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Questa notte ho dormito da Paulo, nella casa che condivide con Antonella qua a Roma, ieri sera volevo veramente dormire sul divano ma lui ha insistito per farmi dormire nel letto matrimoniale insieme ma non è successo niente.
P: "Buongiorno"
Eccolo entrare in camera in accappatoio.
O: "Ma sono le 9:00, a che ora ti sei svegliato?"
P: "7:30, dovevo andare a correre"
Mi alzo dal letto e andiamo in cucina a fare colazione, aveva preso le brioche e aveva preparato il caffè. Ci perdiamo a parlare fino a quando non sentiamo il campanello, Paulo senza la minima idea di chi sarebbe potuto essere si alza e si reca all'occhiello della porta, si gira poi verso di me con gli occhi spalancati.
O: "Che s-"
P: "Shh" mi poggia la mano sulla bocca, "È tornata Antonella, giuro che non doveva tornare stamattina ma in serata, ora vai in bagno e aspetta finché non ti vengo ad aprire io"
Seguo le sue indicazioni e sento aprirsi la porta d'ingresso.

A: "Ciao mi amor"
P: "Hei, bentornata"
A: "Grazie, che profumo, hai fatto il caffè?"
P: "Si, stavo facendo colazione in realtà"
Vanno in cucina e per Antonella è impossibile non notare non una ma due tazzine, due piatti con le briciole delle brioche e un telefono che non è quello del suo ragazzo.
A: "C'è qualcun altro?"
P: "Si! Federico è qua a Roma ed è passato a salutarmi"
A: "Oh che bella cosa, potremmo uscire insieme stasera"
P: "Lo sentirò, che dici di andare a fare una passeggiata?"
A: "Ci sto, vatti a vestire"

P: "Aspetta 5 minuti da quando usciamo e poi vai via, scusami davvero ancora"
O: "Tranquillo"
Escono di casa e poi dopo aver aspettato qualche minuto prendo i vestiti e vado via da casa sua.

"Ti ho prenotato una camera nell'hotel in centro che ti piaceva tanto"

Mentre venivamo qua ero rimasta incantata da quell'hotel tutto illuminato in centro a Roma, lui non avrebbe dovuto prenotarmi una camera ma apprezzo davvero. Tralasciando questo Antonella non poteva arrivare in un momento più sbagliato....fa niente, io sono qua perché mi mancava vedere Paulo. Per passare il tempo oggi ho fatto un giro per la città e dopo la visita al Colosseo mi sono goduta una bella carbonara fatta a regola d'arte, verso pomeriggio tardi mi reco nel l'hotel che mi ha prenotato Paulo e non appena arrivo in camera oltre a rimanere incantata mi perdo ad osservare dalla finestra immensa che affaccia sui vicoli il sole che piano piano cala. A richiamare la mia attenzione è il rumore delle nocche sulla porta, qualcuno sta bussando, e penso sia il cameriere.
P: "Buonasera turista"
È Paulo, ha in mano un mazzo di fiori e quando lo abbraccio non sapendo cosa dire sento il profumo di bagnoschiuma che emana il suo corpo, era appena tornato dagli allenamenti.
O: "Tu non devi fare tutto questo!"
P: "Così poco?"
O: "La stanza e i fiori, sono stupendi, grazie"
P: "Credimi se ti dico che a  doverti ringraziare sono io"
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