05. Black Tears

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"Tanto tempo fa, esistevano delle creature magiche con dei poteri speciali"

"Le fate?" chiesi ingenuamente.

"Già, credo che possiamo definire così" mi sorrise continuando con la sua storia "amavano danzare, cantare e anche suonare..." si alzò e si diresse verso il pianoforte di nostro padre.

"Una canzone in particolare amavano suonare, Lacrimis non exaruit" corsi verso di lui, sedendomi accanto e chiusi gli occhi ascoltando la dolce melodia delle fate.

"Perchè questa canzone?" mi girai verso di lui.

Mi accarezzo dolcemente la guancia e sorridendo mi disse "Per non dimenticare le vecchie lacrime".

Non feci ulteriori domande, ma ancora oggi mi chiedo cosa stesse effettivamente a significare quella frase.

E adesso un'altra domanda che mi affligge è "Come fa Carsten a conoscere la canzone".

Quel giorno Rohan mi ha detto che era una storia inventata da lui, ed io ero l'unica a conoscerla.

Ma mio fratello mi nascondeva molte cose, lui sapeva tutto di me, mentre io conosco solo la parte migliore di Rohan.

《Nahara?》una voce femminile che non riconosco, mi costringe ad alzare lo sguardo dal libro che sto cercando di leggere da almeno un ora.

《Si, chi lo chiede?》una ragazza bionda, non molto alta ma abbastanza formosa, mi rivolge un sorriso sedendosi accanto a me.

《Sage Roman, piacere》mi porge la mano, che stringo delicatamente.

《Conosco tuo fratello...》la osservo perplessa《Declan》per un attimo ho pensato che si riferisse a Rohan.

《Oh, perché sei qui?》chiedo curiosa.

《Inizierò a lavorare in questa biblioteca》ammette sorridente《speravo di avere un viso conosciuto per ambientarmi meglio》.

《Certo...io ci sono》sorrido timidamente.

《Grazie mille, sei esattamente come ti ha descritto tuo fratello》su allontana, sedendosi al posto della vecchia bibliotecaria.

Questa biblioteca non è solo dell'istituto, ma anche della scuola Hartely School.

A cui abbiamo accesso solo alcuni di noi dell'istituto.

Per questo vengo qui solo dalle sei alle otto di sera, quando non c'è nessuno.

《Non vedo l'ora di passare la serata riordinando questo posto stupendo》la voce di Carsten di fa quasi saltare in aria.

《Anche per guarda》lo guardo minacciosamente, lui alza le mani e si allontana.

Cerco di leggere qualche frase del libro, ma le risatine tra lui e Sage, mi fanno rialzare lo sguardo.

Le mette un ciocca dietro l'orecchio, sorride per poi lasciargli un bacio sulla guancia.

Dio! L'hai conosciuta adesso!

Rivolgo lo sguardo verso l'orologio che porta le 7:30.

Riposo il libro nello scaffale, ed inzio a raccogliere i libri lasciati sui tavoli.

《Ci vediamo domani》mi dice dolcemente Sage, gli mando un sorriso in segno di saluto.

《Ehi aspetta Sage...》corro verso di lei《Non dire niente a Declan, si preoccuperebbe per niente》le chiedo.

《Di cosa? Non capisco》mi fa l'occhiolino e se ne va.

Riposo i libri che ho raccolto sui scaffali.

《Finalmente soli》dice appoggiato allo scaffale.

《Certo sbrigati così c'è ne andiamo》vedo che lui non si muove di un centimetro.

《Carsten》non lo guardo《Come conosci quella canzone?》domando.

《Quale canzone Nahara?》fa alcuni passi verso di me.

《Lacrimis non exaruit》.

《Sai che non si pronuncia così?》ecco il professorino.

《Non mi interessa come si pronuncia》ammetto, voltandomi verso di lui.

《Una storia...credo sia più una leggenda》si avvicina sempre di più, senza mai sfiorarmi.

《Leggenda?》Rohan non mi ha mai parlato di una leggenda.

《Un'antica leggenda sulla magia》mi osserva negli occhi, come se volesse accendere qualcosa in me《Tu credi nella magia?》.

《Non sono una bambina Carsten》mi rimetto all'opera, cercando di non far caso al suo sguardo bruciare sulla mia pelle.

Passano alcuni minuti di silenzio assoluto, quasi a sentire i nostri respiri.

《Rohan...cos'è per te lui?》mi giro velocemente verso di lui sconvolta dalla sua domanda.

Non gli ho mai parlato di lui, chi lo avrebbe fatto se non io?

《Non devi rispondermi se non vuoi》ammette dopo dei secondi dal mio silenzio.

《Come fai a sapere di lui?》abbassa alla testa.

《Ogni persona nell'istituto conosce la storia di ogni persona che entra, ma io vorrei sapere la storia da te e da nessun altro》mi osserva delicatamente, osservando ogni mia singola mossa o espressione.

《E vai a chiederlo a tutte le persone dell'istituto o solo a me?》.

《Solo da te》sorprendentemente mi ha risposto con sincerità.

Ma allora perchè me?

《Raccontomi la tua storia Nahara, e io ti racconterò la mia》ma cosa vuole.

《Già conosco la tua storia》.

《E ne sei sicura?》che cosa vuole dire con questo.

《Non mi piacciono i giochi di parola Carsten, tra mezz'ora dobbiamo rientrare e non abbiamo ancora finito》mi osservo intorno, cercando di deviare il discorso.

Vedo che mi osserva ancora.

《Vado in bagno》corro verso di esso, chiudendomi dentro.

Cosa vuole dire con quelle parole?

La direttrice ci ha mentito?

Cosa vuole davvero da me?

Perché me?

Ritorno da lui e ritrovo tutto sistemato.

《Come ha fatto?》chiedo sorpresa.

《Con l'unica cosa a cui tu non vuoi credere》prede un libro ed esce dalla biblioteca.

Con la magia?

Non siamo mica ad Hogworts.

Non esiste la magia.

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