Vado in cucina e lo trovo ai fornelli e spontaneamente lo abbraccio da dietro
"Hey" mi dice lui "tutto bene?" Chiede girandosi e abbracciandomi
"Si, adesso si"
Lo lascio andare dopo qualche minuto e mi siedo sull'isola guardandolo cucinare
"Mi aiuti o stai a fissarmi?" Domanda sorridendo
"Mmm" mi porto un dito sul mento facendo finta di pensare "no sai, penso rimarrò qui" dico scoppiando a ridere
"Furbacchiona!" Esclama lui "vieni e scrocchi?!" Per poi iniziare a ridere con me
Entrambi ci ritroviamo a fissarci negli occhi con un sorriso spontaneo stampato sulle labbra"Non mi hai ancora detto il perché sei qui" Mi chiede lui spezzando il silenzio creatosi mangiando
"Ho pensato che tu hai il diritto di sapere tutto su nostro figlio"
Rimane spiazzato da quello che ho appena detto, quasi pietrificato
Prima di parlare sussulta, stringendo leggermente la forchetta tra le dita "Te la senti?" Mi domanda "non ti voglio far sentire obbligata"
"Si, è giusto che tu sappia anche che ho una terribile paura che tu voglia portarlo via da me"
"Non lo farei mai" ammette abbozzando un sorriso "ma mi piacerebbe conoscere mio figlio"
Resto un attimo in silenzio a ragionare su quello che ha appena detto... lo vuole conoscere
"Hey Liz, va tutto bene, prima voglio sapere com'è, poi, se te la senti, mi fai conoscere la nostra creatura, va bene?"
Mi spiazza ogni volta la capacità con cui lui trova una soluzione che riesca a farmi stare bene e che mi tolga l'ansia
Annuisco alla sua domanda ed inizio a parlare di Oliver dall'inizio, da quando non volevo tenerlo perché non volevo diventare una ragazza madre e per paura di rivederlo nei suoi occhi, come poi ho deciso di tenerlo grazie a Jake e Cami, come poi non l'ho tenuto per più di qualche mese per via della depressione che mi ha portata ai limiti dell'anoressia, di come poi mi sono attaccata a lui e di come, senza saperlo, quel bimbo mi ha salvato la vita e, ad oggi, sia la mia ragione di vita
Tom rimane ammaliato e incantato dal mio racconto ma alla fine sorride
"Sono contento che nei miei tanti disastri sono riuscito a creare qualcosa di meraviglioso che ha salvato la donna che amo dopo che io l'ho distrutta" conclude abbassando lo sguardo
L'argomento è ancora delicato anche da parte mia pur avendo deciso di riprovarci
"Lui non sa che sei suo padre, non ho voluto dirglielo per paura che dopo tu lo scoprissi, raramente mi faccio vedere apertamente insieme a lui, lui sa che sono un'attrice e pensa sia per quello che non voglio farmi vedere con lui, ma non è così, pensavo che se il mondo mi avesse vista con lui avrebbe pensato che te ne sei andato lasciandomi un figlio e che poi lo venissi a scoprire, te l'avrei detto, stavo per farlo, averti rivisto mi ha fatto capire però che stavo sbagliando tutto nella mia vita, con Noah è stato bello si, ma non come con te, tu mi facevi sentire amata, voluta, protetta e felice" un sospiro esce dalla mia bocca, come se un peso che portavo si fosse di colpo liberato e allontanato da me "Noah non mi ha mai resa felice come lo facevi tu, è come se tu, quando te ne sei andato, avessi portato tutta la mia felicità con te"
Resta a guardarmi, poi si alza, mi guarda dritta negli occhi, mi prende le mani, mi fa alzare e......mi abbraccia
Non so come ma mi lascio avvolgere dal suo odore, mi lascio avvolgere da quelle braccia tanto attese che appena mi sfiorano mi fanno tornare lì dove avrei voluto stare per sempre, a casa mia
Non so bene quanto tempo sia passato prima che lui, lentamente, si allontanasse da me e tornasse a parlare
"Liz, ora sono qui, non ho intenzione di lasciarti mai più" dice con sguardo sincero sorridendo lievemente "penso sia arrivato il momento in cui ti racconto come ho passato io questi cinque anni, così per farti capire chi sono diventato, poi veramente potrai decidere se mi vorrai ancora o meno"
Resto un po' allibita dall'ultima frase ma mi siedo di nuovo sulla mia sedia e lo ascolto
"Sono partito con Amy da qui, io non volevo ma sono stato obbligato da suo papà. Alan, oltre ad essere un produttore, cinque anni fa era il mio procuratore, tutti i miei contratti per film e cose varie passavano prima da lui, poi lui valutava se proporli a me o meno. Quando gli ho detto che dopo Spider-Man volevo partire, me l'ha proibito, aveva per le mani un affare, una nuova serie di film in cui volevano me come protagonista. Lessi il contratto, la trama del film e quanto mi offrivano ma io volevo partire, ormai avevo deciso di farlo e tutto quello che avevo appena letto non mi ha fatto cambiare idea. Ribadii il concetto che io, finito il film, sarei partito. Walker non voleva, se io me ne andavo e non prendevo parte a quel film, ci perdeva più lui che io. Non potevo svincolarmi o recidere il contratto che avevo con lui. Mi resi conto che non potevo partire. Lo supplicai, passai per legali e avvocati ma nessuno poteva fare nulla per me. Alan mi propose allora un accordo, potevo partire solo se avessi portato in viaggio con me Amy. Ci riflettei molto, sapevo che avrebbe fatto più male a te che a me vedermi partire con lei. Ci ho riflettuto per parecchio ma io volevo partire. Accettai la sua proposta. Sono partito con Amy, sono stato a Londra per qualche mese poi ho iniziato a girare il mondo. Ho visitato tutta l'Europa, dall'Italia alla Russia, la Francia e anche la Finlandia. La prima tappa è stata proprio l'Italia, è proprio bella. Amy stava viaggiando con me, decise di fermarsi a Roma perché era già stufa del mio continuo rifiutare le sue proposte un po' spinte, il mio cuore continuavi ad averlo tu, sai che non sono tipo che va a letto con la prima che passa. Continuai il mio viaggio solo. Riflettevo e cercavo di capire perché volevo continuare a viaggiare, ho visto posti bellissimi, tramonti e albe ovunque ma sentivo che il mio cuore era rimasto da un'altra parte. Ho capito che l'avevo lasciato a te. Ho cercato di toglierti dalla mia mente, vedevo le tue foto con Noah, non potevo sopportarlo, così ho cominciato ad andare in posti dove ci fossero discoteche, alcool, donne e chiunque fosse disposto a farmi svagare. Stavo provando a toglierti dalla mia testa. Inutile dire che non ce l'ho fatta in nessun modo. Quando ho capito che tutto quello che stavo facendo era inutile sono tornato a Londra, sono stato con la mia famiglia più di un anno e ho parlato molto con mia mamma di tutto quello che mi stava succedendo. Mi ha convinto lei a tornare qua. Sai, la sera prima di partire ho visto Lucas. Mi ha tirato un pugno nello zigomo" si sposta i capelli leggermente lunghi che gli ricadono negli zigomi e mi fa vedere un livido che ormai è quasi sparito "mi ha fatto bene ricevere questo pugno, mi ha fatto capire che ho perso tutto dalla vita perché ho perso te e tutto quello che avevo faticosamente costruito, compresa la mia carriera"
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If I can't have you...I still want you❤️ ||Tom Holland||
FanficSecondo libro di "If I Can't Have You...❤️||Tom Holland||" Lo potete trovare nel mio profilo È vivamente consigliata la lettura del volume sopracitato prima di questo Liz si ritrova così sola e abbandonata dall'amore della sua vita ma cerca in tutti...