Era terribilmente bello sedere negli spalti e guardare i provini per entrare in squadra dei Serpeverde, soprattutto se c'erano Fred e Louis. Eravamo arrivati da poco e mi stavo già divertendo un sacco, c'erano alcuni studenti del secondo anno che faticavano a reggersi sulla scopa e scivolavano sempre di lato. Stranamente non era ancora arrivato il capitano, Alexander Nott. Nemmeno il tempo di pensarlo che entrò in campo, gli spalti furono invasi da giovani ragazze urlanti.
«Guardate là, è appena arrivata la Rosier» esclamò Louis.
Sgranai gli occhi e mi raddrizzai. Vidi Alicia avvicinarsi ad Alexander e a abbracciarlo di slancio. Mi mancò il fiato quando lo baciò sulla guancia e mi costrinsi di guardare altrove. Mi dava fastidio, terribilmente fastidio.
«Chissà che ruolo le regalerà Nott» sbottò Fred.
Lo guardai male, se Alicia fosse stata presa sicuramente se lo sarebbe meritato e non per altro. Arrivarono pure Scorpius e mio fratello Albus, sicuramente loro sarebbero rimasti in squadra. La selezione stava per cominciare, tutti avevano preso il volo. Furono liberati i Bolidi e il Boccino mentre la Pluffa lanciata in aria.
Cercavo di seguire i movimenti di tutta la squadra ma la mia attenzione era costantemente catturata da quel fulmine dai capelli castani, Alicia. Non riuscivo a capacitarmi del perché quella ragazza mi interessasse tanto, era una Serpeverde per Godric!
«Mi sa che per Lily, quest'anno, non sarà facile acchiappare subito il Boccino» borbottò Fred.
«Perché mai? Abbiamo vinto per tre anni di fila non vedo cosa possa cambiare» risposi accigliato.
«La Rosier! Sono passati cinque minuti e ha già preso il Boccino» fece una pausa. «Solo cinque fottutissimi minuti!»
Guardai i Serpeverde in volo e vidi Alicia con il pugno chiuso alzato. Mi aspettavo di ridere un sacco per i provini e invece mi ritrovavo ad assistere ad un vero e proprio prodigio. Cominciavo ad avere paura di quella ragazzina, sembrava così piccola e fragile ma dentro di se possedeva una forza e una determinazione incredibile.
«Vado a congratularmi» dissi, gli altri due mi guardarono male. «Eddai! È stata maledettamente brava, se lo merita.»
Senza attendere risposta scesi le gradinate degli spalti e poi raggiunsi il campo. Non volevo farmi vedere da nessuno eccetto da lei. Rimasi nell'ombra aspettando il suo arrivo ma non si fece vedere. Feci un movimento brusco e mi ritrovai sotto la debole luce del sole, sgranai gli occhi e mi affrettai a nascondermi di nuovo. Sentii qualcuno planare e toccare delicatamente il suolo, sperai non fosse Scorpius o Alexander.
«Potter, cosa vuoi?»
Colto alla sprovvista rimasi senza fiato. Mi voltai lentamente e vidi Alicia. Respirava affannosamente e stava tentando di asciugarsi il sudore dalla fronte. Era così piccola che quasi faceva tenerezza, ci guardammo per qualche istante senza proferir parola. Quella stupida voglia di baciarla si fece risentire, dovetti utilizzare tutta la mia forza di volontà per impedirmi di prendere Alicia e sbatterla contro il muro in quello stesso istante.
«Vengo in pace, volevo congratularmi con te.»
Fece qualche passo in avanti così potei vederla meglio, la divisa le stava terribilmente bene. Feci un respiro profondo, cosa diamine mi stava succedendo? Dov'era finito il mio solito odio per quelli come lei? Era tutto sbagliato ma al contempo estremamente giusto.
«Bene Potter, l'hai fatto. Ora puoi andartene.»
Con un sorrisetto spavaldo si voltò, non fece in tempo a fare un passo che l'avevo già afferrata per un braccio. Tutta la buona volontà era andata a farsi fottere. La strattonai e finì sul mio petto. Aveva gli occhi spalancati e la bocca socchiusa, era sorpresa. Mi avvicinai al suo viso e stavo spostando le mani sulla sua schiena quando sussultò e poggiò le mani sul mio torace cercando di allontanarmi.
«Lasciami andare, Potter.»
Fui io ad allontanarla, non mi ero neanche reso conto di ciò che avevo fatto. Non toccavo nessuno in quel modo in luoghi pubblici, Alicia era capace di farmi perdere il controllo in una maniera impressionante. La guardai e vidi che tremava leggermente.
«Non volevo, scusami.»
Era già tornata in campo, ma pochi istanti prima di tornare in volo si voltò. Non sembrava sorpresa di vedermi ancora lì immobile e nemmeno offesa per come l'avevo trattata. Mi sorrise facendo un timido saluto con la mano.
Feci un respiro profondo, non potevo essere più felice di così.
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Figlia di Mangiamorte »James S. Potter
FanfictionDA REVISIONARE. Alicia Roxanne Rosier e James Sirius Potter. Due nomi, due vite, ma un unico futuro. Lei, figlia di un Mangiamorte pentito. Lui, figlio del Salvatore del Mondo Magico. Loro, una storia tutta da scrivere. Dal capitolo ventitré: «Ti in...