4

198 12 0
                                    

"Ci sei stasera per vederci?"

Eccolo, dopo tanto tempo Dybala si rifà vivo .

"Non ti soddisfa la tua
ragazza?"

"E tu dove l'hai sentita
questa?"

Evito di rispondergli e procedo con la mia giornata, oggi è domenica e stamattina ho già perso tempo in tutt'altro che lo studio, adesso mi tocca. Lautaro mi ha anche invitato a cena da lui ma penso che non andrò, domani c'è l'interrogazione di filosofia e diciamo che sono messa un po' male.
Ebbene si, avevo studiato tutto il pomeriggio, ora sto sistemando i libri e poi scenderò a vedere un film sul divano finché non mi addormento.

"Vieni fuori"

Ancora, ma che vuole? decido di guardare dall'occhiello se fosse effettivamente fuori e c'era.
O: "Che ci fai qui Paulo?"
P: "Dai vieni"
O: "Ma mi vedi? sono in pigiama"
P: "Ma che cazzo me ne frega, tanto te lo tolgo" dice urlando dal cancello
O: "Abbassa la voce, potrebbero sentirci"

Non so come io ci sia arrivata ma sono in macchina con lui diretti a casa sua, parcheggia e scendiamo, una volta entrati non mi da neanche il tempo di ambientarmi che gli si stampa il sorriso perverso sulle labbra, quelle labbra magnetiche che mi facevano sempre un certo effetto.
O: "Mi fai paura"
P: "Rimedio"
Si avvicina a me portandomi con la schiena contro la parete e lasciando un leggero bacio sulle mie labbra come a chiedere il permesso di cominciare ciò che ormai da qualche tempo facevamo abitualmente. Infondo mi piaceva farmi desiderare e mi piaceva sentire le sue labbra e il suo tocco su di me. Ricambio il bacio che in un secondo si trasforma in un bacio poco casto e dopo avermi preso in braccio corre in camera sua, che ormai conoscevo alla perfezione.

O: "Come ci sono finita qui ancora?"
P: "Non mi resisti cara Oriana"

Riprende a baciarmi e piano alla volta ci spogliamo degli indumenti inutili che non facevano altro che dividerci, il desiderio continuava a crescere e mentre mi lascia una scia di baci sul collo e dopo aver preso un preservativo dal cassetto entra dentro di me iniziando quel gioco che ormai da un po' ci aveva creato dipendenza. Lui sapeva i miei punti deboli e io sapevo i suoi, continuava a mettere forza nelle spinte mentre i nostri fiato diventavano sempre più corti e sussurrava frasi in spagnolo sulle mie labbra mentre le nostre mani erano intrecciate, fino a raggiungere il massimo piacere e lasciarsi cadere affianco a me.
P: "Potrei averci fatto l'abitudine a tutto questo"
O: "Smettila di prendermi in giro Dybala" nonostante anche mia sorella pensi che da parte sua potrebbe star nascendo qualcosa di più di un rapporto basato sul sesso io non ne sono convinta, potrebbe avere chiunque, perché me? l'amica di suo nipote.
Passiamo la notte in quel letto, nudi e con i nostri corpi che inevitabilmente si facevano sempre più vicini, finendo per trovarci con la pelle che si sfiora e i nostri respiri che erano l'unico rumore presente nella stanza.
____________________________

DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora