Luz.. che cosa sono queste?

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Il silenzio calò nella mansione dei Blight, un silenzio così rumoroso che faceva male. Quale sarebbe stata la scelta giusta? come avrebbe potuto fare a confessare un orribile verità che nessuno mai vorrebbe sentirsi dire anche se quello che era appena successo sovrastava tutte le leggi della religione e della scienza.

"Amity.. mio padre mi ha mandato qui per..."

La porta si chiuse. Odalia era tornata e le luci in casa erano ancora accese, questo era un grosso problema.

"shh! cazzo cazzo cazzo è tornata quella stronza!" 

sussurrò la ragazza dai capelli color menta con un sentore di terrore nella sua voce.

Trascinò la sua amata nel suo armadio intimandole di fare silenzio fino a quando non se ne sarebbe andata, poi dei passi si avvicinarono sempre più rumorosi alla porta. Più il rumore aumentava maggiore era il terrore che la povera ragazza provava. La latina era confusa non riusciva a capire il motivo di tutto questo e le si creò questa strana sensazione nello stomaco, possiamo chiamarlo instinto angelico.

"Amelia! perché la luce della tua camera è ancora accesa?" la sua rabbia superava ogni livello esistente

"Madre, stavo studiando ora vado a letto" la sua voce tremava.

"E perché la tua porta è chiusa? cosa avevo detto sul tenere le porte chiuse? la punizione dell'ultima volta non ti è bastata per caso? lo sai vero che lo faccio per il tuo bene Amity?"

Detto questo Odalia varcò la soglia della stanza, i suoi occhi erano accecati dalla rabbia ed era pronta a far soffrire sua figlia per aver disubbidito ad un suo chiaro ordine. Il primo schiaffo, il primo segno che rimarrà macchiato sulla pelle candida di Amity seguito da un cazzotto nello stomaco che poco dopo creò un livido enorme violaceo e ancora, ancora e ancora. Luz non ce la faceva più, le lacrime disperate della sua amata, una richiesta di aiuto silenziosa le faceva ribollire il sangue nelle vene, come era possibile che un essere del genere potesse avere dei figli? solo per una stupida porta chiusa, chissà cos'altro aveva passato la sua povera ragazza, questo mostro ripugnante doveva pagarla così fece l'unica cosa che la sua fidanzata le aveva detto di non fare ed uscì dall'armadio.

"Luz! che cosa stai facendo ti avevo detto di rimanere lì!" 

Lo sguardo che le rivolse la povera ragazza le fece venire le lacrime, non era giusto, non poteva restarsene lì dentro e ascoltare come la sua Amity veniva massacrata a sangue da sua madre, non poteva proprio permetterlo.

"Umana! come puoi essere viva?! avevo detto a Belos di ucciderti! avevo architettato il piano perfetto per farti sparire cosi che Amelia non ti si avvicinasse più. Quel maledetto bugiardo Di Belos lo sapevo! non dovevo fidarmi di un umano!" 

La rabbia della latina a questo punto aveva superato quella di Odalia di almeno dieci volte e senza nemmeno accorgersene successe, quello di cui aveva paura, la confessione tanto difficile da fare fu svelata senza bisogno di nessuna parola. Due maestose ali bianche spuntarono dal dorso della latina, erano bellissime ed erano enormi.

"Che cosa sta succedendo? Luz!?"

Ormai non era più in sé, si buttò su Odalia con una violenza mai vista prima e iniziò a prenderla a pugni in faccia urlando frasi in spagnolo che nessuno capiva, era così accecata dalla rabbia che non si accorse della sua nuova parte del corpo fino a quando la sua ragazza non la tirò via da sua madre ormai quasi morta.

"Luz.. che cosa sono queste?" 

non riusciva a decifrare i suoi sentimenti e tantomeno i suoi pensieri, era così confusa che non aveva la minima idea di cosa stesse succedendo a questo punto ormai era una sensazione familiare per la migliore studentessa della Hexside.

"Che cosa sono cosa Amity?" 

il sangue cominciò a scenderle dal cervello e tornava alla normalità.

"non noti niente di strano nel tuo corpo?"

"Non capisco Amity, dimmi cosa sta succedendo prima che quella stonza di tua madre si rialzi ed io la ammazzi sul serio!"

La ragazza dai capelli come la menta le si avvicinò cauta cercando di non spaventarla e le sfiorò con la punta delle dita le sue maestose ali bianche. Erano così soffici che avrebbe perfino potuto addormentarsi tra loro.

"Che cosa hai fatto? sento una strana sensazione sulla mia schiena."

"Perché non ti guardi nello specchio luz?" 

La bruna si avvicinò allo specchio nella stanza e notò  qualcosa di strano che non riusciva proprio a spiegarsi.

"Dios mío, ¿qué tengo en la espalda? ¿Qué son estas alas?"


ANDRA' TUTTO BENE - LUMITYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora