Capitolo 19

90 7 0
                                    

'Mi trovavo in un posto che non conoscevo supposi fosse una piazza ed era piena zeppa di gente. Entrai in confusione, guardai intorno in cerca di un viso familiare, in lontananza vidi Luca. Cercai di raggiungerlo ma qualcuno che non vedevo in volto mi prese dalle braccia e mi bloccò. Luca notò che io cercavo di divincolarmi dalle braccia di quell'uomo, si fece spazio tra la folla, ma con difficoltà e mentre accorse ad aiutarmi tutto svanì '.

Aprì gli occhi spaesata e respirai a fatica. Ero coricata sul fianco destro e dietro me c'era Luca coricato nello stesso modo e mi cingeva con un braccio. Mi alzai senza svegliarlo, ma quando ero alla porta della stanza lo sentì farfugliare.
- Dove stai andando? -.
- In bagno non volevo svegliarti -.
- Tranquilla -. Si stiracchiò. Andai, feci pipì e mi lavai le mani. Quando tornai lui era lì che dormiva come un bimbo. Bevvi un po' d'acqua e mi infilai di nuovo a letto, lo abbracciai e l'odore dei suoi capelli era inebriante. Affondai di più il naso e strinsi di più l'abbraccio . Lui si agitò un po', forse gli facevo troppo calore, mi allontanai lui si girò e mi abbracciò molto forte fino a farmi perdere il fiato.
- Sei così morbida, sembri un cuscino. È bellossimo -. Mi sorrise con occhi chiusi. Lo ringraziai dandogli un bacio in fronte.
- Ma tu non dovresti essere a lavoro oggi? - Mi chiese premuroso.

- Luca mi sa che ti manca qualche venerdì. Oggi è domenica! -. Esclamai. Si mise a sedere.
- Bhè allora buona domenica -. Mi baciò.
- Cosa abbiamo in programma oggi? -. - Pranzo a coppie, oggi i fidanzati dei ragazzi di questo appartamento sono invitati a pranzo -.
- Mi stai dando un appuntamento? - chiese flirtando.
- Credo di si. Vuoi che lo sia? - Lo baciai nuovamente.
- Starei qui, ore a letto con te, ma adesso la cinderella che c'è in me deve scendere -.
- Devi pulire? -.
- No io cucino, assaggerai la mia buona cucina - mi alzai dal letto e lo guardai.
- Il signorino, ha voglia di fare colazione? - imitai una cameriera.
- Altroché -. Mi strizzò l'occhiolino.
- Specialmente se la colazione sei tu - mi sorrise malizioso, ricambiai quel sorriso tanto provocante e poi mi alzai.
- La gamba come la senti ? - chiesi ricordandomi l'inconveniente della sera prima.
- Non sento più dolore al momento - gli sorrisi.

Una tazza di latte, un buon caffè e biscotti, questa fu la nostra colazione.

- Piccola non ti dispiace se vado a casa a cambiarmi e poi torno? -. Mi chiese Luca scendendo le scale, portando i vestiti della sera prima.

- No, fai pure. Fatti bello, chissà ti fai tu fidanzato con Barbara invece di Alessio - gli strizzati l'occhio.
- Il mio cuore batte per un'altra - mi mandò un bacio con la mano, poi si diresse alla porta d'ingresso e se ne andò.
Ale stava dando una sistemata alla casa e Asia mi stava aiutando a cucinare.
- Dimmi. Da quando abbiamo iniziato a cucinare mi guardi come se mi volessi dire qualcosa - mi disse senza mezzi termini o giri di parole. Menomale che aprì bocca il silenzio era assordante.
- Non ho niente da dirti - stesi sulla difensiva, ma studiai il suo sguardo, sapevo che non se l'era bevuta.
- Ne sei sicura, guarda che ti conosco - eccola lo sapevo, mi conosceva bene.
- Ho fatto un sogno strano -.
- Cioè? - mi guardò allarmata, sapeva quanta importanza davo ai sogni. Vuotai il sacco e lo raccontai.
- Sarà il fatto che hai paura, che qualcuno te lo porti via. Ma io conosco una parte di Lavinia che nessuno conosce - mi disse dopo che finì di raccontare.
- Cioè? -. -La parte di Xena la Guerriera, ti ricordi quando avevi 16 anni? Ti piaceva Robert e tu hai fatto di tutto per conquistarlo ed è finito che siete stati insieme. Certo in seguito ci sono stati svariati episodi negativi, ma Luca è così un bravo ragazzo, si vede che ti proteggerebbe in ogni dove, su ogni fronte -. Prese fiato.
- Quindi guerriera metti l'armatura se sarà necessario -.
- Hai ragione -. Aveva ragione da vendere, le sue parole mi avevano rincuorato e per quanto riguardava Robert ormai era solo un'ombra sbiadita del mio passato.

Tutto quello che amo sei tu (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora