La guardia è per i principianti; più avanti si torna alla posizione naturale
I kata vanno eseguiti correttamente; il combattimento è altra cosa
Non dimenticare dove occorre usare o non usare la forza, rilassare o contrarre, applicare la lentezza o la velocità, in ogni tecnica
Sii sempre creativo
Nelle fasi finali dei Venti Principi, ho preferito unire insieme le massime per temi.
Questi ultimi quattro princìpi, sono più che altro inerenti alla tecnica.
Ovviamente, una cosa è praticare nel dojo, un'altra il combattimento reale.
I kata o gli esercizi, aiutano a memorizzare le tecniche e ad allenarle in diverse modalità, fino a che esse diventino parte di noi.
E una volta assimilate al massimo grado, il praticante può tornare alla sua "posizione naturale", solo allora il modo di muoversi sarà unicamente il suo. Potrebbe fare qualsiasi forma, ma sarebbe soltanto egli stesso in movimento.
Pensate a Picasso.
Prima di giungere al cubismo, egli ha scalato ogni grado dell'arte pittorica, ha studiato ogni singola tecnica, fino a realizzare sé stesso e la sua arte.
Questo è il grado più alto della pratica. Quando l'arte diventa talmente tua da riuscire a esprimere te stesso attraverso di essa.
E solo a quel punto la creatività sarà fondamentale per andare oltre.
Oltre la forma, le tecniche, le posizioni, il combattimento.
Quello che resterà sarà soltanto l'essenza del praticante, il principio supremo dell'arte.