Mi pietrifico. Non so se piangere, se iniziare a correre via, se girarmi e saltare nelle sue braccia. Ma, come sempre, lui non mi da molta scelta. Passano pochi secondi che sembrano ore, e prima che io decida la mia prossima mossa, sento la sua mano stringermi la spalla. Mi fa voltare ma non riesco a guardarlo. Mantiene la sua mano sulla mia spalla.
"El" mi chiama ancora. Non ci riesco.
"Vai via bradley" mi impongo di mantenere la mia posizione. "Vai via". Alzo la voce mentre le lacrime iniziano a scorrere sulle guance. Vorrei non mi ascoltasse. Vorrei che rimanesse qui con me. Che mi abbracciasse che mi consolasse, che si scusasse.
Ma no. Lo conosco troppo bene. Sento la sua mano scivolare via dalla mia spalla riluttante.
Alzo lo sguardo per un secondo e vorrei non l'avessi mai fatto. Il suo viso non e' perfetto come al solito. Ha gli occhi stanchi, rossi ma i baffi perfettamente a posto, come sempre.
"Mi dispiace per tuo padre" pronuncia serio "Tutto qui". Si volta e si allontana lasciandomi qui, sola.
Lo fisso andarsene, cammina sicuro di sé come sempre. Ormai i miei occhi sono come un fiume in piena. Le guance completamente bagnate, il trucco colato. Sono senza forze. Queste giornate mi hanno completamente consumata e Bradley sa sempre come darmi il colpo di grazia. Sono devastata.
Scompare completamente dal mio campo visivo. Forse e' meglio cosi', forse e' come dovrebbe essere.
Mi convinco ad entrare in macchina e andare a casa. A casa mia. Guido con le lacrime agli occhi, con i pensieri che vagano per la mente. Lo odio lo odio talmente tanto che lo vorrei qui a consolarmi. Ma no, lui mi ha ascoltato e se n'è andato, come e' bravo a fare, come fa sempre.
Mi convinco a mangiare qualcosa prima di andare a dormire. Domani si torna al lavoro e io sono pronta a dimenticare. Dimenticare questi giorni d'inferno con la consapevolezza di dover completare questo addestramento per papa'. Voglio onorare il suo nome, voglio renderlo fiero di me, voglio sentirlo vicino. E non lo senitro' mai cosi' vicino come lo sento quando sono in quel jet, tra le nuvole.
Penso ancora a quello che è successo oggi ma non ho più lacrime. Sento gli occhi aridi, penso di aver versato tutte le lacrime che avevo in corpo.
Per quanto gli occhi sono asciutti, sento che piano piano mi si chiudono. Mi accascio sul divano e poco dopo mi addormento cancellando il giorno appena passato.
Cammino sicura verso l'uffico di Hammer che ha chiesto di vedermi. Sta mattina mi sono svegliata presto, ma non sono riuscita a richiudere gli occhi.Mi sono preparata e sono arrivata alla base ancora prima che il sole sorgesse.
"Tenente Kazansky" la voce del generale mi risveglia dai pensieri. E' seduto alla sua scrivania vestito con la divisa beige che non fa risaltare i suoi colori chiari.
"Mi dispiace per la sua perdita" trattenere una lacrima "Ma mi devo assicurare che tutti i miei piloti siano emotivamente stabili" il cuore perde un battito, il respiro mi si blocca in gola e mi sale un conato di vomito. Mi sta escludendo dalla missione?
"Signore" faccio un passo avanti ma lui mi stoppa alzando una mano.
"Non posso permettermi di perdere un pilota come lei tenente Kazansky" il cuore torna a battere, ricomincio a respirare e tutto intorno a me sembra tornare calmo. "Mi renda fiero".
Saluto portando la mano alla fronte. Si alza dalla sedia e fa il giro della scrivania. Che sta succedendo? Non riesco nemmeno a pensare che mi ritrovo tra le sue braccia. Il Sergente mi sta abbracciano? Si.
"Iceman e' l'uomo che piu' stimo nel mondo" sussurra allontanandosi da me "Sono sicura che tu sei alla sua altezza Ella, o anche meglio".
La chiacchierata con Hammer e' stata veramente strana, inaspettata. Fortunatamente non mi sono messa a piangere nel suo ufficio. E' imbarazzante frasi consolare dal proprio capo. Fortunatamente non e' successo.
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My mission is you//top gun maverick
FanficElla "Fox" Kazansky, figlia del famoso Iceman, viene reclutata per la nuova assegnazione speciale per conto della Top Gun. Quando arriva alla base militare si ricongiunge con sue vecchie conoscenze ma una in particolare la scombussola particolarment...