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«Hai fame Jimin?»
«n-no»
«Ripeto la domanda, HAI FAME JIMIN?»
«S-si a-amore»
«che bravo bambino, le pizze saranno qui a momenti e faremo una bella cena romantica»

Minho salì le scale per dirigersi al piano di sopra e preparare la tavola con quelle poche posate e piatti che si ritrovava in casa.
A distanza di qualche minuto suonarono alla porta, e con una pistola alla mano ben nascosta si diresse ad aprirla

«Salve lei é il Signor. Kim Minho giusto?»
«esatto sono io, mi dia le pizze ho già pagato tramite la mia carta»
«si ma stia calmo, penso che al suo ospite non dispiaceranno due minuti di ritardo»
«come..come fa a sapere che c'è qualcuno con me?»
«la tavola é apparecchiata per due persone»
«oh bhe si, ma ora si levi dai coglioni»
«come siamo maleducati»
«senti ragazzino mi hai rotto il cazzo»

Il maggiore puntò la pistola alla testa del minore ma in pochi secondi fu accerchiato da altri poliziotti

«ma che cazzo succede?»
«Signor Kim Minho lei é in arresto per rapimento di persona, estorsioni, furti e stupri, ha diritto ad un avvocato, tutto quello che dirà verrà usato contro di lei in tribunale»
«io non ho fatto nulla»
«ci dica immediatamente dove si trova Park Jimin e forse proporremo un patteggiamento»
«non so chi sia»
«portatelo in caserma, subito. Ottimo lavoro Taehyung»
«grazie, ma ora cerchiamo Jimin»

Ci misero poco tempo a trovare Jimin, Jungkook si fece spazio tra gli altri poliziotti e cercò di slegarlo il più velocemente possibile dalla sedia.

«J-jungkook»
«Sono io Jimin, sono qui»
«Jungkook»
«shh amore, sono qui»

Jimin si lasciò andare ad un pianto liberatorio, essere di nuovo tra le braccia del suo ragazzo lo faceva stare meglio

«n-non mi lasciare»
«non andrò mai via, mai»

~in ospedale~

«chi é Jeon Jungkook?»
«Io, come sta dottore?»
«Jimin é un ragazzo forte, si riprenderà ne sono certo. Ha subito molte violenze sia fisiche sia mentali, quindi vi consiglio di starli il più possibile vicino e di ricominciare il percorso con la psicologa, per il resto deve stare a riposo e non deve fare nessun sforzo»
«possiamo vederlo?»
«per ora solo tu caro, ma gli altri possono tornare durante gli orari delle visite»
«grazie»

Jungkook salutò gli altri ringraziandoli per l'aiuto che avevano dato chiedendoli di tenerlo aggiornato su Minho.
Entrò in camera, e vedere Jimin steso sul letto, al sicuro, lo fece sorridere.

«Kookie»
«ei piccolo, sono qui»
«M-mi sei mancato»
«anche tu piccolo, non hai idea quanto, ma ora é tutto finito»
«potremo essere felici?»
«certo, vivremo in una casa tutta nostra un cane e un gatto, se lo vorrai mi prenderò cura di te per tutta la vita»
«mi stai chiedendo di sposarti mentre sono su un letto d'ospedale?»
«no, te lo chiederò nel esatto punto dove ci siamo conosciuti, e comunque sei sempre bello»
«ti amo»
«anche io piccolo, tanto»

𝐅𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐑𝐓𝐀 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora