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Libera la mente (il cuore)


Il concetto dello "svuotare la tazza" è ormai noto ai più. 

Ma chi lo mette davvero in pratica?

Si sa, è una pratica difficilissima, quella del ricominciare. Quella di iniziare un nuovo giorno come se fosse sempre il primo. Un nuovo allenamento, lasciando nel cassetto ciò che si appreso prima, che non è dimenticare, piuttosto un lasciar riposare, proprio come si fa con il pane, lasciandolo lievitare. Ed è proprio la lievitazione uno degli elementi fondamentali di tutto il procedimento.

Ricominciare con uno spirito, una mente, un cuore sempre nuovi, liberi da ogni preconcetto, o scissione.

La non-mente è uno dei concetti zen più famosi, ma cosa significa realmente?

La non-mente non è semplicemente liberare la mente dai pensieri che l'affollano. Essa è consapevolezza. Consapevolezza e fiducia di ciò che si è imparato, consapevolezza e fiducia del proprio percorso. È fidarsi talmente tanto delle cose apprese, da metterle da parte per un momento e lasciar fluire l'essenziale, ovvero ciò che si è appreso precedentemente.

Svuotare costantemente la mente-tazza significa non fissarla su alcunché e lasciarla fluire liberamente. Fissarsi su di un punto fermerebbe la mente che a quel punto stagnerebbe, diventerebbe immobile, cristallizzata. Essa, invece, deve poter fluire come un ruscello d'acqua pura sempre nuova.

Per questo è essenziale "perdere la mente", che non è impazzire, ma metterla da parte e giungere ad uno stato di quiete senza pari, in cui essa è vuota, limpida.

Questa è la non-mente.

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