"Hei Oliver!" Dico appena il mio bellissimo principino esce dal camerino del teatro dove ha fatto la recita
"Ciao mamma!!! Dov'è papà?"
Incredibile come questo bimbo sia stato in grado di affezionarsi così velocemente ad una persona che non ha mai visto e che io ho sempre descritto come un mostro senza cuore
"Aveva un impegno di lavoro, è andato via appena finita la recita" perché si, è venuto alla recita anche se io l'ho mandato via meno di due ore fa ma l'ho obbligato ad uscire dalla mia vita com'era entrato tre mesi fa
"Sei sicura?" Mi chiede guardandomi con un punto di domanda in faccia
"Si amore, perché dovrei dirti una bugia?"
"Ok!" Mi dice lui sorridente "andiamo al parco?"
"No amore, è tardi, andremo domani, adesso andiamo a casa"
"Okay" mi dice lui un po' triste prima di sbadigliare
Lo prendo in braccio e lo porto in macchina per poi portarlo a casaTom
Oliver ti ha chiesto di me?
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Puoi anche dirmi solo si o no, poi ti lascio in pace
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Liz, per favore, voglio parlarti
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Scendi...Mi affaccio dalla finestra di camera mia e vedo Tom davanti al portone
Gli apro la porta e lo faccio salire
Perché? Non lo so nemmeno io, forse ho ancora un briciolo di speranza e fiducia in lui che mi porta a fare queste cavolate
Chiudo la porta della cameretta di Oliver e scendo le scale aspettando Tom sul divano
Lui entra, chiude la porta alle sue spalle, si toglie le scarpe, appende il giubbotto e si siede a dovuta distanza da me fissando, come me, il muro davanti a noi
"Scusa"
"Per cosa di preciso?" Chiedo io con tono tagliente girandomi verso di lui
"Non so cosa mi sia preso, il perché io abbia voluto comprarti una casa, perché io ti abbia riporta nel posto che so che ti fa nascere ricordi che per te sono distruttivi e non so nemmeno perché io sia qui ora sinceramente, so solo che amo te e amo l'essere che tu hai dato al mondo e allevato da sola mentre io, al posto di essere con te, ero in giro per il mondo a fare quel cazzo che volevo non sapendo neanche che esisteva"
"Se fossi rimasto l'avresti saputo, bastava un mese di più perché me ne sono accorta subito..."
"Scusa"
"Non me ne faccio niente di una parola"
"Io ho provato a farmi perdonare prendendoti una casa..."
"Non mi serve una casa!" Dico quasi urlando
"Mamma... mamma?!" Sento dire da Oliver
Scatto in piedi e corro in camera sua seguita da Tom
"Amore cosa c'è?" Gli domando avvicinandomi al suo letto
"Mi fa male..." dice lui con le lacrime agli occhi
"Cosa?" Domando io allarmata togliendogli la coperta per vedere se stringe le mani in un posto ben preciso
"Mi fa male..." dice di nuovo
Mi siedo vicino a lui e lo prendo in braccio
Tom si siede accanto a me e gli accarezza la testa
"Dimmi amore, parla con la mamma, dove hai male?"
"Non riesco a dormire e mi fa male la testa..." dice strofinandosi gli occhi
Gli tasto la fronte e sento che scotta
Mi alzo con lui in braccio e vado verso la cucina dove tengo il termometro
"Dammi, lo porto in divano, prendi il termometro" mi dice Tom prendendo Oliver
Annuisco e glielo lascio
Corro in cucina e torno in salotto, infilo il termometro ad Oliver e dopo poco lo tolgo
38.9°
Lo faccio vedere a Tom che sbianca
"Ho la febbre?" Mi chiede Oliver
"Si amore, ma non preoccuparti"
"Posso dormire con te?" Mi domanda
"Certo, adesso andiamo a dormire nel mio letto"
Lo prendo in braccio e lo porto in camera mia, lo metto a letto e cerco di farlo addormentare
Ho paura, non so se posso dargli le medicine perché io non posso prenderne metà e ho paura che sia allergico anche lui, è la prima volta che ha la febbre così tanto alta, non so cosa fare...
Tom si accorge del mio stato confusionale e si siede accanto a me, mi abbraccia leggermente e mi sussurra
"Andrà tutto bene, vedrai, è solo febbre"
Io annuisco e cerco di non agitarmi ulteriormente
Mi stendo accanto ad Oliver abbracciandolo mentre Tom si siede ai piedi del letto
Quando Oliver si addormenta faccio cenno a Tom di stendersi accanto a me, ho bisogno di lui
Si stende vicino a me, non succede da anni... l'ultima volta che siamo stati stesi a letto insieme la mattina dopo mi ha lasciata da sola qui
Si avvicina sempre di più fino a stringermi a lui, così immaginavo la mia vita, io, Tom e nostro figlio accanto a noi
Mi sento a casa
"Non lasciarmi più, ti prego"
Mi da un bacio in fronte e scuote la testa in senso negativo "mai più" dice lui
"Non farò più cose stupide senza parlartene, te lo prometto" mi dice
Una lacrima solitaria solca il mio viso e sorrido
Mi accoccolo tra le sue braccia e mi addormento stringendo a me Oliver"Shhhhh, fai piano... la mamma si sveglia altrimenti"
Sono diventata pazza? Sento le voci adesso...
"Papà! Stai attento! La portaaaaa"
*BOM*
Mi alzo di colpo per il forte rumore e vedo Oliver afferrare la porta ma ormai ha già sbattuto contro il muro
"Scusa mamma" mi dice "volevamo farti una sorpresa"
Si avvicina Tom con un vassoio in mano e lo appoggia nel letto
Oliver saltella fino al letto per poi saltarci sopra e sedersi in braccio a me
"Che servizio! Tralasciando la porta che sbatte..."
"Colpa del papà" dice subito Oliver ridendo "mangiamo?"
"Si amore mio" gli dico dandogli un bacino
Tom resta sulla porta mentre Oliver inizia ad addentare la sua brioches probabilmente perché sa che sono ancora arrabbiata con lui e non abbiamo finito il discorso
Gli faccio cenno di sedersi vicino a noi, non voglio far sentire questa tensione che c'è tra me e Tom anche a lui ora che ha ritrovato il suo papà
Facciamo colazione tutti insieme a ridere e fare sciocchezze
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If I can't have you...I still want you❤️ ||Tom Holland||
FanfictionSecondo libro di "If I Can't Have You...❤️||Tom Holland||" Lo potete trovare nel mio profilo È vivamente consigliata la lettura del volume sopracitato prima di questo Liz si ritrova così sola e abbandonata dall'amore della sua vita ma cerca in tutti...