Capitolo 3: Gli impegni reali mi portano a Bosco Atro

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Dopo quella cena accompagnai Aragorn in camera sua, gli rimboccai le coperte e gli lasciai un bacio sulla fronte.

<<Angela puoi...>> la sua frase fu interrotta da un epico sbadiglio <<puoi spiegarmi domattina di che si tratta?>>

Gli spostai un paio di ciocche brune dal viso.

Come avrei resistito tutti quegli anni senza quel bel faccino?

<<Sarebbe meglio che te lo dicessi ora>> sussurrai <<Non devi parlare, basta che ascolti>>

Lui chiuse gli occhi e annuì, permettendomi di continuare.

<<Sai, i reali hanno degli impegni da svolgere. Io e mia sorella dobbiamo scontare delle permanenze in terre straniere, in altri regni degli elfi ed io, beh, volevo andare a Loth Lòrien, di cui ti ho parlato molto, ma dato che mi piace viaggiare, visiterò l'ultimo reame elfico della Terra di Mezzo che non conosco: Reame Boscoso, che si trova...>>

<<Nel Bosco Atro, sì, me ne hai parlato>> mi interruppe lui mantenendo gli occhi chiusi.
Annuii, anche se lui non poteva vedermi, poi continuai.
<<Arwen è invece a Loth Lòrien, perché possiamo essere solo una per regno>>

<<Perché altri principi e principesse non sono mai venuti qui?>> Mi chiese spalancando gli occhi. La sua curiosità non conosceva limiti <<Perché non ci sono altri principi e principesse qui, vero?>>
Feci di no con la testa alla sua ultima domanda.

<<Perché io e Arwen siamo le uniche principesse e lo fanno solo le donne>> Risposi invece alla prima
<<Quindi non mi puoi portare con te?>> Chiese poi rattristato
<<No, mi dispiace, anche se volessi, io farò parte della guardia, a differenza di mia sorella che preferisce non sporcarsi le mani. Mi piacerebbe tanto e so che è lo stesso anche per te, ma è pericoloso, lo capisci questo, vero?>>
<<Certo che sì>> Rispose leggermente rincuorato

<<Molto bene, potrai mandarmi alcuni messaggi speciali con le libellule magiche di mio padre, dato che le farfalle mi seguiranno a Reame Boscoso>>

Aragorn si alzò sul letto e mi saltò fra le braccia.

<<Assicurati di venirmi a salutare quando parti e cerca di non metterci troppo>>

Strinsi le mie braccia intorno al suo busto sottile <<Tornerò per cena>> scherzai <<fra una quindicina d'anni, forse di più>> aggiunsi malinconica.

<<Io ti verrò a trovare>> bisbigliò tornando a stendersi <<Ti verrò a trovare per riportarti a casa>> proseguì mentre lo coprivo <<Nessuno può portarti via da me>>

<<Losto vae>> (buona notte) sussurrai accarezzandogli la fronte <<Non temere, non sentirai troppo la mia mancanza>>

Mi voltai quindi per avviarmi verso la mia stanza e solo secoli dopo, mio padre mi confessò che quella sera ci stava guardando e ascoltando e che non aveva mai visto un rapporto così dopo quello che io avevo con Haldir. Dopotutto, che altre persone sarebbero state abbastanza folli da avvicinarsi a me? Almeno questo era ciò che pensavo.

<<Sei pronta, meleth nin?>> Chiese mio padre entrando nella stanza, la mattina successiva.

<<Si Adar. Namarie Aragorn>> Gli dissi baciandogli la fronte e alzandomi dal mio letto, dov'eravamo seduti <<Boe i vuoaen>> (devo andare)
Mi diressi in cortile con adar, prendemmo i cavalli e partimmo per la pattuglia, la mia ultima pattuglia a Rivendell per diverso tempo.

Di solito il clima era tranquillo, niente orchi, niente pericoli, niente di niente, ma stranamente quel giorno qualcosa cambiò...

<<Adar, sento dei rumori>> sussurrai

Calen Estel (Verde Speranza)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora