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*la sveglia suona*
Dio, quanto odio la mattina, questa sveglia mi assorda e devo alzarmi per iniziare un'altra bellissima giornata nella mia vita....ovviamente sono ironica. La mattina mi incontro sempre con Lauraro che abita di fronte a me, prende la macchina e andiamo a scuola.
L: "Buongiorno bella addormentata"
O: "Ciao Lauti" dico totalmente apatica
L: "Wow oggi emaniamo energia positiva"
O: "Se è per questo nemmeno tu"
L: "Mio zio partirà per Roma tra qualche settimana..."
Suo zio, Paulo Dybala, nonché prima cotta da bambina, sta vivendo qua in Argentina mentre recupera dall'infortunio, e se dicessi che non cambiasse niente a me sarei impazzita.
L: "Ti sei bloccata?"
Ero senza parole con gli occhi spalancati, non avevo pensato che prima o poi sarebbe tornato in Italia e noi nel frattempo....
O: "Ci sono, voglio dire, mi dispiace, voi però non siete tanto affiatati..."
L: "Si beh, da quando me l'ha detto ho capito che in realtà mi piace averlo qua con noi"
Ah bene, adesso si vogliono pure bene, questo sì che è un bel problema.
Arriviamo a scuola e come sempre abbiamo tutti gli occhi puntato addosso, non sappiamo bene perché ma pensano tutti che io e Lautaro abbiamo una specie di relazione segreta o cose del genere.
L: "Menomale che manca un mese alla fine di questa merda di scuola"
Siamo a maggio e tra un mese ci spettava fare la maturità per poi chiudere per sempre con questa scuola, frequentiamo il liceo linguistico e dopo la quinta non sappiamo cosa faremo ma l'intento è di magari rimanere uniti.
O: "Non ci capisco niente di questa roba che palle"
L: "Eddai devi solo sommare qua e poi dividere"
No, la matematica non è il mio forte.
O: "Me la spieghi dopo vero?"
L: "In realtà devo andare ad allenamento ma se vuoi puoi aspettarmi a casa mentre torno e poi ti rispiego tutto"
O: "Sei un angelo"
Alla fine della giornata torniamo a casa e vedo nel vialetto di casa Dybala una macchina nera, chi poteva essere se non Paulo? Vado dritta a casa e dopo aver pranzato con la prima cosa commestibile che ho trovato mi sono addormentata sul divano, mia sorella è via e quindi sono sola.
Dopo essermi svegliata mi sistemo un attimo i capelli e mi metto un pantalone della tuta per stare più comoda, con Lautaro non mi faccio problemi.
Suono alla porta e nessuno apre, eppure Lautaro sta arrivando e mi aveva detto che c'era qualcuno a casa, ecco che mentre sblocco nervosa il telefono per chiamarlo sento la serratura che fa rumore, si apre la porta ed ecco Paulo.
P: "Ti mancavo già splendore?"
O: "Ti piacerebbe Dybala, sono qui per tuo nipote"
P: "Ah ora la dai anche a mio nipote? potremmo fare una cosa di famiglia, che dici?"
O: "Sei disgustoso Paulo"
P: "Ieri sera non la pensavi così mentre gridavi il mio nome" dice con un sorrisino perverso.
O: "Tu s-"
L: "Ciao ragazzi, scusa per i ritardo Oriana"
Grazie a dio è arrivato Lautaro, proprio nel momento giusto.
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