La leggenda

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"Belos!" ringhiò la ragazza.

"Sai, sapevo che saresti tornata prima o poi e sembra che tu abbia rubato una cosa che mi appartiene." si fece beffe di lei.

La stanza prese un po' di colore mostrando la figura imponente dell'imperatore delle Isole Bollenti. La bruna non si aspettava minimamente questo incontro ma non demorse e decise di scherzare con lui e trovare una via d'uscita prima che fosse troppo tardi.

La piccola Blight era ancora al mercato, aveva incontrato i suoi fratelli e si era fermata a parlare senza accorgersi che Luz era scomparsa dalla sua vista quando una strana sensazione si insinuò tra le sue viscere, avvertendola che qualcosa non andava.

"Ragazzi devo andare" disse sbrigativa.

Al che i gemelli annuirono senza fare domande, strano pensò lei. Si rese conto che mancava qualcosa, o meglio dire qualcuno. Il panico le inondò la mente, sapendo che non era più la stessa Luz di prima e non riuscendo a trovarla da nessuna parte. Girò, girò e girò ancora per il mercato alla ricerca della ragazza senza avere uno straccio di prova del suo passaggio.

"Luz!" gridò.


I due avevano cominciato a combattere, ma la bruna non possedeva alcun pezzo di carta per creare glifi e difendersi, quindi non le restava altro che scappare o schivare gli attacchi dell'imperatore. Era ricoperta di sangue tra tagli e ferite piuttosto gravi ma non demorse. Correva nell'oscurità nella speranza di schivare un qualsiasi attacco lanciato da Belos. Lanciò un incantesimo che la bloccò sul posto, facendola inginocchiare dal dolore, un forte grido ne uscì dalla sua bocca. Le stava bruciando la pelle.

"C'era questa leggenda che raccontava di una come te, ma penso di essermi sbagliato." le disse ridendo.

La ragazza che guaiva, le sue ustioni stavano peggiorando.

"Visto che non sei nella posizione di controbattere te la racconterò, visto che sei l'unica umana qui oltre a me, non dovremmo combatterci non credi?" le chiese ironicamente.

Le si avvicinò, si tolse la maschera rivelando i suoi occhi blu che emettevano questa strana luce accecante, di umano in lui non era rimasto nulla ma non era nemmeno una strega. Allora cos'era? Luz si domandò cercando di liberarsi dalla sua prigionia. Ora l'imperatore era faccia a faccia con lei e le si avvicinò all'orecchio per sussurrarle qualcosa ma prima che potesse farlo la bruna gli spuntò in faccia facendolo indietreggiare.

"bene lasciamo i convenevoli da parte e passiamo alla storia" grugnì disgustato.

"V-va all'inferno!" ringhiò Lucia.

Una forte scossa elettrica le fu lanciata addosso facendola urlare ancora più forte e facendole abbassare lo sguardo. Era furiosa.

"Un po' di silenzio per favore. Chi ti ha insegnato queste brutte maniere? Dopotutto sei al cospetto di una figura molto importante ragazzina." si fece beffe di lei.

Le legò uno staccio al viso che le impediva di parlare ma si potevano ancora sentire delle grida smorzate dalla stoffa.

"Bene, ora che hai imparato le buone maniere sarà meglio cominciare la storia prima che qualcuno ci interrompa. La leggenda racconta di una ragazza, umana, che si imbatté sulle Isole bollenti per sbaglio. Ma questa ragazza non era del tutto umana. Le sue orecchie erano rotonde, certo, e  non c'era nessun segno che avesse delle abilità magiche, ma c'erano. Pare che questa ragazza una volta qui conobbe una strega molto potente che le insegnò la magia dei glifi, non sapendo che questa fosse molto più potente di qualsiasi strega. Era come bloccata e avrebbe avuto bisogno di un evento emotivamente sballato per sbloccare la sua magia. Ma immagino che non parli di te giusto? tralasciando questo. Questa giovane donna riuscì ad andare nel passato per scoprire come espandere le sue abilità magiche ma fu colta in un tranello da un umano che la usò per i suoi vantaggi. Questo non ti ricorda qualcosa umana?"

Gli occhi della bruna si spalancarono alla realizzazione. Stava parlando di lei, ma non era possibile, lei non aveva poteri magici oltre ai glifi ma quell'incantesimo che aveva fatto sei anni prima le balenò in mente. Non sarebbe stato possibile per un umana fare quel tipo di magia a meno che la leggenda non parlasse di lei. L'oscurità la circondava mentre si perse nei suoi pensieri, incapace di parlare e di muoversi. La sua testa correva a mille miglia al secondo accavallando ipotesi su ipotesi ma senza riscuotere alcuna risposta sensata.

"Pare che tu non abbia ancora collegato i punti ragazzina quindi lascia che ti aiuti. Tu sei quella ragazza che era destinata a venire qui, ma non sai ancora una parte della storia quindi prima di spiegarti il perché abbia deciso di raccontartela lasciami finire. Oh, giusto non puoi rispondere."

Lanciò un'altra scossa di elettricità contro la bruna che strinse i denti cercando di non urlare. Le sue ferite chiaramente stavano peggiorando e le sue energie cessavano lentamente ma doveva resistere e farlo parlare nel tentativo che qualcuno si fosse accorto della sua scomparsa e sarebbe venuto a salvarla.

"Nessuna reazione, mi sorprendi sempre di più. Ma non posso ancora ucciderti per quanto lo voglia, quindi finirò di narrarti la storia." sbuffò il vecchio.

"Allora.. dove ero rimasto? Giusto. Dopo averla usata l'umano d'altri tempi imparò combinazioni di glifi molto pericolose e che nel tempo gli sarebbero servite per affrontare la ragazza ancora una volta in uno scontro mortale. Ma la leggenda parla anche di quest'altra ragazza che accompagnava sempre l'umana ma per colpa di una forza maggiore si dovettero separare lasciandole sole ai propri destini per diversi anni. Poi si rincontrarono ma non erano le stesse che erano da giovani. Una di loro si sarebbe messa in pericolo mentre l'altra per salvarla sarebbe morta. Questo evento avrebbe scatenato la magia distruttiva dell'umana." finì di spiegare.

No. No. Non poteva essere così Amity non sarebbe dovuta morire, non per salvare lei. Non meritava una cosa del genere. D'improvviso l'effetto delle pillole sparì, lasciando la bruna in lacrime mentre cercava di non svenire. La sua rabbia cresceva sempre di più e uno strano scintillio nei suoi occhi si mostrò ma non abbastanza da farlo notare all'imperatore che intanto si divertiva a lanciarle incantesimi per ferirla.

"Oh, non essere triste questo è il tuo destino Luzura." le passò una mano sul viso.

"Ora il motivo per cui ho deciso di raccontarti questa leggenda. Se ti unisci a me dopo aver sbloccato il tuo potere non ti ucciderò, ma se proverai a fermarmi non esiterò ad ucciderti. Potrai essere la strega più potente ma sono più vecchio e furbo di te, ti ho ingannata una volta e posso rifarlo ancora. E se solo mi fermerai dall'uccidere la tua amichetta che dovrebbe essere qui tra poco vi ucciderò entrambe senza esitazione." 

ANDRA' TUTTO BENE - LUMITYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora