordo."
"Dai, torniamo a studiare, così farai una bella impressione sui genitori di Chrissy."
"Sono venuto qui solo per scherzare sul corso di galateo e rivedervi, visto che siete in vacanza. Non penso comunque di volerli più vedere, quei due idioti con la puzza sotto al naso. Mi dispiace davvero per lei e suo fratello Ben, che devono sopportarseli."
Nancy posò una mano gentile sulla sua spalla. "Hey, non è detto che vada sempre male. Scommetto che Chrissy gliene avrà cantate quattro quando te ne sei andato. Ha l'aria di una apparentemente calma ma che però sa incavolarsi come una iena."
"Già. E sono loro ad aver fatto una figura schifosa, non tu." aggiunse Robin.
Steve passò un posacenere a Eddie. "Sono d'accordo."
"Non saprei. Ma non importa, ragazzi. Davvero. Se le cose non dovessero funzionare, me ne... farò una ragione. Non tutto va come uno vorrebbe. L'ho già imparato molto tempo fa." Il ragazzo fece un sorriso radioso, ma il suo tono di voce malfermo lo tradì.
Steve sospirò, ed esitò. "Senti, se non dovesse andare bene, ricordati che... anche noi saremo qui per te. Tutti e tre. Non ti azzardare a chiuderti a riccio."
Nancy e Robin annuirono.
Eddie spense la sigaretta, e abbracciò Steve, il quale gli diede delle pacchette affettuose sulla schiena.
"Grazie..."
Ci fu un lunghissimo momento di silenzio, prima che Steve riaprisse bocca. "Sì, amico, ma ora raccogli la pallina di carta che hai lanciato a Robin, o te la faccio mangiare."
STAI LEGGENDO
I like this freak
RomanceFandom: Stranger Things (Eddie + Chrissy) Hellcheer / Eddissy L'armonia che c'è fra Chrissy ed Eddie è semplicemente surreale. È surreale il modo in cui le loro voci diventano la più splendida musica mentre chiaccherano, il modo in cui i loro corpi...