Capitolo 15

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Erano passati 5 anni, 3 mesi e 12 giorni da quando, per l'ultima volta, le mie labbra avevano avuto il privilegio di posarsi sulle sue
5 anni, 3 mesi e 12 giorni lunghissimi, le mie labbra ne avevano incontrate altre, ma non erano nemmeno paragonabili alle sue labbra
Siamo rimasti poi lì, seduti sul divano a guardarci negli occhi per un tempo indefinito dopo quel momento
Nessuno dei due ha avuto il coraggio di rompere quel silenzio magico che si era creato, fino a quando non è sopraggiunto il sonno per entrambi e ci siamo addormentati sul divano
Non so bene come ci siamo svegliati in orario entrambi sta mattina, forse il mio orologio biologico necessitava di cibo dopo quelle che penso fossero stato 20 ore senza cibo
"Buongiorno amore" è stata la prima cosa che ho sentito questa mattina
"Scusami, non volevo svegliarti" ho risposto io in seguito, accorgendomi che il mio tentativo di sollevarmi dal petto di Tom senza svegliarlo è stato vanificato dalla mia mano sinistra appoggiata nel suo bicipite destro
"Buongiorno anche a te" ho concluso prima che appoggiasse la sua mano dietro alla mia testa e mi avvicinasse a lui per darmi un piccolo bacio
Mi allontano leggermente per poi riavvicinarmi e riunire le nostre labbra
Mi alzo definitivamente, dopo poco, insieme a lui
Ci dirigiamo entrambi in cucina per fare colazione
"Devi lavorare oggi?" Mi domanda lui
"Si... riesci a tenere tu Oliver? Non mi fido a mandarlo a scuola ancora, cosa ti ha detto ieri il dottore?"
"Mi ha detto di tenerlo a casa un paio di giorni, ha l'influenza e che probabilmente l'ha presa all'asilo, molti bambini sono ammalati"
"Tu devi lavorare oggi? Chiedo a Camila se ha da fare e se può badare lei a lui"
"Nono, in questi giorni manca più di qualcuno sul set per via dell'influenza quindi abbiamo posticipato le riprese di questi giorni al prossimo mese, sono a casa fino alla fine del mese"
Guardo l'orologio e noto che è effettivamente abbastanza tardi
"Mi preparo e vado, a dopo" dico dandogli un bacio nella guancia ed uscendo dalla cucina
Salgo in camera di Oliver e controllo come sta, ha ancora la febbre ma meno di ieri
Gli do un bacio sulla fronte e vado nella mia camera a vestirmi
Esco di casa, salgo in macchina e arrivo in studio

La giornata passa velocemente, dovevamo registrare una decina di scene corte e, come ieri, abbiamo finito che ormai è notte
Esco dallo studio di registrazione, salgo in macchina e chiamo Tom
Tom
"Si?" Risponde lui
"Ehi, sto arrivando, sono appena uscita dallo studio"
"Benissimo!!"
"Tutto ok?" Domando io sentendolo un po' strano
"Si! Certo! Ti aspettiamo!" Dice lui chiudendo subito dopo la chiamata
Deve essere successo di certo qualcosa, quando fa così è perché sta nascondendo qualcosa
Arrivo a casa, parcheggio la macchina in garage e salgo nel mio appartamento
Aperta la porta le mie narici vengono pervase da un pungente odore di detersivo al lime e bruciato
"Cosa avete combinato?!" Urlo io
Mi tolgo le scarpe ed entro in cucina
Trovo i due seduti a terra con delle spugnette che cercano di asciugare il pavimento 
"Perché è tutto allagato? Tom? Oliver?"
I due si alzano in piedi e mi guardando con un'espressione tra il divertito e il mortificato
"Cos'è successo?" Domando incrociando le braccia al petto
"Ehm" cerca di dire Oliver ma scoppia a ridere e non riesce a finire la frase
"Tom?" Domando io con sguardo accusatorio e interrogativo
"Allora" inizia lui "è complicato, sai che sono uno chef provetto no? Ecco, volevamo cucinarti la cena, ma qualcosa è andato storto, si sono bruciate le polpette che avevamo cucinato, per rimediare al disastro ho messo la teglia nella lavastoviglie in modo che non rimanesse sporca ma penso di aver confuso il detersivo da piatti per il detersivo della lavastoviglie... quindi si è allagata la cucina"
Mi schiaffo una mano in fronte e poi scoppio a ridere
"Non è difficile distinguerli, su uno c'è scritto piatti e sull'altro lavastoviglie"
"Ma entrambi hanno i disegni dei piatti, il primo che ho preso in mano l'ho usato" ammette alzando le spalle e ridendo
"Dai, sistemiamo sto disastro" dico io
Mi tolgo il cappotto e prendo il secchio con il moccio
iniziamo così insieme a raccogliere l'acqua e la schiuma sparsa per tutta la cucina
"Adesso la cucina saprà da lime per i prossimi due anni probabilmente" ammetto io
"Non la devi più lavare mamma!" Ammette Oliver
"Non funziona proprio così" rispondo io ridendo
"Guardiamo i cartoni?" Domanda poi
"Avete cenato voi?" Domando
"In realtà no" ammette Tom
"Allora vado a prendere qualcosa da mangiare e poi guardiamo i cartoni" dico io
Mi rimetto il cappotto e scendo, percorro tutta la via ed entro nel piccolo McDonald
Ordino, pago e torno a casa
Oliver saltella dalla felicità alla vista del grande sacchetto con il logo McDonald che ho in mano
Ci sediamo in divano ed insieme consumiamo la cena guardando i cartoni

"Dai Oliver, è ora della nanna" sento dire da Tom, devo essermi appisolata in divano
"Si" dico io "dai, andiamo a letto"
"Liz, lo porto io a letto, resta qui, sei distrutta" mi dice Tom
"No dai, vengo su anche io"
Mi alzo con fatica e saliamo le scale tutti insieme
Messo a letto Oliver entro in camera mia, raccolgo le mie cose e vado in doccia
Uscita dal bagno mi guardo in torno, dov'è Tom?
"Tom?" Lo chiamo ma non risponde
Esco nel corridoio e riprovo "Tom??" Ma nulla, nessuna risposta
Scendo in soggiorno e non lo trovo
Torno al piano di sopra e vedo una luce uscire dalla porta della camera degli ospiti
Mi avvicino, apro la porta e mi affaccio
"Che fai qui?" Chiedo a Tom vedendolo seduto sul letto intento ad accendere la televisione
"Se per te non è un disturbo, pensavo di rimanere qui a dormire questa sera, non mi sento di tornare a casa in macchina oggi"
"Perché dovresti tornare a casa tua?" Domando io
"In questi mesi abbiamo sempre fatto così..." ammette lui "e se non tornavo a casa dormivo qui"
Mi avvicino a lui e gli prendo la mano, lo alzo dal letto e usciamo dalla camera spegnendo la luce
Lo conduco nella mia camera "se vuoi puoi dormire qui" dico io "se non ti disturba"
"Non volevo disturbarti così tanto"
"Tom"
"Liz"
"Abbiamo dormito in divano la scorsa notte, che problema dovrebbe esserci a dormire in un letto?"
Lui sorride e mi segue all'interno della camera
Mi stendo sul mio lato del letto, prendo il telefono e controllo la casella di posta elettronica
Nessuna comunicazione dalla redazione, domani orario normale... speravo di poter riposare di più
Appoggio il telefono e mi accoccolo per dormire
"Ehi Liz"
"Dimmi"
"Posso venire un po' più vicino?"
Ridacchio sotto voce
"Perché ridi? Ti sto facendo una domanda seria" ammette lui
"Tom, non devi chiedermelo, fallo e basta" ammetto io alzando le spalle
"Okay" risponde lui avvicinandosi per poi prendermi e avvicinarmi a lui "così è perfetto" ammette "ora possiamo dormire"
Sorrido al suo gesto "buonanotte"
"Buonanotte principessa" conclude lui dandomi un bacio sulla testa

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 09 ⏰

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If I can't have you...I still want you❤️ ||Tom Holland||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora