Che cosa???

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ahh l'amore.. che bel sentimento, così profondo ma anche altrettanto pieno di spine. Un amore come quello delle ragazze è imbattibile, un amore così grande da rischiare il tutto per tutto a finché tutto si risolva per il verso giusto, ma sarà una cosa possibile? oppure sarà troppo tardi quando la ragazza dai capelli di menta tenterà di rianimare la sua defunta fidanzata?

Luz non riusciva a credere di aver sentito la sua Amity dal mondo dei vivi, non poteva essere possibile giusto? eppure era la sua voce, la sua bellissima e inconfondibile voce. Stava impazzendo, il tempo passava e non succedeva niente, non era riuscita a sentirla più dopo quella volta, chissà quanto tempo era passato? e se si fosse dimenticata di lei? no.. non poteva, non doveva... l'amore che provava per lei era così intersecato e aggrovigliato al suo cuore che non le avrebbe permesso di fare una cosa del genere rischiando la sua vita dopo che lei si era sacrificata per salvarla.

La figura che era con lei in quella specie di purgatorio la guardava sbigottita, non aveva sentito la voce di Amity, nessuno poteva farlo, ma perché lei? La bruna si girò con uno sguardo determinato ad avvisare l'amore della sua vita che non avrebbe dovuto rischiare la sua e metterersi in pericolo. 

"Ehi tu! ascoltami bene, ho bisogno di mettermi in contatto con il mondo dei vivi e subito!" il suo cuore urlava così forte dalla paura che non riusciva a fare altro che a pregare che non facesse niente di stupido.

"Ti prego Amity.. ti prego ti prego ti prego non fare niente di stupido.."

voleva piangere, aveva bisogno d parlarle e subito.

"Mi hai sentita??! fammi parlare con lei!!" la figura era immobile.

"Cosa cazzo sta succedendo?? perché non si muove niente??" 

decise di avvicinarsi al suo angelo custode nel tentativo di risvegliarla dal sonno di cui era vittima. Ci provò, ancora ancora e ancora ma sembrava tutto inutile, non aveva intenzione di tornare nel presente. 

Il silezio era cosi assordante per la bruna che pensava di impazzire, non faceva altro che starsene seduta con le mani in testa nella speranza di sentire anche solo il minimo di rumore. All'improvviso qualcosa cambiò, una voce, una voce maschile che non sentiva da un po', una voce che le mancava così tanto che le lacrime cominciarono a rigarle il viso senza nemmeno che se ne accorgesse.

"p-papà??" la sua voce tremò

"Tesoro.. si sono io, tuo padre. Per quanto vorrei parlare all'infinito con te ho bisogno di dirti una cosa importante."

"Cosa sta succedendo papà, pensavo di essere morta e aver risolto tutto e salvato tutti quanti, ma poi mi sono ritrovata in questo posto e si è palesato una specie di angelo custode.. e io non so cosa sta succedendo.. ho sentito la sua voce, IO L'HO SENTITA! ne sono sicura! poi si è bloccato tutto, non ho la minima idea di cosa fare papà mi sento cosi sola qui, e- e Amity sta cercado di riportarmi indietro e-e io non voglio che si faccia del male per farmi tornare. IO LA AMO papà ti prego! fa qualcosa aiutami!"

mentre esprimeva tutto quello che si portava dentro si era avvicinata a suo padre pregandolo di darle una mano mettendosi in ginocchio, aveva così tanta paura che potesse succedere lo stesso alla sua amata che era pronata a sacrificarsi di nuovo per poterla salvare, ma ormai l'aveva già fatto... aveva giò usato la sua occasione per salvare chiunque e adesso? cosa avrebbe potuto fare?

"Vedi piccola.. mi ha mandato una persona speciale per parlarti quello che sto per fare, ma ho bisogno che tu mi ascolti mija ho bisognp che tu mi stia bene a sentire perché sta succedendo qualcosa di strano che nemmeno il signore lassù riesce a spiegarsi quindi abbiamo bisogno di un po' di tempo."

"che sta succedendo? abbiamo..? chi? il signore lassù? intendi per caso dio? papà ma che sta succedendo.. non ci capisco più niente."

"Luz ascoltami.. sembra che tu abbia preso il mio gene di angelo.. Non ho tempo per spiegartelo in questo momento ma visto che sei qui deve  essere vero, non posso parlartene adesso ma posso rimandarti indietro per il tempo necessario a risolvere questo problema, nonappena sarà risolto potremo parlare per quanto vorrai, non preoccuparti tesoro, ti voglio bene ma ora devi andare dalla tua amata per dirle addio.

La mascella della bruna quasi non cadde sul pavimento invisibile. Aveva senito bene? Angelo? lei- LEI ERA UN ANGELO? e suo padre? aspetta aspetta- GLI ANGELI ESISTONO? questa situazione era così strana e sovraumana che quasi pensava fosse uno scherzo di cattivo gusto o che stesse sognando, non riusciva a scegliere nemmeno quale delle due potesse essere un opzione più plausibile. In un battito di ciglia si ritrovò di nuovo sulla terra, senza nemmeno avere il tempo di riempire di domande quell'angelo..

Si guardò intorno e si trovava in una stanza buia, era così confusa che al momento non ricordava nemmeno di essere morta ed era in cerca della sua amata Amity dai capelli verdi come la menta. Stranamente aveva così tanta voglia di urlarle quanto la amasse. Era molto confusa e disidratata, da non riuscire nemmeno a parlare, provò ad aprire meglio gli occhi per mettere a fuoco e si accorse di essere su un letto, c'era un odore familiare nell'aria.. ma di chi era?

AMITY!  QUESTO E' IL PROFUMO DI AMITY..

ma ancora non riusciva a capire dove si trovava e perché questa stanza odorava della sua ragazza quindi provò ad alzarsi ma per farlo fece cadere un piccolo vaso da comodino che rieccheggiò nella stanza.

"Cazzo.." sibilò tra sé e sé la latina.

"Edric? Emira? siete voi?" una voce familiare urlò dall'altro lato della porta.

ANDRA' TUTTO BENE - LUMITYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora