dieci

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per me, il risveglio è sempre una cosa traumatica, ci metto qualche minuto per capire chi sono, dove sono e cosa ho fatto la sera precedente.

mi stiracchio e mi accorgo di non essere a casa mia.
<<vai angè ce la puoi fare>>chiudo gli occhi e mi sforzo a pensare.
<<ok, ci sono>>mi guardo intorno e sono in camera di sami, l'ho riconosciuta grazie al suo profumo.
mi scopro e ho una sua felpa addosso.
sparsi per la camera ci sono i vestiti.
<<ieri ti ha portata a mangiare fuori>>parlai da sola.
<<e poi hai dormito con lui, e no, non avete fatto nulla>>continuo alzandomi dal letto.

mi avvio verso il bagno mi sciacquo il viso e la bocca.
ho i capelli lisci ed arruffati ma non me ne importa.
un po' storta mi avvio verso la cucina.
c'è sami, ma non è solo, sta discutendo con un altro, forse sono in di più.
rimango dietro alla porta che è chiusa.
la voce di sami è rotta, preoccupata.
con lui c'è zaccaria e mohamed.
anche se non dovrei farlo rimango ad ascoltarli.
<<no fra non posso farlo>>parlò sami.
<<è l'unico modo>>continuò zaccaria.
<<no adesso che ho angelica non posso permettermi di fare altre cazzate>>tirò su con il naso.
<<io ho chiuso con quella roba>>disse triste.
<<non c'è altro modo>>lo fece riflettere mohamed.
<<vuoi finire di nuovo dentro, hai sentito come ha parlato quel coglione>>si intromise zaccaria.
<<no>>disse sconsolato sami.
<<ma non voglio perdere angelica per una questione di soldi, cose che ho fatto quando ero piccolo>>aggiunse.
dovevo intervenire.
aprii la porta e tutti e sei gli occhi si puntarono su di me.
<<quanto ti serve?>>domandai senza scrupoli.
<<cherie! buongiorno>>si asciugò rapidamente le lacrime.
si avvicinò e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra.
lo allontanai.
<<quanto ti serve?>>ripetei.
<<no, non azzardarti nemmeno, sono cose mie, tu non centri>>disse serio.
socchiusi gli occhi.
<<no, non fare così>>mi strinse i fianchi.
<<sami, io voglio aiutarti, per me i soldi non sono un problema, assolutamente e lo sai pure tu>>lo guardai dritto negli occhi.
i due erano sbalorditi.
<<dai su, dimmi la cifra>>poggiai la mia mano sul suo pettorale.
<<7 mila>>abbassò il volto con un filo di vergogna.
<<entro quando?>>mi avvicinai al frigorifero per prendere un capri-sun.
<<settimana prossima>>mi seguì con lo sguardo.
<<in contanti vero?>>deglutii un sorso.
guardai mohamed e zaccaria i quali erano esterrefatti.
<<beh che avete da guardare in quel modo?>>dissi ridendo.
<<no, ora tu dovresti fare la scenata da ragazza isterica che prende le proprie cose, lascia sami e se ne va insultandolo>>disse mohamed passandosi una mano sui capelli.
<<non ne avrei motivo>>feci le spallucce.
<<non ci credo fra>>sussurrò zaccaria.
<<nemmeno io>>scosse la testa sami.
<<allora in sti giorni andiamo a prelevarli, poco a poco li tiriamo su tutti, va bene?>>domandai guardando sami.
<<no angè tu non puoi>sbattè il pugno sulla tavola.
<<perché non posso?>>domandai retoricamente.
<<tanto quei due tossici di merda non se ne accorgono nemmeno>>risi.
risero pure loro.
<<non so come ringraziarti>>si avvicinò.
<<non devi>>feci un altro sorso.
<<sono la tua ragazza, ma non solo sentimentalmente, io sono qui anche per aiutarti>>fissai i miei piedi.
i tre ancora una volta avevano una faccia stranita.
<<comunque buono il kebab di ieri>>dissi.
<<dai scema>>mi prese i glutei.
<<vabbè noi andiamo>>si congedarono i due dopo avermi baciato la guancia e aver stretto la mano a sami.
<<sei la migliore angelica, se non ci fosse sami saresti mia, sappilo>>mi sussurrò mohamed all'orecchio non facendosi sentire dagli altri due.
<<cammina va>>risi e lo spinsi.
<<jolie, sei sicura, io non voglio che tu vada nei casini per colp->>lo zittii baciandolo.
<<ti basta questo? io voglio che tu stia bene, e che sia felice>>gli sorrisi.
<<con te sempre lo sarò>>sorrise sulle mie labbra.
andai in bagno e mi lavai i denti.
tornai in camera e vidi sami intento a fare il letto.
era a petto nudo, aveva solamente un paio di pantaloni della jordan.
rimasi un po' a guardarlo, cazzo quanta bellezza.
<<vuoi una mano?>>domandai ridendo.
<<si grazie, di solito me lo fa yasmine>>si grattò la nuca.
<<poveretta, non so come faccia con te>>ironizzai.
<<ah si?>>mi prese per i fianchi e mi buttò delicatamente nel letto.
si mise a cavalcioni su di me ed iniziò a farmi il solletico.
<<da-dai sami per favore smettila>>parlai a fatica.
smise e si incantò a guardarmi.
<<che c'è?>>domandai seria.
<<sei bellissima>>disse scuotendo la testa.
arrossii violentemente.
infilò le sue mani sotto il maglione.
al suo tocco rabbrividii.
si abbassò ed iniziò a torturarmi il collo.
lo baciò e ci lasciò qualche succhiotto.
io mi godevo il momento chiudendo pure gli occhi.
mi levò il maglione e rimasi in canottiera.
<<già la canottiera?>>domandò ridendo.
<<certo, va messa a settembre e tolta a maggio, ora siamo in ottobre>> dissi ovvia.
<<che scema, ma ti amo per questo>>alzò le soppracciglia.
lo guardai storta, era la prima volta che mi dice che mi ama.
<<si e lo dico per davvero, io sono innamorato di te>>annuì.
<<anche io sami, io ti amo>>dissi timida.
mi baciò e si trasformò in limone.
gli levai i pantaloni così rimase solo in boxer.
lui delicatamente mi privò della canottiera, avevo solamente delle brasiliane.
mi scrutò, rimase sorpreso, avevo previsto tutto questo.
<<mamma mia, missà che mi si sbregano le mutante>>disse serio.
io risi.
rimase sorpreso perché ho in entrambi i capezzoli ho dei piercing e sull'ombelico ce ne ho uno.
incominciò a leccarmeli e a mordicchiarmeli.
<<angè non sai che ti farei>>disse.
scese fino al ventre.
<<solo se vuoi>>parlò serio.
annuii energicamente.
con una rápida mossa mi tolse anche le mutande.
mi leccò, morse e baciò le cosce.
<<due dita>>mi mostrò il medio e l'anulare.
le infilò dentro e con lenti movimenti mi fece venire.
le tolse e le succhiò.
<<la pillola, la prendi?>>domandò allungandosi verso il cassetto.
<<si, la prendo>>parlai imbarazzata.
si tolse le mutande, aprì la confezione e se lo mise.
rimasi a guadare il suo membro.
lui rise forte.
<<vado piano, se ti fa male dimmi che mi fermo>>disse entrando.
lo guardai.
<<mamma quanto sei stretta>>ansimò.
non appena sentii la sua lunghezza penetrarmi chiusi gli occhi, strinsi tra le mani le lenzuola e lasciai scappare qualche lacrima.
prese le mie mani e le intrecciò con le sue.
di li a qualche spinta il dolore si trasformò in piacere.
<<tutto okay?>>chiese.
<<s-si continua>>sibilai.
intrecciai le gambe al suo bacino e lo sentii aumentare un po' il ritmo.
il mio corpo era invaso dal piacere, eccitazione.
<<mmh sami>>quasi urlai.
<<ripetilo>>parlò con il fiatone.
<<sami, come sei bravo>> lo guardai dritto negli occhi.
sorrise e ribaltò la situazione, ora ero io sopra.
<<sami i-io>>dissi imbarazzata.
<<shh>>mi baciò.
le sue mani vagavano per tutto il mio corpo.
mi toccò tutta la schiena, mi cinse i fianchi con le sue mani quando andò a toccare gli orecchini dei miei dermal nella zona dei reni.
<<e questi che sono>>si domandò perplesso.
io me la risi.
mi girò e mi analizzo la mia schiena.
<<angè, ti piego>>disse entrando violentemente in me.
continuammo per diversi minuti e tra gemiti ed urla venimmo entrambi.
mi accasciai sul suo petto.
eravamo entrambi stremati.
si tolse il preservativo.
<<non pensavo che avessi tutti questi piercing, fanno tanto sesso>>sentii il suo battito irregolare.
mi passò le mutande e la sua felpa.
<<dai scemo>> mi infilò la felpa.
<<é vero>>rise mettendosi i boxer.
mi allungai e lo baciai.
<<com'è? ti fa male?>>domandò disegnandomi il naso con l'indice.
<<un pochino>>dissi imbarazzata.
<<beh allora oggi stai a casa dall' allenamento così stai con me>>rise.
<<si dai, non posso, mi lasciano loro a casa>>parlai seria.
rimase in silenzio.
<<perché non mi hai detto nulla?>>chiesi.
<<perché volevo proteggerti>>parlò con tono triste.
<<invece no, io voglio aiutarti, anche se sono piccola rispetto a te e potrei essere ancora immatura>>cercai di parlare.
<<no jolie, tu non sei immatura, tu s-sei>>mi interruppe.
<<tu potresti essere andata via lasciandomi qui in mezzo alla merda, ma invece no, sei rimasta>>mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<beh, è così che si fa no? se io ho la possibilità aiuto la gente>>alzai le spalle.
<<sei troppo pura per stare con uno come me, non ti merito>>disse sconsolato.
lo baciai dolcemente.
si lasciò scivolare una lacrima.
gliela asciugai subito.
<<no sami, io voglio stare con te>>presi la sua testa tra le mie mani.
appoggiai la sua fronte sulla mia.
<<testa di cazzo>>disse ridendo e tirando su con il naso.
gli feci la linguaccia e lui me la morsicò.

ehi siri, puoi fermare il tempo e non farlo più partire?

 ma come cazzo è dura senza di te // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora