Con il Vecchio occupato ero finalmente pronto ad organizzare l'incontro che ormai attendevo da anni .Giá ,per 10 lunghi anni sono stato lontano dal mondo magico , lontano da Severus e da Hermione,e dal mio vero padre, dalla mia vita insomma, ma ho appreso ,ho visto dov'era la veritá. Quando il libro realizzó il mio desiderio mi ritrovai in mezzo ad una foresta mai vista, con alberi talmente alti da non poterne vedere le cime , con foglie dai colori più disparati che si illuminavano nella notte, essa era popolata da creature magiche che fino a quel momento non avevo mai incontrato , le fate si occupavano di mantenerla giovane mentre e ovunque si sentivano le risate degli asticelli , è qua che li ho conosciuti , sono venuti loro da me e mi hanno giurato fedeltà, ma ancora non capivo chi erano e perchè io fossi così importante, appresi dopo che facessero parte del popolo degli spiriti arcani, non che di essi si trovassero molte informazioni ,infatti si erano isolati da tutti,sia dal mondo magico che dal mondo babbano, il loro potere era più forte di quello di qualsiasi mago e riuscivano ad erigere barriere per proteggere la loro esistenza anche contro i maghi più potenti, come Voldemort o Silente. Essi avevano le sembianze di umani , ma si vestivano con stracci ,ogni lembo era parte dell'abito di un loro antenato, così la storia restava viva in loro e le anime rafforzavano il loro potere, inoltre se volevano potevano infrangere le leggi di questo mondo, potevano diventare spiriti e vagare nel presente e nel passato , ovunque volessero, difatti per secoli si erano occupati di mantenere l'equilibrio tra i due mondi quello magico e quello babbano, ma un giorno la loro regina, Alexandra Brightdoom , una donna bellissima, dalla pelle candida come la neve e i capelli del colore della notte aveva conosciuto un ragazzo di nome Tom, aveva visto il suo passato e aveva percepito la forza e il potere intrisi nel suo futuro, ciò bastò a farla innamorare di lui. La donna aveva paura di mostrarsi per quello che era e gli si avvicinó fingendosi una nata babbana e lui pian piano le aprì il suo cuore. Lui aveva grandi piani e lei era così fiera dell'uomo che stava diventando, ma molti non erano d'accordo. Tom voleva che i babbani fossero allontanati dalla loro società, perchè lui sapeva, aveva studiato e aveva scoperto che ogni volta che un mago e un babbano procreavano finivano per diluire la magia nel sangue del nascituro , essa sarebbe diventata sempre meno forte in tutta la popolazione se tutto ció fosse contimuato, egli aveva paura, lui aveva visto il peggio dei babbani ,temeva che se la magia fosse stata indebolita il suo popolo non sarebbe stato più in grado di nascondersi e di difendersi. Aveva portato tutte le prove e i suoi studi davanti a Silente , che peró lo aveva denunciato al Ministero come mago Oscuro.
Fu facile per il vecchio far ricadere su di lui la colpa di diverse morti di nati babbani. D'altro canto Tom non aveva nessun problema nei loro confronti,dopotutto la magia aveva una sua volontà e sceglieva i fortunati ,oltretutto ,aveva sempre sperato di poter creare un sistema per proteggerli, dato che coloro che manifestavano magia accidentale spesso venivano abbandonati , uccisi o additati come demoni. In tutto ció Silente si era posto a guida del mondo magico come paladino della luce e solo Godric sapeva quanto al vecchio piacesse essere idolatrato. Quando la rete di spie quindi scoprì chi era quella donna , quanto fosse potente lui inizió a temere l'arrivo di un erede, un bambino che avrebbe potuto mettere fine al suo dominio. Fu questo che la tribù di sua madre gli raccontò ed Harry con le lacrime agli occhi giuró vendetta quel giorno.Da quel momento cominció ad allenarsi per sbloccare quello che era il suo vero potenziale perchè in parte era mago ma in parte era spirito, figlio di sua madre. I suoi poteri in quel luogo crescevano ogni giorno di più prova del fatto che fino a quel momento qualcuno li aveva limitati ,non solo Silente gli aveva portato via la famiglia ma gli aveva anche nascosto i suoi poteri drogandolo probabilmente.
La prima volta che provó a trasformarsi in spiritó non ci riuscì , certo era potente ma gli mancava quella connessione che aveva il resto del popolo con la foresta e le sue anime .
Fu quel giorno che conobbe CharlotteFlashback
Sono seduto in mezzo alla radura a meditare da ormai mezza giornata , non riesco a farmene una ragione, cazzo, devo sapere tutto di Silente e dei suoi piani, devo riuscire a diventare uno spirito per poter vagare nel suo passato e sbrogliare quella matassa di bugie che mi ha rifilato , ma non ci riesco , come se ci fosse qualcosa che mi blocca, è come inseguire una scintilla , quando chiudo gli occhi la vedo ma lei scappa e per quanto mi sforzi non riesco a raggiungerla.
Sbuffando mi provo a concentrare di nuovo ma vengo colto alle spalle da delle mani soffici che mi coprono gli occhi.
<Quindi chi abbiamo qua , tu sei Harry, ohhh dimmi che lo sei ti pregooo!>
La voce era femminile non l'avevo mai sentita , inoltre era strano... fin ora mi hanno trattato tutti con deferenza qua.
<Eh sì Harry piacere, posso sapere con chi ho l'onore di parlare?> Le sue mani tornano velocemente sulle mie spalle e vedo una testa fare capolino sopra la mia .
La ragazza è bella , mi somiglia molto, somiglia molto al mio aspetto reale. Giá, non posso ancora credere di essere così bello, non avevo mai avuto tanta autostima ,ma quando mi hanno tolto l'incantesimo di Silente sono rimasto a bocca aperta, sono Biancaneve in versione maschile praticamente, anche se in una versione più sexy e meno bambinesca . Ero decisamente soddisfatto del cambiamento, e non vedevo l'ora di mostrarlo a Sev.
Intanto la ragazza continua a fissarmi con il sorriso stampato in faccia, senza dire nulla, come se si aspettasse che io la riconosca.
<Scusa ma dovrei sapere chi sei?> Alle mie parole risponde con un broncio.
<Certo signor Riddle, sono Charlotte tua cugina>
Questa sì che era una sorpresa, anche se ció spiegava il suo aspetto così simile al mio , diverso solo per i capelli lunghi e raccolti in una treccia e le lentiggini che aveva su tutto il corpo.
<Non lo sapevo proprio, mi dispiace, comunque sono davvero felice di conoscerti> dico allungando la mia mano verso di lei, ma invece di stringerla ,mi si butta al collo , in un abbraccio che mi stritola le budella.
<Oh Harry che bello ora potremo essere amici per sempre>
<Chee? Scusa ma io ancora non ti conosco>
<Ma come no Harry? Hai detto che sei felice e anche io lo sono e questo basta> mi dice con convinzione
<Mmh, va bene ,allora, quanti anni hai Charlotte?> Al che sbuffa ancora come se avessi detto qualcosa di stupido
<Ma come ,ancora non lo sai?>
<Come dovrei fare, ci siamo appena conosciuti?>
Sono sempre più confuso ,magari è una pazza , meglio restare tranquilli peró, e sentire cosa ha da dire.
<Beh ma ho visto il tuo passato ovviamente>
Bene all'improvviso tutto questo ha senso, e mi sento davvero un idiota per aver pensato fosse pazza, a volte mi dimentico che vivo tra persone capaci di viaggiare nel tempo in forma astrale. È strano pensare che questa ragazza sappia tutto di me ,beh forse potremmo davvero diventare amici. Sicuramente non mancherà la sinceritá.
<Mi dispiace deluderti ,ma non sono ancora riuscito a connettermi con gli antenati pertanto non riesco a diventare spirito>A queste parole si alza in piedi come fulminata
<Noo, questo è terribile, caspita ,se non ci riesci sai una cosa ?ti insegno io, conosco un altro metodo, ma fará male Harry>
Dice tendendomi la mano
<Va bene mi posso fidare se tu pensi che io possa sopportarlo?> Le chiedo incuriosito, aggrappandomi alla sua mano e tirandomi in piedi
<Sono sicura di sì cuginetto caro, dopotutto so chi sei, sei speciale>
Detto questo si mette a correre con me al suo seguito fino ad arrivare vicino ad un'altra radura, molto più ombrosa e cupa di quella dell'accampamento, al suo centro un lago completamente nero .
<Bene siamo arrivati> mi dice tutta contenta.
<Beh devo ammettere che non è un posto molto rassicurante, ma dimmi ora cosa facciamo?>
<Allora per prima cosa chiudi gli occhi, e poi prendi un bel respiro, prova a percepire la foresta e tutta la sua vita> Eseguo i suoi ordini, sento il fruscio delle foglie, gli animali , ogni goccia d'acqua , e l'odore del fango e delle rocce ,come se questo posto amplificasse i sensi.
<Ci sei Harry?> senza distogliere l'attenzione le annuisco
<Bene ,ora, cammina dritto davanti a te e ricorda tutto quello che sentirai non ti puó fare davvero del male, ricorda chi sei e chi vuoi diventare ,non perderlo di vista a meno che tu non voglia dimenticare la tua identitá>
Le sue parole non mi confortano per niente, ma ormai sono qua, come riusciró a prendere il controllo del mondo magico se non riesco neanche a fare questo? E con quest idea in mente mi incammino, avvicinandomi sento sempre più freddo e poi qualcosa che si muove sulle caviglie e che mi tira verso il basso, ma continuo. Sento come se delle mani cercassero ti tirarmi sul fondo ,aggrappandosi a me con le unghie , sento il mio corpo graffiato e l'acqua che è fredda e che mi spinge sul fondo come sabbie mobili e sento di soffocare, ma sto ancora respirando. Ho ancora gli occhi chiusi ma vedo quella scintilla , come se si trovasse lontana nel buio e io sento di scivolare verso di essa ,come se catene invisibili mi trascinassero verso di lei, ma vanno troppo veloci , ora mi sto avvicinando troppo in fretta ,e tutto intorno a me è un turbinio angosciante e la scintilla non scappa , sembra che mi voglia inghiottire. Mi assorbe completamente fino a sparire e poi sento solo urla che vogliono entrarmi dentro come serpenti , ma non devo combatterle e le ascolto ma le lascio fuori , ed è così difficile perchè ogni urla racconta una morte e la mia pelle la fa sua.
Alla fine non urla più nessuno e mi guardano e poi diventa nero e mi sento come in un vortice, e una voce dentro di me mi dice dove e quando Harry? Parla.
Alla fine mi ritrovo lá ,a un passo da mia madre e mio padre e vederli così innamorati e giovani mentre lui le accarezza il pancione mi riempie il cuore di gioia.
Li renderó fieri di me , non vedo l'ora di rivederti padre.Tornato al presente mi rendo conto di essere immerso nel nero con l'acqua che mi sava per riempire i polmoni, riaffioro giusto prima di finire l'ossigeno. E Charlotte subito urla di gioia e mi si butta addosso .
<Harry bravissimo sei stato fenomenale, sono fiera di te>
<Ne sono felice "coff cof", bene ora possiamo ufficialmente essere migliori amici>
<Ei, guarda che per me lo eravamo giá, comunque ecco , per suggellare questo nuovo inizio ho un regalo per te> Così dicendo mi porge una lama piccola ma affilata, così lucente da potermici specchiare che mi cattura completamente lo sguardo se non l'animo.
<Sai mia madre, tua zia Ada, l'ha custodita per molti anni, ed in punto di morte l'ha lasciata a me, con la promessa che un giorno ti avrei trovato. Era di tua madre ,è l'unica cosa che ci è rimasta dopo che se ne è andata. Si dice sia stata forgiata dai goblin unendo ossa di drago e avorio di unicorno, letale ed elegante, proprio come te>
Guardai quel dono , pensando a quando mia madre doveva averlo impugnato prima di me , e giurando a me stesso che un giorno l'avrei piantato nel cuore di quel vecchio bastardo.
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Phobia || Snarry
Short StoryHarry è deciso ad affrontare un nuovo e doloroso anno ad Hogwarts, in solitudine. E se trovasse dei nuovi nemici in vecchi alleati? O nuovi compagni in vecchi nemici ? Chi lo aiuterà a guarire dalle sue ferite , forse l'odiato professore di pozioni...