capitolo 25 | traitor.

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I'm still loving you
I need your love
─ still loving you ; scorpions.

Approdo del re, Westeros.

𝐈l cadavere di Floris Baratheon fu bruciato dal fuoco di drago dell'Occhio della Tempesta la notte successiva della sua morte. Il suo corpo senza vita fu trovato ai piedi della torre in cui si trovavano le sue stanze, con in mano stretto un pugnale simboleggiando così che era stata lei a compiere quel gesto. Fu Ser Criston Cole a trovarla e ad avvertire il Re Aegon, che disinteressato non se ne preoccupo molto, lui sapeva bene delle intenzioni del fratello e che era già sposato con un donna, ma fu proprio Ser Otto Hightower ad andare su tutte le furie e promettendo che gliel'avrebbe fatta pagare a coloro che avevano commesso tale crimine. 

La sala del trono era vuota, tanto che quel giorno avevano occupato l'enorme stanza per il loro divertimento personale, passandoci intere ore rinchiusi tra quelle gelide mura a parlare del loro futuro in Alto Valyriano, cosicché nessuno avrebbe potuto capire di ciò che parlavano. «Gaomagon ao ūndegon nyke va se Dēmalion Āegenko?» domandò Aemond. "Tu mi vedi sul Trono di Spade?"

Laeia sapeva bene che lui era decisamente più adatto rispetto al fratello, attuale Re. Aemond aveva studiato, si era allenato con la spada, sapeva combattere in modo eccellente, parlava l'alto Valyriano meglio di lui e cavalcava uno dei draghi che avevano partecipato alla conquista del Continente. «Kessa.» rispose lei trovandosi ai piedi del trono, guardando Aemond seduto sopra di esso. "Si."

«Skoros gaomagon ao ūndegon?» chiese a sua volta lei, osservando lui nei suoi abiti di pelle e tessuto pregiato, così come i suoi capelli sempre pettinati in modo impeccabile. "Che cosa vedi?"

«Iā dāria se iā dārys, nyke ūndegon īlva, udrāzma hēnkirī Westeros se Essos» rispose Aemond alzandosi. "Una regina e un re, vedo noi, governare su Westeros ed Essos."

«Gaomagon ao ūndegon nyke kesīr?» concluse quindi lei, arrivando alla fine a ciò che aveva sempre desiderato: sedersi sul Trono di Spade e conquistare anche Westeros, facendo avverare così la profezia. "Tu mi vedi lì?"

«Kessa.» rispose Aemond porgendole la mano. «Māzigon, sit ilagon» la giovane le afferrò la mano per la prima volta si trovò a pochissima distanza dal Trono, potendo ammirare finalmente la sua grandezza da vicino. "Vieni, siediti."

Si sedette posando le mani sulle lame gelide delle spade che lo formavano. «Gevie.» mormorò Aemond guardandola seduta sul trono della sua famiglia, lui continuava a starle in piedi e di fianco e la osservava guardare l'intera sala vuota. "Bellissima."

In quel momento lui non vide altro che lei, così bella e potente.

«Dāria Laeia» mormorò poi portando due dita sotto al suo viso. «Dārys Aemond» sussurrò lei guardandolo, mordendosi il labbro inferiore desiderosa di baciarlo per poter bearsi dei suoi baci passionali e del suo tocco gentile. «Kesi ērinagon bisa vīlībāzma» rispose egli. "Vinceremo questa guerra."

Laeia si alzò così in piedi, portò le mani sul viso del marito e lo avvicinò a lei baciandolo delicatamente. «Kesan gaomagon mirros syt ao, ñuha Dāria» sussurrò baciandola, tastando le sue labbra fredde e dolci. "Farò qualsiasi cosa per te, mia Regina."

La Regina sorrise sulle sue labbra, lasciandosi abbracciare, quasi avvolgere dalle sue braccia, percependo il suo profumo e il calore del suo corpo. Bramava così tanto quel Trono fin dall'inizio che avrebbe anche distrutto l'intera città pur di averlo, ma sapere che con Aemond aveva un pretesto in più per averlo, ma aveva anche paura che qualcuno avrebbe potuto complottare alle sue spalle.

STARS & SCARS | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora