Mi guarda, sorride e se ne va. Ero appena entrata in casa. Butto il trench sul divano, mi levo le scarpe, mi strucco e mi svesto. Indosso il pigiama e bevo la mia consueta tazza di latte prima di dormire. Quando lo schermo del mio iPhone si illumina, c'è un messaggio. È lui. Mi ha scritto: "Goodnight my princess" e io non sapendo come rispondere scrissi: "Goodnight my hero". Leggevo 'sta scrivendo' poi 'online'. Mi stancai di aspettare e tolsi la connessione dati. Mi addormentai faticando per colpa di quel magone che mi rimaneva proprio qui si ecco appena sotto lo sterno. Mi incominciò a battere il cuore a mille pensando a cosa stesse facendo o pensando. Mi addormentai per il
troppo tormentarmi. Mi svegliai nel bel mezzo della notte per andare in bagno, presi il mio telefono per farne uso da torcia e vidi un'ombra che attraversava il corridoio. Mi presi paura e mi chiusi il più velocemente possibile nel bagno, riaccesi la connessione dati e sentii arrivare un messaggio. Guardai e c'era il suo messaggio. Con gli occhi che vedevano tutto appannato per la troppa luce del telefono lessi: "Per qualsiasi cosa io ci sono". Non esitai a chiamarlo. Mi rispose quasi subito. Mi chiese per quale vago motivo lo avessi chiamato nel bel mezzo della notte. Io gli risposi dicendo di aver visto un'ombra misteriosa nel corridoio. Lui non esitò un attimo a dirmi che sarebbe
venuto. Io per la paura della casa. Mi sedetti con le gambe raggomitolate verso il mio busto appena fuori dalla porta aspettando che lui arrivasse. Passeranno circa 10 minuti ed è qui; adesso pensai: "Cavolo ma deve tenere davvero tanto a me, considerando
anche che casa sua dista circa 20 minuti da casa mia se fai i 60km/h". Io
gli aprii tremando e piangendo. Lui mi strinse fortissimo tra le sue braccia.
Aprì la porta di casa e portandomi in braccio andammo nella camera da letto. Io mi misi subito sotto il piumone non facendo sporgere alcuna parte del mio corpo dal letto. Lui si sedette e lo sentii piangere. Magari pensava che io dormissi. Tirai un po' giù la coperta e lo vidi, in tutta la sua bellezza, con quei goccioloni che gli scendevano lungo le guance e si depositavano nella sua folta barba. Lui se ne accorse e si asciugò subito le lacrime, io da quel momento non
so cosa mi prese, non avevo più paura, mi alzai mi sedetti sul letto e gli feci
senno di sedersi vicino a me, lo fece e gli chiesi come mai stesse piangendo.
Mi disse che non era niente. Che stava bene. Io lo abbracciai e lui mi baciò.
Non avevo più freddo e non avevo più paura. Non facemmo l'amore. Ci coccolammo, tanto.