20. L'Amortentia

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Oramai passavo la maggior parte del tempo chiusa in Sala Comune dato che andare in giro per la scuola significava essere presa in giro. Dopo la disastrosa partita contro Corvonero io e i miei compagni di squadra venivamo derisi spudoratamente dai Corvi e dai Grifoni. Era la cosa più brutta di questo mondo e dava un fastidio allucinante. I nostri stessi compagni ci lanciavano frecciatine, grazie a Salazar c'erano i Tassorosso che se ne stavano zitti zitti.
«Oh aspetta che mi fermo un attimo» gracchiò una voce sconosciuta.
Mi guardai intorno individuando Fred e Louis Weasley che fingevano di star male. Intuii che mi stavano imitando. Feci un respiro profondo imponendomi di non andare a prenderli a sberle, non volevo saltare la lezione di Pozioni per andare a fare una visita alla McGranitt.
Scesi nei sotterranei e finalmente mi sentii un po' più tranquilla. A passo spedito raggiunsi l'aula, grazie a Morgana non incontrai più nessun rompipalle. Andai a sedermi accanto ad Albus che fatalità era seduto dietro a Scorpius e Gregor Riordan.
«Ed ecco la cocca del professore» scherzò Albus.
«Non sopporto più quegli stupidi Grifondoro» borbottai.
In quel momento entrò il professor Lumacorno con al suo seguito quasi tutti i Grifondoro. Gli tenni gli occhi addosso fino a quando raggiunse la cattedra. Gli avevo visto in mano un orribile libro rosa e temevo il peggio. Aveva accennato alla preparazione dell'Amorentia ma non credevo lo dicesse sul serio! Borbottai il mio dubbio ad Albus ma lui parve felice. Adorava sfidare se stesso nella preparazione di pozioni sempre più difficili.
«Buongiorno ragazzi, quest'oggi vi cimenterete nella preparazione dell'Amortentia. Qualcuno sa dirmi gli effetti di questa pozione?»
Alzai di scatto la mano attirando la sua attenzione, mi diede la parola.
«È un potente filtro d'amore che crea un vera e propria ossessione verso colui o colei che l'ha offerta oppure verso la prima persona che si vede. In questo frangente ci sono ancora dei dubbi.»
«Esattamente, cinque punti a Serpeverde! A coppie, andate a fine del libro e buona fortuna!»
Aprii il libro nella pagina giusta e indicai ad Albus gli ingredienti che sarebbero serviti. Lui si alzò e andò a prendere dell'acqua di Luna, delle uova di Ashwinder, dei petali di rosa e del peperoncino in polvere.
«Bene, mettiamoci all'opera!» esclamò tutto contento.
Colto da uno dei suoi soliti attacchi di protagonismo, Albus decise che a versare gli ingredienti sarebbe stato lui. Glielo lasciai fare, ben contenta di limitarmi a mescolare e a sentire gli aromi della pozione. Sudammo sette camicie sia per la difficoltà della pozione che per il calore che essa emanava ma alla fine riuscimmo a completare la preparazione e la lasciammo a riposare per il tempo necessario. Ero curiosa di sentire l'odore che avrebbe assunto dato che era la prima volta che mi avvicinavo ad una Amortentia e, per quanto ne sapessi, non ero innamorata di nessuno.
«Alicia, dovrebbe essere pronta» disse Albus.
Fatalità Lumacorno stava passando dietro di noi e sentì perfettamente. Si avvicinò con uno scatto al calderone ed esaminò il contenuto con occhio critico inspirando profondamente. Pochi istanti dopo sorrise e annuì soddisfatto.
«È perfetta, complimenti! Ditemi ragazzi, cosa sentite?»
Mi sporsi sopra il calderone e annusai. Sorrisi inconsapevolmente sentendo l'aroma della pozione.
«Colonia, Gelatine Tutti i Gusti +1 e bucato fresco« mormorai.
Fui colta da un'improvvisa consapevolezza: quell'odore non mi era per niente sconosciuto, sapevo esattamente di chi era. Guardai scioccata Albus che nel frattempo stava facendo come me. Ero talmente persa nei miei pensieri che non ascoltai nemmeno cosa disse. Non poteva essere il suo profumo, non poteva! Quando Lumacorno se ne andò Albus mi prese per un polso riportandomi alla realtà. Lo guardai smarrita, speravo davvero che lui sapesse darmi una risposta.
«Dimmi che non è vero, Al.»
«Quello che hai sentito è l'odore di James, Alicia!» sussurrò lui.
Mi presi il viso tra le mani. Perché sentivo James? Non potevo essermene innamorata, non dopo tutto quello che ci eravamo detti, non dopo quei baci rubati. Eppure quando ripensai alle sue labbra sulle mie mi vennero i brividi, brividi di puro piacere. Strinsi i denti cercando di pensare ad altro eppure quell'aroma che saliva dal calderone era delizioso. Ringraziai mentalmente il professore quando la fece sparire.
Rimaneva un unico quesito a cui rispondere, cosa provavo veramente per James?

Figlia di Mangiamorte »James S. PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora