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«ringrazia che domani ti devi vedere con quel coglione di tuo fratello, altrimenti ti avrei ucciso»
«s-scusa»
«scusa?! SCUSA COSA JIMIN?! DEVI DIRMI CHI CAZZO è IL RAGAZZO CHE VI HA INVITATO AD USCIRE»
«i-io non l-lo so»
«PENSI DI FREGARMI EH?! SE VENGO A SAPERE CHE MI TRADISCI SEI MORTO»
«NON TI STO TRADENDO!»

jimin si pentì subito di aver alzato la voce con lui, lo prese dalla maglia e lo buttò sul divano, il biondo sapeva cosa stava per succedere, ogni volta finiva così

«ecco cosa succede quando disubbidisci Jiminie»

il maggiore si mise a cavalcioni sul corpo inerme del minore, si slacciò la cintura dei pantaloni uscendo il suo membro. Abbassò i pantaloni e i boxer del biondo, per poi penetrarlo senza ritegno. Lasciò una striscia di baci e succhiotti, ma jimin non reagiva in alcun modo

«Sei una puttana»

una spinta

«sei solo mio»

un'altra spinta

«dillo di chi sei?»
«t-tuo»
«DI CHI SEI?!»
«s-sono d-di T-Taemin»
«bravissimo jiminie»

dopo essere venuto si rialzò e andò a lavarsi, per poi tornate in salotto e comunicare il premio che aveva vinto jimin

«puoi uscire, ma entro due ore devi stare qui, CHIARO?!»
«s-si»
«come si dice?»
«grazie»
«bravo, ora vattene»

jimin corse via da quella casa, da quello che era successo poco prima.

Nella corsa si scontrò nuovamente con il ragazzo del supermercato, Jungkook

«Ei jimin, tutto bene?»

No, voleva urlare Jimin a pieni polmoni, ma sferrò il sorriso più forzato che aveva e rispose al corvino

«ciao Jungkook, sto bene»
«jimin ti prego non mentirmi, hai gli occhi rossi e gonfi, pieni di lacrime..e pieni di  voglia di scappare dal dolore»

il cuore di Jimin perse un battito, le lacrime scesero copiose e un calore meraviglioso lo avvolse, Jungkook lo stava abbracciando

«shh, va tutto bene, ci sono qui io Jimin, ti va se andiamo a casa mia?»

avrebbe dovuto rispondere di no, che doveva scappare e tornare da lui, ma invece della sua testa parlò il suo cuore

«p-portami a-al sicuro, t-ti prego»

                         ~Jikook~

la prima cosa che fece Jungkook appena arrivato a casa fu portare Jimin in camera sua, lo fece stare al caldo infilandolo nelle calde coperte del letto, si stese accanto a lui e gli lasciò carezze ovunque per tranquillizzarlo

«va meglio?»
«si, grazie»
«di niente piccolo, ora mi dici che succede?»

Jimin rimase in silenzio per qualche minuto, era saggio dirlo? E se fosse scappato da lui?

«ho litigato con una persona e sono corso via»
«sicuro sia solo questo?»
«si, tranquillo Jungkook»
«d'accordo, se vuoi ti riaccompagno a casa»
«NO! cioè, voglio stare qui»
«va bene piccolo»

jimin si lasciò coccolare da Jungkook per il resto della serata, sarebbe dovuto tornare da lui, stava infrangendo una regola? SI, gliene importava?  NO

𝐅𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐑𝐓𝐀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora