Dopo la spiaggia mi sono fiondata a casa per sciacquare via la sabbia e il sudore. Mi infilo qualcosa di comodo per poi buttarmi sul divano. Accendo la televisione facendo zapping in giro. Il telefono vibra, un nuovo messaggio. Mamma.
Tesoro, domani dopo l'addestramento vieni a casa.Ceniamo insieme ai tuoi fratelli
Sorrido al messaggio pensando da quanto tempo non li vedo. Micheal ha avuto da poco la sua ultima figlia ed è sempre indaffarato con la famiglia. Evelyn ha appena finito la sessione estiva e fino ad ora è stata indaffarata con lo studio e non è riucita a tonarea casa.
Va bene mamma. A domani.
Torno a guardare la TV sorseggiando un po' di birra direttamente dalla bottiglia di vetro. Non c'è nulla di interessante stasera quindi mi limito a vedere un noioso programma a premi.
Alla fine ho ceduto, ho voluto dare una possibilità a Bob. Mi ha convito Nat ad uscire questa sera con lui. Dovrebbe passarmi a prendere per le nove ma non so dove mi porterà. Ho paura, non di uscire con lui, ma di rovinare tutto come mio solito. Robert è un bravo ragazzo, una boccata d'aria fresca, è gentile e premuroso. Forse anche troppo per me.
In realtà sono piuttosto esausta ma in qualche modo troppo le forze di alzarmi dal divano per andare a prepararmi. Apro svogliatamente l'armadio cercando qualcosa di comodo da indossare. Non so dove andremo o cosa faremo, così tiro fuori una canottiera bianca e un paio di jeans chiari.
Mi inizio a cambiare quando improvvisamente sento qualcuno bussare insistentemente alla mia porta. In un primo momento mi allarmo, chi può essere a quest'ora?
Mi fiondo all'entrata aprendo cautamente la porta.
La figura imponente di Rooster fermo sulla soglia della porta mi fa gelare il sangue nelle vene.
"Bradshaw, c-che ci fa qui?" mi scurta silenziosamente da capo a piedi facendomi sentire improvvisamente a disagio. Solo in quel momento mi ricordo di star indossando solo una misera maglietta di mio padre dell'accademia.
"Passavo di qui" alza le spalle tranquillamente "Mi fai entrare?".
"No, Bradley" ma non faccio in tempo a parlare che mi ha già superato facendo irruzione nell'appartamento "Come non detto".
"Rooster non ho tempo da perdere" mi avvicino a lui che è fermo in mezzo al salotto mentre si guarda in giro "Devo uscire".
"Da sola?" i suoi occhi guizzano improvvisamente su di me, la sua mascella si contrae e si lascia andare ad una smorfia dubbiosa.
"No" sputo secca e infastidita.
"E con chi?" continua incrociando le braccia al petto.
"Non sono affari tuoi" sono infuriata. Sposto lo sguardo sull'orologio appeso alle sue spalle notando l'ora "Cazzo!".
Scompaio in corridoio per cambiarmi velocemente. Lancio la maglietta sul letto infilandomi prima i pantaloni.
"Bevi a casa da sola?" si affaccia alla porta con in mano la bottiglia di birra mezza vuota.
"Bradley!" esclamo comprendomi il petto con le mani. Tiro un calcio alla porta chiudendola violentemente.
"Oddio rilassati" lo sento ridacchiare dall'altro capo della parete "Non è la prima volta che vedo una ragazza in reggiseno".
"No Bradley" mi infilo velocemente la canottiera "Bob sarà qui a momenti, devi sparire" esco rapidamente bloccandomi solo quando mi rendo conto di avergli appena svelato con chi avrei passato la serata.
"Bob eh!" sogghigna lui "Non è il tuo tipo". Mi infilo le converse bianche accovacciata in una maniera improponibile.
"E tu cosa ne sai?" domando indisposta lanciandogli uno sguardo di fuoco.
"Ti conosco El, meglio di quanto tu non possa immaginare" la sicurezza con cui pronuncia quella frase mi fa salire un brivido lungo la schiena. E per quanto io cerchi di negarlo, è vero, lui mi conosce, anche fin troppo bene.
"Non mi importa" afferro la borsa. Il telefono squilla sul divano, mi precipito per recuperarlo e mi blocco quando vedo il nome di Bob sul display.
"Bob?" rispondo con voce tremante rivolgendo lo sguardo a Bradley.
"Sono qui sotto".
"Ehm, ok arrivo" butto giù velocemente. Metto il telefono in borsa correndo verso la porta.
"E' qui, adesso te ne puoi andare?" gli chiedo spazientita. Mi rivolge un ghigno divertito appoggiando il soprammobile che tiene tra le mani.
"E va bene" alza le mani in segno di resa. Apro la porta d'entrata facendolo uscire fuori, la chiudo a chiave e quando mi volto è ancora lì, immobile sul pianerottolo.
"Ti odio" sospiro a denti stretti superandolo e imboccando le scale che scendo furiosamente. Sento lui ridere dietro di me, seguendomi con più calma.
Usciamo dal portone e io mi fiondo senza nemmeno rivogegli un ultima occhiata verso il suv nero parcheggiato davanti al cancello.
"Ciao" lo saluto con il fiatone una volta salita in macchina.
"Perchè Rooster era a casa tua?" mi rivolge interrogativo con le mani appoggiate sul volante.
"Non parliamone per favore" lo liquido in fretta "Piuttosto, dove mi porti?".
"Mh pensavo di andare a fare una passeggiata al porto, ti va?" annuisco animatamente e lui parte subito.
E' stata una serata molto tranquilla, abbiamo parlato e scherzato tutto il tempo. Mi sono divertita, Bob è un buonissimo oratore e adoro questo lato di lui.
Abbiamo passeggiato sulle banchine, guardando le maestose barche parcheggiate in porto. Quando ero piccola anche papà aveva una barca a vela, era stupenda. Si chiamava "Esme" che sono le iniziali dei nomi di noi figli e della mamma. Era molto fiero della sua barca e del fatto che a noi bambini piacesse aiutarlo a farla navigare. Poi, quando si è ammalato, ha deciso di venderla. E' stato difficile lasciarla andare, quella barca era piena di ricordi inestimabili.
Bob mi ha accompagnata a casa una mezz'oretta fa e adesso sono a letto, che fisso il soffitto bianco cercando di addormentarmi.
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My mission is you//top gun maverick
FanfictionElla "Fox" Kazansky, figlia del famoso Iceman, viene reclutata per la nuova assegnazione speciale per conto della Top Gun. Quando arriva alla base militare si ricongiunge con sue vecchie conoscenze ma una in particolare la scombussola particolarment...