"N-non sei più tornata a Londra?"
Stringo il pugno sulla tavola allarmata
"No Tom, non sono tornata a Londra" cerco di restare calma e tenere la voca più pacata possibile
"Posso sapere il perché?" Domanda cauto lui
"Non volevo più vederti, dalla persona che più amavo sei diventato in tre minuti la persona che più odiavo nella mia vita, tutto per il tuo essere egoista e pensare solo a te stesso"
Non so come ma sono ancora calma e non gli ho ancora sbattuto il mio piatto vuoto in faccia
Lui si rattrista
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto poi lui parla
"Usciamo?" Mi chiede
Io annuisco, ci dirigiamo alla cassa e paghiamo
Si convince facilmente sul metà a testa ed usciamo
"Camminiamo?" Mi domanda
"Volentieri" dico io
Ci dirigiamo alla spiaggia e andiamo verso lo scoglio dove ci siamo seduti al mio compleanno ma questa volta andiamo oltre
Credo che anche lui si ricordi cos'è successo su quello scoglio perché lo vedo girarsi e fissare nostalgico l'orizzonte per poi tornare a camminare fissandosi i piedi
"Io veramente non so come scusarmi" dice tenendo lo sguardo basso "mi sono comportato da cretino e hai fatto bene ad odiarmi fino ad adesso, sono stato uno stupido, non capisco come tu faccia a parlarmi di nuovo ed avermi dato un'altra possibilità dopo tutto quello che ho combinato"
Una sensazione strana che appare come un pugno tirato alla bocca del mio stomaco mi fa scaldare il cuore
Non so come descriverlo se non come le farfalle allo stomaco che sentivo quando ero al Liceo con la prima cotta
Mi fermo e lo guardo, lui si gira e mi guarda negli occhi
Lascio che mi prenda le mani mentre i suoi occhi si incastrano perfettamente nei miei
Fisso dietro di lui le stelle per un attimo poi torno a guardarlo
"Sei bellissima" mi dice "sei la cosa che amo di più al mondo"
Un altro colpo al cuore mi colpisce lo stomaco
"Cosa facciamo ora?" Domando io "non possiamo andare avanti così"
"Tu... ti sposerai e io continuerò a lasciarti il mio cuore cercando di andare avanti senza di te"
Una lacrima si avvicina al mio occhio e un nuovo sentimento si muove nel mio stomaco
"Tom... io non mi sposo più" ammetto
Lui resta allibito dalla cosa e mi fissa, poi si avvicina e mi abbraccia
Sento il suo cuore contro la mia guancia battere all'impazzata
"Elizabeth, mi dispiace" dice cercando di nascondere quanto è felice della notizia
"A me no, io... cercavo stabilità tralasciando la cosa più importante, l'amore" dico
Poso una mano sulla sua guancia e lo avvicino dandogli un bacio sull'altra
"Ora devo andare" dico io "ci vediamo"
Inizio a ripercorrere la strada che abbiamo fatto per arrivare fino a qui ma lui in poco mi affianca e mi prende la mano intrecciando le sue dita con le mie
"Ti accompagno alla macchina" dice poi
Camminiamo mano nella mano lungo la spiaggia e mi lascia accanto alla macchina
"Ti rivedrò?" Mi domanda aprendo la portiera per farmi salire
Io indugio sul mio posto per poi annuire "quando vuoi"
"Domani a colazione? Posso portarti da Starbucks come facevamo sempre?"
"Mh, non mi sembra una cattiva idea"
"A domani allora my darling" dice sorridente
Entro in macchina e lascio che chiuda la porta
Metto in moto e lui si allontana di un paio di passi per lasciarmi andare via con un sorriso stampato in faccia nella buia notte di New YorkQualcosa di terribilmente fastidioso mi desta dal mio sonno
"Che è sto terremoto sul letto" dico incazzata per poi trovare la fonte del mio sconforto
"Muori" dico al mio cellulare spegnendo la sveglia e appoggiando di nuovo la testa nel cuscino per tornare al mio bellissimo sogno dove Tom mi ha portata a cena fuori e mi ha chiesto di uscire a fare colazione con lui
Mi alzo di scatto quando concepisco il pensiero "Tom mi ha chiesto di andare a fare colazione con lui!"
Scatto giù dal letto con un sorriso enorme stampato nelle labbra e vado in bagno canticchiando
Entro in doccia e mi lavo velocemente
Esco dal bagno ancora con le goccioline che cadono dal naso e cerco qualcosa nell'armadio di Camila che possa starmi
"Hai il culo troppo grosso, quei pantaloni non ti stanno" dice una voce alle mie spalle
"Grazie Jake, sei sempre stato il mio preferito anche tu" dico sarcastica voltandomi e trovandolo appoggiato allo stipite della porta "perché non mi sono innamorata di te quella volta"
"Perché io sono troppo perfetto per te amore mio" mi dice lui ridacchiando
Si mette davanti all'armadio e comincia a guardare i vestiti di Camila
"Questi ti starebbero bene" dice passandomi un paio di jeans mum "insieme a questo" e mi mette in mano un dolcevita rosso
"Ok?" Dico io incerta
Entro in bagno e li provo
"Come vi pare?" Domando uscendo
Nel frattempo è arrivata anche Camila
"Stai bene, mettiti il cappotto e sei divina" dice la mia amica sorseggiando il caffè
Annuisco sorridente e torno in bagno e mi siedo a terra a gambe incrociate
Ho paura, ho paura a perdonarlo e a far tornare tutto come prima perché ho paura che lui non sia cambiato e che mi lasci di nuovo
Mi afferro le ginocchia e le stringo a me appoggiandoci la guancia sopra continuando a riflettere su tutto quello che potrebbe succedere
Potrebbe lasciarmi di nuovo
Magari vuole restare solo per fare scalpore e attirare di nuovo l'attenzione su di lui
Tornerebbe nel mondo dello spettacolo?
Vuole Oliver e basta?
Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dall'insistente bussare alla porta
"Cazzo Liz sei morta?" Domanda Camila da dietro la porta
"Nono, tutto bene" dico io cercando di sembrare convincente
Mi infilo la collana e mi lavo i denti poi esco dal bagno
"Tutto bene nanetta?" Mi domanda Jake vedendomi ancora pensierosa appoggiando la sua mano enorme nella mia spalla
Io annuisco e sorrido "è meglio che vada" ammetto dirigendomi alla porta
Infilo il cappotto, le Dottor Martens di Camila ed esco
Mi incammino per le vie affollate di New York infilandomi le cuffiette e dirigendomi verso Starbucks
"Elizabeth?"
Alzo gli occhi continuando a camminare e noto che dalla direzione opposta arriva Noah
"Ciao" dico io continuando a camminare
"Scusami" dice afferrandomi il polso
Sfilo le cuffiette e lo guardo negli occhi "che vuoi?" Domando ma mi esce con un tono un po' troppo aspro
"Liz, hai accettato di sposarmi e sparisci così? Credevo che... insomma"
"Credevi cosa Noah, dillo"
Abbassa lo sguardo e osserva la mia mano sinistra notando che non c'è più nessun anello
"Che fossi felice quanto me della cosa" dice rattristendosi
"Noah, hai mai pensato al perché ti ho detto di si?"
"Mi ami... credo"
"Amo te o Oliver?"
"Perché l'hai tolto?" Domanda alzandomi la mano
"Ho cambiato idea sul mio si, te ne avrei parlato ma ora devo andare scusami, sono in ritardo"
"Liz, per favore"
"Non ti ho mai amato Noah, cercavo qualcosa per distrarmi da Tom in un certo senso, sei una delle poche persone che mi è rimasta accanto dopo tutto quello che è successo ma ripensandoci con te non sono mai stata felice veramente, volevo che Oliver avesse un padre e che smettesse di preoccuparsi dei bimbi che gli dicono che è orfano senza pensare al fatto che io non ero felice, la mia felicità era altrove, scusami tanto"
"Lo ami ancora, dovevo immaginarlo"
"Si Noah, io amo ancora lui, e ora che lui è tornato vorrei capire se quel qualcosa che c'era c'è ancora"
"Ti amo troppo per dirti addio per sempre Liz, però amare una persona vuol dire volere la sua felicità, io ci sarò sempre per te"
"Vai avanti però, non aspettarmi per sempre perché non tornerò" ammetto
Lui sorride e mi abbraccia "ti aspetterò fino alla morte" sussurra prima di lasciarmi andare
"Ci vediamo al lavoro" gli dico sorridendogli malinconica
Lui annuisce e si asciuga una lacrima prima di riprendere a camminare
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If I can't have you...I still want you❤️ ||Tom Holland||
Hayran KurguSecondo libro di "If I Can't Have You...❤️||Tom Holland||" Lo potete trovare nel mio profilo È vivamente consigliata la lettura del volume sopracitato prima di questo Liz si ritrova così sola e abbandonata dall'amore della sua vita ma cerca in tutti...