sei

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sami's pov
sono seduto nei tavolini del bar che dista qualche decina di metri dalla nostra casa.
sono in compagnia di zaccaria e mohamed.
ho una canna ed una birra tra le mani.

angelica.

ho avuto più occasioni per vederla e parlarle ma non ci sono riuscito.
sta soffrendo, lo vedo, vorrei andare lì da lei ed abbracciarla con tutte le forze che ho, ma so che se lo facessi le prenderei.
<<dai fra, basta pensarla>>mi diede una pacca sul pettorale mohamed.
<<non ce la faccio>>scossi la testa.
<<tira fuori le palle e vai a prendertela>>mi incoraggiò zaccaria.
come non detto la vidi arrivare, da sola, senza la bionda.
aveva il cappuccio in testa, una felpa larga, dei pantaloni da basket e le airforce 1 bianche.
nella sua mano destra teneva il telefono su quella sinistra stringeva il manico del trolley del suo borsone.
si avviò verso la porta di casa tenendo la testa bassa.
suonò al campanello.
subito dalla terrazzina si affacciò una donna sulla cinquantina.
<<che cosa vuoi?>>urlò la donna.
<<mà dai aprimi, sono io>>la supplicò angelica.
<<tu dovevi rimanere a casa con me ed alessandro invece sei andata a divertirti non sei cambiata nemmeno di una virgola>>continuò con tono di voce alto sua madre.
solo ora vidi che la donna tra le mani teneva una bottiglia di vetro, probabilmente era whisky, sicuramente era ubriaca.
<<ma non è vero sono andata all'allenamento>>parlò angelica con voce rotta.
<<sei solo che una irresponsabile!>>parlò una voce maschile.
<<dai per favore apritemi, ho una sorpresa>>sbattè le mani lungo i fianchi.
<<non ascoltarla tesoro, l'ultima volta mi ha portato l'hashish e a me non piace>>si lamentò l'uomo.
non potevo credere alle parole che l'uomo aveva appena pronunciato.
io ed i ragazzi ci guardammo esterrefatti.
ecco di chi parlavano lei e viola alcune sere fa.
ora tutto si collegava.
<<per favore apritemi, ho freddo>>si sistemò gli occhiali.
<<no! per me puoi passare la notte sulle panchine!>>urlò la donna.
<<tanto ormai è abituata>>parlò l'uomo ridendo per poi contagiare la madre.
prese la borsa e la vidi avvicinarsi al bar.

<<dai fra parlale>>mi incitò mohamed.
<<hai sentito? dorme per strada sta sera, chiedile se vuole stare da te>>continuò zaccaria.
annuii guardando il vuoto.
nel momento in cui passò vicino al nostro tavolo tenne la testa bassa, come se volesse nascondere il viso.
trascinava a fatica il borsone.

<<una heineken ed un pachetto di malboro rosse>>disse sottovoce al barista.
<<ecco a te>>le porse la birra stappata e le sigarette.
si bevve un sorso ed uscì dal bar.
la vidi fumarsi una sigaretta per poi avviarsi alla palazzina.
suonò a caso un campanello ed entrò.

<<che vuoi fare sbavarle dietro ancora?>>domandò mohamed.
<<svegliati coglione>>mi spinse zaccaria.
ci avviammo verso casa mia.
pensavo di trovarla per le scale ma non c'era.
una volta arrivati davanti  alla porta di casa mi sporsi e la vidi rannicchiata davanti alla porta di casa sua.
aveva la fronte poggiata sulle ginocchia.
<<voi entrate, datemi 2 minuti>>dissi porgendo le chiavi ai ragazzi.
salii a due a due le scale quando arrivai davanti ad angelica il suo profumo da pesca mi innondò le narici.
probabilmente sentì la mia presenza dunque si alzò e  con gli occhi socchiusi mi guardò.
aveva la pupilla dell'occhio rossa.
il labbro inferiore era spaccato.
<<che hai fatto?>>domandai preoccupato.
<<mi è arrivata una pallonata in faccia durante l'allenamento>>disse indicandosi l'occhio.
<<io non me la bevo>>risposi con tono fermo.
<<fai come vuoi>>fece le spallucce per poi tornare a poggiare la testa sulle ginocchia.
<<vuoi veramente dormire così?>>chiesi alzando le sopracciglia.
<<per me non è un problema>>disse con voce tremante.
<<ti va di venire a dormire da me?>>proposi.
alzò la testa e gli occhi le si illuminarono.
<<lo prendo come un si>>dissi ridendo.
afferrò la borsa, gliela presi dalle mani e ci dirigemmo a casa mia.
<<dico si solo perché se mi trovano la le prend->si interruppe bruscamente.
<<le prenderesti?>>domandai.
<<avevo ragione>>alzai le soppracciglia.
le abbassai il cappuccio e notai il livido violaceo che le copriva tutto l'occhio destro.
<<sono stati loro vero?>>la presi in braccio e la feci sedere sulla tavola.
nel mentre arrivarono anche i ragazzi.
annuì timidamente.
<<ti ha toccato?>>chiesi cercando un contatto visivo.
abbassò la testa e una lacrima le percorse la guancia.
la risposta era si.
se solo ci fossi stato io con lei, non le sarebbe successo niente.
<<è cosi?>>insistei.
<<ci-ci ha provato, ma sono ri-riuscita a respingerlo e-e>>si indicò l'occhio.
"pezzo di merda" sputò acido mohamed.
<<era fatto>>tirò su con il naso.
<<e tu stai qui a scusarli?!>>appoggiai le mani sulle sue cosce.
la vidi intimorirsi quindi incomiciai ad accarezzarle la guancia.
<<non ti farò mai nulla, voglio solo proteggerti>>sussurrai.
sorrise con le lacrime agli occhi ed appoggiò la testa alla mia mano.
<<vabbè noi andiamo>>si congedarono i miei.
salutarono angelica con un bacio sulla guancia e poi andarono a casa loro.
<<io dormo nel letto di yasmine>>dissi vedendola rimboccarsi le coperte del mio letto.
<<no ti prego sta con me>>batte la mano sul materasso.

ma sono corro e faccio un carpiato all'indietro per arrivare al letto.

<<sei sicura?>>domandai corrugando la fronte.
<<mmh-mmh>>annuì.
mi tolsi i vestiti e mi distesi di fianco a lei.
<<mi sei mancata tanto>>dissi.
<<non credo, ne avevi una a sera>>scosse la testa.
<<era per non pensarti, ma lo facevo ancora di più, non riuscivo e riesco a farti uscire dalla testa>>la tirai a me.
<<non mi credi?>>le presi la mano e la appoggiai sul mio pettorale nudo per farle sentire il mio battito accelerato.
<<non immagini la sotto>>risi.
<<dai scemo!>>esclamò.
<<colpa tua>>le feci la linguaccia.
si alzò ed andò in terrazzo a fumare.
poco dopo la raggiunsi.
la presi per i fianchi e la appoggiai al bordo.
<<sei bellissima>>parlai sulle sue labbra.
si sistemò gli occhiali ed abbassò il capo.
<<guardami>>le ordinai.
i nostri occhi si impigliarono.
appoggiò le sue fredde mani sul mio collo e si avvicinò a me lentamente.
la imitai.
sentii le sue labbra carnose poggiarsi sulle mie.
chiuse gli occhi e scattò un bacio.
il mio cuore faceva le capriole.

sei mia.

 ma come cazzo è dura senza di te // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora